24 Ottobre 2025 - Ore
Cronaca

Processo escort, la Procura di Bari chiede rinvio a giudizio per Berlusconi e Lavitola

Secondo l'accusa l'ex premier avrebbe comprato il silenzio di Tarantini

Dalla Procura di Bari chiesto il rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi e Walter Lavitola. I due sono accusati di induzione a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria. Attraverso Lavitola l’ex premier Silvio Berlusconi avrebbe pagato l’imprenditore Gianpaolo Tarantini perché mentisse sulle escort portate nelle sue residenze estive tra il 2008 e il 2009.
Berlusconi avrebbe indotto Tarantini al silenzio sulle informazioni di cui era a conoscenza e a dire il falso nel corso degli interrogatori cui venne sottoposto dai magistrati baresi tra luglio e novembre 2009.
L’udienza preliminare del processo a Berlusconi per le escort di Tarantini inizierà il prossimo 14 novembre dinanzi al gup del Tribunale di Bari Rosanna Depalo.
In particolare, la Procura si riferisce ai 500mila euro che l’ex presidente del Consiglio destinò all’imprenditore in difficoltà economiche dopo lo scandalo escort, attraverso l’ex direttore de L’Avanti. Per i magistrati si trattò di un regalo per comprare il silenzio di Gianpi. Sulla vicenda, già il gip di Roma si è pronunciato stabilendo che non ci fu alcuna estorsione ai danni di Silvio Berlusconi da parte dell’imprenditore barese, allora indagato insieme con Lavitola, la moglie, Angela Devenuto e altri due collaboratori.

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