“Mi preme rassicurare ancora una volta tutti – ha dichiarato Michele Emiliano – sugli interventi previsti nell’area della ex Rossani: non c’è alcuna intenzione di progettare auditorium o parcheggi sotterranei, ma soltanto verde pubblico. Questa progettazione, inoltre, avverrà attraverso meccanismi di partecipazione della cittadinanza. Non è una decisione imposta da qualcuno ma scaturita in maniera assolutamente concorde. La progettazione partecipata servirà a candidare gli interventi a finanziamenti europei nell’ambito della programmazione 2014-20”.
Il parco previsto infatti, si estenderà per oltre 70 ettari e sorgerà sul fascio dei binari della stazione centrale che ricucirà la città tagliata in due dalla ferrovia. Verde, da progetto, sarà anche l’area all’interno dell’ex Caserma Rossani. La progettazione di questi interventi è stata affidata al vincitore del bando di concorso internazionale “Baricentrale”. I due incarichi sono stati illustrati nel dettaglio: il primo (secondo il Programma Innovativo in Ambito Urbano “Porti e Stazioni” del MIT- Protocollo 5 luglio 2004 e aggiornamento 16 luglio 2013) riguarda le attività di pianificazione urbanistica finalizzate a sostanziare la concertazione con le ferrovie proprietarie delle aree da valorizzare e rigenerare che preludono a una variante urbanistica delle aree centrali, sia laterali che sovrastanti le aree ferroviarie per oltre 70 ettari, da elaborare e sottoporre quindi all’approvazione del Consiglio comunale.
Il secondo e contestuale incarico prevede invece la progettazione del Parco della Rossani: in prima fase esclusivamente per la realizzazione di un parco di oltre 3 ettari nella vasta area libera da edifici e destinata dal PRG vigente a verde di quartiere; in una seconda attraverso la progettazione partecipata per il riutilizzo degli edifici vincolati dalla Soprintendenza, in vista della realizzazione di un grande parco della creatività.
“Si tratta del più importante atto di progettazione urbana degli ultimi 50 anni della storia di Bari – ha concluso il sindaco Emiliano – Stiamo immaginando di trasformare le aree di sedime della stazione ferroviaria in un central park. Mi piace l’idea che questa bellissima collina artificiale, che coprirà i binari, ci consentirà di offrire decine di ettari di nuovo verde alla città, storicamente povera di verde pubblico”. “Vogliamo realizzare 78 ettari di verde urbano e far sorgere un grande parco dove adesso ci sono i binari. – ha aggiunto Fuksas – Quello di cui ha bisogno questa città è il verde, oltre che la possibilità di passare da un quartiere all’altro scavalcando la ferrovia attraverso una struttura prefabbricata. Questo concorso ha eccitato la fantasia di professionisti di tutta Europa: per cogliere questa straordinaria opportunità invito tutti i cittadini a partecipare insieme a noi alla costruzione di questo grande parco. Il progetto permetterà di raddoppiare lo standard di verde urbano dagli attuali 2,7 metri quadrati per abitante a 5,2 metri quadrati”.
L’investimento atteso, tra fondi pubblici e privati, è dell’ordine di grandezza di 7-800 milioni di euro nell’arco di 10-15 anni. Le cifre e le quantità saranno definite proprio in relazione alle scelte urbanistiche operate attraverso la concertazione con le ferrovie proprietarie e con la città tutta.
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