Le fotografie resteranno in esposizione fino al 27 febbraio per offrire al visitatore l’opportunità di riflettere sulle responsabilità del passato.
Ampi consensi dell’Assessora Sasso e apprezzamenti al Direttore della struttura Walter Levati, per un’evento di tale spessore in un luogo deputato all’ incontro, al divertimento e al commercio.
Il Professor Leuzzi ha parlato ai ragazzi dei tanti luoghi pugliesi in cui i profughi e i sopravvissuti trovarono conforto “erano migliaia – ha detto – almeno fino al 1947, da Nardò, a Mondonuovo, Santa Caterina, Santa maria al Bagno e Santa Cesarea terme”.
“Credo proprio che nell’intera storia dell’umanità non ci sia dramma consumato in modo più crudele e spietato ai danni dell’uomo”, ha aggiunto Walter Levati, spiegando agli studenti il dovere di non dimenticare
Anche l’autore della mostra, con enorme coinvolgimento ha spiegato tanti dettagli di quel periodo che talvolta i libri di storia non riportano. Ha parlato di Primo Levi, l’uomo che per primo il 27 gennaio del 1945, accolse davanti ai cancelli di Auschwitz le truppe sovietiche dell’armata rossa.
La mostra ricostruisce la storia dei campi di Auschwitz e Birkenau, Centoventi fotografie che ci mettono davanti agli orrori commessi in quei luoghi più delle parole e, richiamano i momenti di vita quotidiana nel lager: il risveglio brutale, l’allineamento sul piazzale dell’appello, le marce forzate a piedi nudi nella neve, le capanne fatiscenti, le fucilazioni, i forni. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Patrizia Camassa
Tutte le foto sono certificate dal Museo Statale di Auschwitz Birkenau e riportano il logo del Museo con la dicitura PATRIMONIO MUNDIAL – PATRIMOINE MONDIAL – WORL HERITAGE.
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