Il mal di schiena è tra i disturbi più diffusi nella popolazione generale e una delle principali cause di limitazione delle attività quotidiane e lavorative.
In molti casi, la causa è una protrusione o un’ernia del disco, patologie che colpiscono un’ampia fascia di persone, dai giovani agli anziani, e che incidono fortemente sulla qualità della vita.
Oggi, grazie ai progressi della tecnologia e all’esperienza degli operatori, è possibile affrontare tali condizioni patologiche con interventi mininvasivi che riducono dolore, rischi e tempi di recupero.
Centro di riferimento per questo tipo di procedure chirurgiche della ASL Bari, è la Unità operativa di Neurochirurgia dell’Ospedale “Di Venere”, diretta dal dottor Bruno Romanelli, affiancato dal neurochirurgo Roberto Settembre.
L’equipe si avvale di metodiche quali discolisi, radiofrequenza e laser: tutti strumenti che consentono di trattare ernie e protrusioni discali con estrema precisione.
Il laser, in particolare, agendo a bassa temperatura, permette di “sciogliere” parte del disco intervertebrale in modo controllato, riducendo la compressione nervosa e il dolore, senza necessità di anestesia generale.
L’intervento dura circa trenta minuti, viene eseguito in day surgery e il paziente può tornare a casa anche in giornata.
Il dottor Settembre spiega: “Queste tecniche rappresentano un’opzione terapeutica ideale per pazienti anziani o con patologie che sconsigliano interventi più invasivi, ma anche per persone giovani che desiderano un trattamento efficace e con minime cicatrici.
L’approccio mininvasivo consente un rapido ritorno alle attività quotidiane, con risultati sovrapponibili alla chirurgia tradizionale in termini di efficacia e una significativa riduzione del trauma operatorio”.
Con l’introduzione delle procedure mininvasive per le patologie del disco e delle tecnologie di neuronavigazione per i tumori cerebrali, la ASL Bari conferma il proprio impegno nel rendere accessibili ai cittadini le più moderne innovazioni della neurochirurgia.
In questo modo, inoltre, viene valorizzata anche la professionalità e la competenza delle équipe che operano negli ospedali pubblici del territorio.
Il dottor Romanelli sottolinea: “L’obiettivo è offrire ai pazienti la possibilità di curarsi con tecniche avanzate, in un ospedale pubblico, senza dover rinunciare alla qualità e alla sicurezza garantite da protocolli clinici di alto livello”.
Oltre alla chirurgia del rachide, la Neurochirurgia dell’Ospedale “Di Venere” si occupa anche di:
tumori cerebrali e midollari, trattati con l’ausilio di tecnologie di precisione come il neuronavigatore;
idrocefalo (acuto e cronico), con interventi di derivazione ventricolare;
chirurgia del sistema nervoso periferico, tra cui la sindrome del tunnel carpale e i neurinomi;
denervazione delle faccette articolari, tecnica ambulatoriale per il trattamento del dolore lombare cronico.
In particolare, l’utilizzo del neuronavigatore rappresenta un importante passo avanti nella chirurgia dei tumori cerebrali.
Lo strumento consente al chirurgo di orientarsi all’interno del cranio del paziente con la stessa precisione di un sistema GPS, sovrapponendo in tempo reale le immagini radiologiche (risonanza o TAC) all’anatomia del paziente.
Questa tecnologia permette di pianificare l’accesso più sicuro e di asportare il tumore con la massima accuratezza, riducendo al minimo il rischio di danneggiare le aree cerebrali sane.


Settant’anni fa Antonio Ballista e Bruno Canino s’incontrarono al Conservatorio di Milano nella stessa classe di pianoforte. E spinti da voracità musicale pari solo alla loro curiosità, incominciarono a leggere insieme una grande quantità di musica. Si presentarono prestissimo al cospetto del pubblico, dando inizio ad una fortunata carriera che si è protratta fino ad oggi senza interruzioni. E adesso, questi 70 anni di musica insieme, vengono festeggiati anche in Puglia, sabato 1 novembre, alle 20.45, nel Teatro van Westerhout di Mola di Bari, per le stagioni dell’Agìmus firmate alla direzione artistica da Piero Rotolo. Il programma spazierà da Mozart a Schubert, da Ravel a Milhaud, figura centrale delle avanguardie e della musica del XX secolo, cha Canino e Ballista hanno frequentato in lungo e in largo.
In particolare, nel campo della «Neue Musik» (la Nuova Musica) le esecuzioni di questi due mostri sacri del pianoforte hanno avuto un valore storico per l’apporto fondamentale reso nella diffusione delle nuove opere con una funzione catalizzatrice sui compositori. Il repertorio contemporaneo si è, infatti, arricchito proprio grazie a molte opere scritte apposta per loro, dal Concerto di Berio, eseguito in prima mondiale a New York con la New York Philharmonic diretta da Pierre Boulez (il brano venne poi inciso con la London Symphony sotto la direzione dell’autore e al duo valse un prestigioso Music Critic Award), al più recente «Cloches II» di Franco Donatoni. Nella carriera di Ballista e Canino figurano le collaborazioni con molti altri compositori, Dallapiccola, lo stesso Boulez, Kagel, Ligeti e Cage. Senza dimenticare Stockhausen, tra i padri della «Neue Musik», che con il duo collaborò per una serie di esecuzioni in tournée di «Mantra», brano scritto per due pianoforti e live electronics che gli stessi Ballista e Canino presentarono per primi in Italia nel 1976.
Il duo ha suonato sotto la direzione di Abbado, Boulez, Brüggen, Chailly, Maderna e Muti, tanto per citare alcune bacchette di primo piano, e con le più importanti formazioni al mondo, dall’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam alla Israel Philarmonic, dalla Filarmonica della Scala alla London Simphony, dall’Orchestre de Paris alle Filarmoniche di Philadelphia e New York.
Oltre ad una scelta vastissima di musica contemporanea, nel repertorio del duo figurano le opere complete di molti autori del Classicismo e del Romanticismo, tra cui Mozart e Schubert, nel segno dei quali il concerto si aprirà. Del genio di Salisburgo si ascolterà la Sonata in re maggiore K 488, articolata in tre tempi e improntata ad un clima di festosa piacevolezza sonora, seguita dalle Otto Variazioni in la bemolle maggiore su tema originale op. 34 D. 813 caratterizzate da una nobiltà sonora attraverso la quale Schubert si produsse con poche ma efficaci rifiniture nella rielaborazione dello stesso spunto tematico.
Nella seconda parte diventeranno protagonisti gli orizzonti fantastici della fanciullezza, prima con le magie stupefacenti e i variopinti sortilegi dei cinque pezzi infantili di Ravel, «Ma Mère l’Oye», poi con il linguaggio ironico, immediato e spigliato della suite «Scaramouche» di Milhaud, in cui il primo e il terzo dei brani dai quali è composta (Vif – Modéré – Braziléra) vennero tratti dalle musiche di scena realizzate per la commedia per ragazzi «Le Médecin Volant» firmata da Charles Vildrac partendo da Molière.
Info e prenotazioni 368.568412 e 393.9935266. Biglietti su Vivaticket all’indirizzo https://www.vivaticket.com/it/ticket/bruno-canino-antonio-ballista-70-anni-di-carriera/282767?culture=it-it.
Settant’anni fa Antonio Ballista e Bruno Canino s’incontrarono al Conservatorio di Milano nella stessa classe di pianoforte. E spinti da voracità musicale pari solo alla loro curiosità, incominciarono a leggere insieme una grande quantità di musica. Si presentarono prestissimo al cospetto del pubblico, dando inizio ad una fortunata carriera che si è protratta fino ad oggi senza interruzioni. E adesso, questi 70 anni di musica insieme, vengono festeggiati anche in Puglia, sabato 1 novembre, alle 20.45, nel Teatro van Westerhout di Mola di Bari, per le stagioni dell’Agìmus firmate alla direzione artistica da Piero Rotolo. Il programma spazierà da Mozart a Schubert, da Ravel a Milhaud, figura centrale delle avanguardie e della musica del XX secolo, cha Canino e Ballista hanno frequentato in lungo e in largo.
In particolare, nel campo della «Neue Musik» (la Nuova Musica) le esecuzioni di questi due mostri sacri del pianoforte hanno avuto un valore storico per l’apporto fondamentale reso nella diffusione delle nuove opere con una funzione catalizzatrice sui compositori. Il repertorio contemporaneo si è, infatti, arricchito proprio grazie a molte opere scritte apposta per loro, dal Concerto di Berio, eseguito in prima mondiale a New York con la New York Philharmonic diretta da Pierre Boulez (il brano venne poi inciso con la London Symphony sotto la direzione dell’autore e al duo valse un prestigioso Music Critic Award), al più recente «Cloches II» di Franco Donatoni. Nella carriera di Ballista e Canino figurano le collaborazioni con molti altri compositori, Dallapiccola, lo stesso Boulez, Kagel, Ligeti e Cage. Senza dimenticare Stockhausen, tra i padri della «Neue Musik», che con il duo collaborò per una serie di esecuzioni in tournée di «Mantra», brano scritto per due pianoforti e live electronics che gli stessi Ballista e Canino presentarono per primi in Italia nel 1976.
Il duo ha suonato sotto la direzione di Abbado, Boulez, Brüggen, Chailly, Maderna e Muti, tanto per citare alcune bacchette di primo piano, e con le più importanti formazioni al mondo, dall’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam alla Israel Philarmonic, dalla Filarmonica della Scala alla London Simphony, dall’Orchestre de Paris alle Filarmoniche di Philadelphia e New York.
Oltre ad una scelta vastissima di musica contemporanea, nel repertorio del duo figurano le opere complete di molti autori del Classicismo e del Romanticismo, tra cui Mozart e Schubert, nel segno dei quali il concerto si aprirà. Del genio di Salisburgo si ascolterà la Sonata in re maggiore K 488, articolata in tre tempi e improntata ad un clima di festosa piacevolezza sonora, seguita dalle Otto Variazioni in la bemolle maggiore su tema originale op. 34 D. 813 caratterizzate da una nobiltà sonora attraverso la quale Schubert si produsse con poche ma efficaci rifiniture nella rielaborazione dello stesso spunto tematico.
Nella seconda parte diventeranno protagonisti gli orizzonti fantastici della fanciullezza, prima con le magie stupefacenti e i variopinti sortilegi dei cinque pezzi infantili di Ravel, «Ma Mère l’Oye», poi con il linguaggio ironico, immediato e spigliato della suite «Scaramouche» di Milhaud, in cui il primo e il terzo dei brani dai quali è composta (Vif – Modéré – Braziléra) vennero tratti dalle musiche di scena realizzate per la commedia per ragazzi «Le Médecin Volant» firmata da Charles Vildrac partendo da Molière.
Info e prenotazioni 368.568412 e 393.9935266. Biglietti su Vivaticket all’indirizzo https://www.vivaticket.com/it/ticket/bruno-canino-antonio-ballista-70-anni-di-carriera/282767?culture=it-it.
Settant’anni fa Antonio Ballista e Bruno Canino s’incontrarono al Conservatorio di Milano nella stessa classe di pianoforte. E spinti da voracità musicale pari solo alla loro curiosità, incominciarono a leggere insieme una grande quantità di musica. Si presentarono prestissimo al cospetto del pubblico, dando inizio ad una fortunata carriera che si è protratta fino ad oggi senza interruzioni. E adesso, questi 70 anni di musica insieme, vengono festeggiati anche in Puglia, sabato 1 novembre, alle 20.45, nel Teatro van Westerhout di Mola di Bari, per le stagioni dell’Agìmus firmate alla direzione artistica da Piero Rotolo. Il programma spazierà da Mozart a Schubert, da Ravel a Milhaud, figura centrale delle avanguardie e della musica del XX secolo, cha Canino e Ballista hanno frequentato in lungo e in largo.
In particolare, nel campo della «Neue Musik» (la Nuova Musica) le esecuzioni di questi due mostri sacri del pianoforte hanno avuto un valore storico per l’apporto fondamentale reso nella diffusione delle nuove opere con una funzione catalizzatrice sui compositori. Il repertorio contemporaneo si è, infatti, arricchito proprio grazie a molte opere scritte apposta per loro, dal Concerto di Berio, eseguito in prima mondiale a New York con la New York Philharmonic diretta da Pierre Boulez (il brano venne poi inciso con la London Symphony sotto la direzione dell’autore e al duo valse un prestigioso Music Critic Award), al più recente «Cloches II» di Franco Donatoni. Nella carriera di Ballista e Canino figurano le collaborazioni con molti altri compositori, Dallapiccola, lo stesso Boulez, Kagel, Ligeti e Cage. Senza dimenticare Stockhausen, tra i padri della «Neue Musik», che con il duo collaborò per una serie di esecuzioni in tournée di «Mantra», brano scritto per due pianoforti e live electronics che gli stessi Ballista e Canino presentarono per primi in Italia nel 1976.
Il duo ha suonato sotto la direzione di Abbado, Boulez, Brüggen, Chailly, Maderna e Muti, tanto per citare alcune bacchette di primo piano, e con le più importanti formazioni al mondo, dall’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam alla Israel Philarmonic, dalla Filarmonica della Scala alla London Simphony, dall’Orchestre de Paris alle Filarmoniche di Philadelphia e New York.
Oltre ad una scelta vastissima di musica contemporanea, nel repertorio del duo figurano le opere complete di molti autori del Classicismo e del Romanticismo, tra cui Mozart e Schubert, nel segno dei quali il concerto si aprirà. Del genio di Salisburgo si ascolterà la Sonata in re maggiore K 488, articolata in tre tempi e improntata ad un clima di festosa piacevolezza sonora, seguita dalle Otto Variazioni in la bemolle maggiore su tema originale op. 34 D. 813 caratterizzate da una nobiltà sonora attraverso la quale Schubert si produsse con poche ma efficaci rifiniture nella rielaborazione dello stesso spunto tematico.
Nella seconda parte diventeranno protagonisti gli orizzonti fantastici della fanciullezza, prima con le magie stupefacenti e i variopinti sortilegi dei cinque pezzi infantili di Ravel, «Ma Mère l’Oye», poi con il linguaggio ironico, immediato e spigliato della suite «Scaramouche» di Milhaud, in cui il primo e il terzo dei brani dai quali è composta (Vif – Modéré – Braziléra) vennero tratti dalle musiche di scena realizzate per la commedia per ragazzi «Le Médecin Volant» firmata da Charles Vildrac partendo da Molière.
Info e prenotazioni 368.568412 e 393.9935266. Biglietti su Vivaticket all’indirizzo https://www.vivaticket.com/it/ticket/bruno-canino-antonio-ballista-70-anni-di-carriera/282767?culture=it-it.
Settant’anni fa Antonio Ballista e Bruno Canino s’incontrarono al Conservatorio di Milano nella stessa classe di pianoforte. E spinti da voracità musicale pari solo alla loro curiosità, incominciarono a leggere insieme una grande quantità di musica. Si presentarono prestissimo al cospetto del pubblico, dando inizio ad una fortunata carriera che si è protratta fino ad oggi senza interruzioni. E adesso, questi 70 anni di musica insieme, vengono festeggiati anche in Puglia, sabato 1 novembre, alle 20.45, nel Teatro van Westerhout di Mola di Bari, per le stagioni dell’Agìmus firmate alla direzione artistica da Piero Rotolo. Il programma spazierà da Mozart a Schubert, da Ravel a Milhaud, figura centrale delle avanguardie e della musica del XX secolo, cha Canino e Ballista hanno frequentato in lungo e in largo.
In particolare, nel campo della «Neue Musik» (la Nuova Musica) le esecuzioni di questi due mostri sacri del pianoforte hanno avuto un valore storico per l’apporto fondamentale reso nella diffusione delle nuove opere con una funzione catalizzatrice sui compositori. Il repertorio contemporaneo si è, infatti, arricchito proprio grazie a molte opere scritte apposta per loro, dal Concerto di Berio, eseguito in prima mondiale a New York con la New York Philharmonic diretta da Pierre Boulez (il brano venne poi inciso con la London Symphony sotto la direzione dell’autore e al duo valse un prestigioso Music Critic Award), al più recente «Cloches II» di Franco Donatoni. Nella carriera di Ballista e Canino figurano le collaborazioni con molti altri compositori, Dallapiccola, lo stesso Boulez, Kagel, Ligeti e Cage. Senza dimenticare Stockhausen, tra i padri della «Neue Musik», che con il duo collaborò per una serie di esecuzioni in tournée di «Mantra», brano scritto per due pianoforti e live electronics che gli stessi Ballista e Canino presentarono per primi in Italia nel 1976.
Il duo ha suonato sotto la direzione di Abbado, Boulez, Brüggen, Chailly, Maderna e Muti, tanto per citare alcune bacchette di primo piano, e con le più importanti formazioni al mondo, dall’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam alla Israel Philarmonic, dalla Filarmonica della Scala alla London Simphony, dall’Orchestre de Paris alle Filarmoniche di Philadelphia e New York.
Oltre ad una scelta vastissima di musica contemporanea, nel repertorio del duo figurano le opere complete di molti autori del Classicismo e del Romanticismo, tra cui Mozart e Schubert, nel segno dei quali il concerto si aprirà. Del genio di Salisburgo si ascolterà la Sonata in re maggiore K 488, articolata in tre tempi e improntata ad un clima di festosa piacevolezza sonora, seguita dalle Otto Variazioni in la bemolle maggiore su tema originale op. 34 D. 813 caratterizzate da una nobiltà sonora attraverso la quale Schubert si produsse con poche ma efficaci rifiniture nella rielaborazione dello stesso spunto tematico.
Nella seconda parte diventeranno protagonisti gli orizzonti fantastici della fanciullezza, prima con le magie stupefacenti e i variopinti sortilegi dei cinque pezzi infantili di Ravel, «Ma Mère l’Oye», poi con il linguaggio ironico, immediato e spigliato della suite «Scaramouche» di Milhaud, in cui il primo e il terzo dei brani dai quali è composta (Vif – Modéré – Braziléra) vennero tratti dalle musiche di scena realizzate per la commedia per ragazzi «Le Médecin Volant» firmata da Charles Vildrac partendo da Molière.
Info e prenotazioni 368.568412 e 393.9935266. Biglietti su Vivaticket all’indirizzo https://www.vivaticket.com/it/ticket/bruno-canino-antonio-ballista-70-anni-di-carriera/282767?culture=it-it.
Settant’anni fa Antonio Ballista e Bruno Canino s’incontrarono al Conservatorio di Milano nella stessa classe di pianoforte. E spinti da voracità musicale pari solo alla loro curiosità, incominciarono a leggere insieme una grande quantità di musica. Si presentarono prestissimo al cospetto del pubblico, dando inizio ad una fortunata carriera che si è protratta fino ad oggi senza interruzioni. E adesso, questi 70 anni di musica insieme, vengono festeggiati anche in Puglia, sabato 1 novembre, alle 20.45, nel Teatro van Westerhout di Mola di Bari, per le stagioni dell’Agìmus firmate alla direzione artistica da Piero Rotolo. Il programma spazierà da Mozart a Schubert, da Ravel a Milhaud, figura centrale delle avanguardie e della musica del XX secolo, cha Canino e Ballista hanno frequentato in lungo e in largo.
In particolare, nel campo della «Neue Musik» (la Nuova Musica) le esecuzioni di questi due mostri sacri del pianoforte hanno avuto un valore storico per l’apporto fondamentale reso nella diffusione delle nuove opere con una funzione catalizzatrice sui compositori. Il repertorio contemporaneo si è, infatti, arricchito proprio grazie a molte opere scritte apposta per loro, dal Concerto di Berio, eseguito in prima mondiale a New York con la New York Philharmonic diretta da Pierre Boulez (il brano venne poi inciso con la London Symphony sotto la direzione dell’autore e al duo valse un prestigioso Music Critic Award), al più recente «Cloches II» di Franco Donatoni. Nella carriera di Ballista e Canino figurano le collaborazioni con molti altri compositori, Dallapiccola, lo stesso Boulez, Kagel, Ligeti e Cage. Senza dimenticare Stockhausen, tra i padri della «Neue Musik», che con il duo collaborò per una serie di esecuzioni in tournée di «Mantra», brano scritto per due pianoforti e live electronics che gli stessi Ballista e Canino presentarono per primi in Italia nel 1976.
Il duo ha suonato sotto la direzione di Abbado, Boulez, Brüggen, Chailly, Maderna e Muti, tanto per citare alcune bacchette di primo piano, e con le più importanti formazioni al mondo, dall’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam alla Israel Philarmonic, dalla Filarmonica della Scala alla London Simphony, dall’Orchestre de Paris alle Filarmoniche di Philadelphia e New York.
Oltre ad una scelta vastissima di musica contemporanea, nel repertorio del duo figurano le opere complete di molti autori del Classicismo e del Romanticismo, tra cui Mozart e Schubert, nel segno dei quali il concerto si aprirà. Del genio di Salisburgo si ascolterà la Sonata in re maggiore K 488, articolata in tre tempi e improntata ad un clima di festosa piacevolezza sonora, seguita dalle Otto Variazioni in la bemolle maggiore su tema originale op. 34 D. 813 caratterizzate da una nobiltà sonora attraverso la quale Schubert si produsse con poche ma efficaci rifiniture nella rielaborazione dello stesso spunto tematico.
Nella seconda parte diventeranno protagonisti gli orizzonti fantastici della fanciullezza, prima con le magie stupefacenti e i variopinti sortilegi dei cinque pezzi infantili di Ravel, «Ma Mère l’Oye», poi con il linguaggio ironico, immediato e spigliato della suite «Scaramouche» di Milhaud, in cui il primo e il terzo dei brani dai quali è composta (Vif – Modéré – Braziléra) vennero tratti dalle musiche di scena realizzate per la commedia per ragazzi «Le Médecin Volant» firmata da Charles Vildrac partendo da Molière.
Info e prenotazioni 368.568412 e 393.9935266. Biglietti su Vivaticket all’indirizzo https://www.vivaticket.com/it/ticket/bruno-canino-antonio-ballista-70-anni-di-carriera/282767?culture=it-it.
Settant’anni fa Antonio Ballista e Bruno Canino s’incontrarono al Conservatorio di Milano nella stessa classe di pianoforte. E spinti da voracità musicale pari solo alla loro curiosità, incominciarono a leggere insieme una grande quantità di musica. Si presentarono prestissimo al cospetto del pubblico, dando inizio ad una fortunata carriera che si è protratta fino ad oggi senza interruzioni. E adesso, questi 70 anni di musica insieme, vengono festeggiati anche in Puglia, sabato 1 novembre, alle 20.45, nel Teatro van Westerhout di Mola di Bari, per le stagioni dell’Agìmus firmate alla direzione artistica da Piero Rotolo. Il programma spazierà da Mozart a Schubert, da Ravel a Milhaud, figura centrale delle avanguardie e della musica del XX secolo, cha Canino e Ballista hanno frequentato in lungo e in largo.
In particolare, nel campo della «Neue Musik» (la Nuova Musica) le esecuzioni di questi due mostri sacri del pianoforte hanno avuto un valore storico per l’apporto fondamentale reso nella diffusione delle nuove opere con una funzione catalizzatrice sui compositori. Il repertorio contemporaneo si è, infatti, arricchito proprio grazie a molte opere scritte apposta per loro, dal Concerto di Berio, eseguito in prima mondiale a New York con la New York Philharmonic diretta da Pierre Boulez (il brano venne poi inciso con la London Symphony sotto la direzione dell’autore e al duo valse un prestigioso Music Critic Award), al più recente «Cloches II» di Franco Donatoni. Nella carriera di Ballista e Canino figurano le collaborazioni con molti altri compositori, Dallapiccola, lo stesso Boulez, Kagel, Ligeti e Cage. Senza dimenticare Stockhausen, tra i padri della «Neue Musik», che con il duo collaborò per una serie di esecuzioni in tournée di «Mantra», brano scritto per due pianoforti e live electronics che gli stessi Ballista e Canino presentarono per primi in Italia nel 1976.
Il duo ha suonato sotto la direzione di Abbado, Boulez, Brüggen, Chailly, Maderna e Muti, tanto per citare alcune bacchette di primo piano, e con le più importanti formazioni al mondo, dall’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam alla Israel Philarmonic, dalla Filarmonica della Scala alla London Simphony, dall’Orchestre de Paris alle Filarmoniche di Philadelphia e New York.
Oltre ad una scelta vastissima di musica contemporanea, nel repertorio del duo figurano le opere complete di molti autori del Classicismo e del Romanticismo, tra cui Mozart e Schubert, nel segno dei quali il concerto si aprirà. Del genio di Salisburgo si ascolterà la Sonata in re maggiore K 488, articolata in tre tempi e improntata ad un clima di festosa piacevolezza sonora, seguita dalle Otto Variazioni in la bemolle maggiore su tema originale op. 34 D. 813 caratterizzate da una nobiltà sonora attraverso la quale Schubert si produsse con poche ma efficaci rifiniture nella rielaborazione dello stesso spunto tematico.
Nella seconda parte diventeranno protagonisti gli orizzonti fantastici della fanciullezza, prima con le magie stupefacenti e i variopinti sortilegi dei cinque pezzi infantili di Ravel, «Ma Mère l’Oye», poi con il linguaggio ironico, immediato e spigliato della suite «Scaramouche» di Milhaud, in cui il primo e il terzo dei brani dai quali è composta (Vif – Modéré – Braziléra) vennero tratti dalle musiche di scena realizzate per la commedia per ragazzi «Le Médecin Volant» firmata da Charles Vildrac partendo da Molière.
Info e prenotazioni 368.568412 e 393.9935266. Biglietti su Vivaticket all’indirizzo https://www.vivaticket.com/it/ticket/bruno-canino-antonio-ballista-70-anni-di-carriera/282767?culture=it-it.
Settant’anni fa Antonio Ballista e Bruno Canino s’incontrarono al Conservatorio di Milano nella stessa classe di pianoforte. E spinti da voracità musicale pari solo alla loro curiosità, incominciarono a leggere insieme una grande quantità di musica. Si presentarono prestissimo al cospetto del pubblico, dando inizio ad una fortunata carriera che si è protratta fino ad oggi senza interruzioni. E adesso, questi 70 anni di musica insieme, vengono festeggiati anche in Puglia, sabato 1 novembre, alle 20.45, nel Teatro van Westerhout di Mola di Bari, per le stagioni dell’Agìmus firmate alla direzione artistica da Piero Rotolo. Il programma spazierà da Mozart a Schubert, da Ravel a Milhaud, figura centrale delle avanguardie e della musica del XX secolo, cha Canino e Ballista hanno frequentato in lungo e in largo.
In particolare, nel campo della «Neue Musik» (la Nuova Musica) le esecuzioni di questi due mostri sacri del pianoforte hanno avuto un valore storico per l’apporto fondamentale reso nella diffusione delle nuove opere con una funzione catalizzatrice sui compositori. Il repertorio contemporaneo si è, infatti, arricchito proprio grazie a molte opere scritte apposta per loro, dal Concerto di Berio, eseguito in prima mondiale a New York con la New York Philharmonic diretta da Pierre Boulez (il brano venne poi inciso con la London Symphony sotto la direzione dell’autore e al duo valse un prestigioso Music Critic Award), al più recente «Cloches II» di Franco Donatoni. Nella carriera di Ballista e Canino figurano le collaborazioni con molti altri compositori, Dallapiccola, lo stesso Boulez, Kagel, Ligeti e Cage. Senza dimenticare Stockhausen, tra i padri della «Neue Musik», che con il duo collaborò per una serie di esecuzioni in tournée di «Mantra», brano scritto per due pianoforti e live electronics che gli stessi Ballista e Canino presentarono per primi in Italia nel 1976.
Il duo ha suonato sotto la direzione di Abbado, Boulez, Brüggen, Chailly, Maderna e Muti, tanto per citare alcune bacchette di primo piano, e con le più importanti formazioni al mondo, dall’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam alla Israel Philarmonic, dalla Filarmonica della Scala alla London Simphony, dall’Orchestre de Paris alle Filarmoniche di Philadelphia e New York.
Oltre ad una scelta vastissima di musica contemporanea, nel repertorio del duo figurano le opere complete di molti autori del Classicismo e del Romanticismo, tra cui Mozart e Schubert, nel segno dei quali il concerto si aprirà. Del genio di Salisburgo si ascolterà la Sonata in re maggiore K 488, articolata in tre tempi e improntata ad un clima di festosa piacevolezza sonora, seguita dalle Otto Variazioni in la bemolle maggiore su tema originale op. 34 D. 813 caratterizzate da una nobiltà sonora attraverso la quale Schubert si produsse con poche ma efficaci rifiniture nella rielaborazione dello stesso spunto tematico.
Nella seconda parte diventeranno protagonisti gli orizzonti fantastici della fanciullezza, prima con le magie stupefacenti e i variopinti sortilegi dei cinque pezzi infantili di Ravel, «Ma Mère l’Oye», poi con il linguaggio ironico, immediato e spigliato della suite «Scaramouche» di Milhaud, in cui il primo e il terzo dei brani dai quali è composta (Vif – Modéré – Braziléra) vennero tratti dalle musiche di scena realizzate per la commedia per ragazzi «Le Médecin Volant» firmata da Charles Vildrac partendo da Molière.
Info e prenotazioni 368.568412 e 393.9935266. Biglietti su Vivaticket all’indirizzo https://www.vivaticket.com/it/ticket/bruno-canino-antonio-ballista-70-anni-di-carriera/282767?culture=it-it.
Chirurgia mininvasiva del disco vertebrale: nuove opportunità terapeutiche alla Neurochirurgia dell’Ospedale “Di Venere”
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