Mascherine vertebrali fatte su misura sono state utilizzate in un delicato intervento di chirurgia vertebrale per il trattamento di frattura complessa.
La tecnica innovativa, basata sull’ausilio di speciali mascherine vertebrali prodotte con stampante 3D in Svizzera, è stata impiegata con successo dall’équipe di Neurochirurgia dell’Ospedale “Di Venere” per trattare la frattura di una vertebra dorsale alla base del collo causata dalla caduta accidentale da una scala.
La Neurochirurgia dell’Ospedale Di Venere, una volta pianificato l’intervento chirurgico, ha inviato le immagini TAC del paziente in Svizzera, dove una ditta specializzata ha prodotto in pochi giorni le protesi “custom-made”, necessarie per ottenere una precisione prossima al cento per cento: le mascherine, infatti, durante l’intervento vengono adagiate sulle vertebre del paziente e, grazie a delle guide, permettono l’inserzione delle viti con una traiettoria perfetta.
Una precisione – secondo il dott. Luigi Pansini – superiore a qualsiasi altra tecnica descritta in letteratura, fondamentale per posizionare con successo le viti nelle vertebre e permettere una stabilizzazione della frattura e una correzione pressoché totale della deformità post-traumatica.
La procedura è stata effettuata dall’équipe di Neurochirurgia, in collaborazione con il personale del Blocco operatorio e il team di Anestesia e Rianimazione diretto dal dott. Claudio Petrillo.
Per la Neurochirurgia del Di Venere – diretta dal dott. Bruno Romanelli – tale tecnica rappresenta un’importante evoluzione, con il passaggio da ausili standardizzati a prodotti “personalizzati”, che permette di ottenere una precisione assoluta nel trattamento delle fratture complesse, garantendo nello stesso tempo una sicurezza maggiore ed una più rapida ripresa per il paziente.
Mascherine vertebrali fatte su misura sono state utilizzate in un delicato intervento di chirurgia vertebrale per il trattamento di frattura complessa.
La tecnica innovativa, basata sull’ausilio di speciali mascherine vertebrali prodotte con stampante 3D in Svizzera, è stata impiegata con successo dall’équipe di Neurochirurgia dell’Ospedale “Di Venere” per trattare la frattura di una vertebra dorsale alla base del collo causata dalla caduta accidentale da una scala.
La Neurochirurgia dell’Ospedale Di Venere, una volta pianificato l’intervento chirurgico, ha inviato le immagini TAC del paziente in Svizzera, dove una ditta specializzata ha prodotto in pochi giorni le protesi “custom-made”, necessarie per ottenere una precisione prossima al cento per cento: le mascherine, infatti, durante l’intervento vengono adagiate sulle vertebre del paziente e, grazie a delle guide, permettono l’inserzione delle viti con una traiettoria perfetta.
Una precisione – secondo il dott. Luigi Pansini – superiore a qualsiasi altra tecnica descritta in letteratura, fondamentale per posizionare con successo le viti nelle vertebre e permettere una stabilizzazione della frattura e una correzione pressoché totale della deformità post-traumatica.
La procedura è stata effettuata dall’équipe di Neurochirurgia, in collaborazione con il personale del Blocco operatorio e il team di Anestesia e Rianimazione diretto dal dott. Claudio Petrillo.
Per la Neurochirurgia del Di Venere – diretta dal dott. Bruno Romanelli – tale tecnica rappresenta un’importante evoluzione, con il passaggio da ausili standardizzati a prodotti “personalizzati”, che permette di ottenere una precisione assoluta nel trattamento delle fratture complesse, garantendo nello stesso tempo una sicurezza maggiore ed una più rapida ripresa per il paziente.