Tornano nei teatri di guerra, che avevamo discusso come se fossero consegnati alla storia, e che, appena dopo la pandemia, sono diventati di nuovo cronaca. E torna l’attenzione alla geografia, ai classici della letteratura, torna l’attenzione al presente e alle domande sul futuro: a partire dai luoghi, dalla loro natura, dalla cultura che la pensa, e che sembra ora minacciarla.
CHE FINE HA FATTO LA FINE DELLA STORIA? Crisi della rappresentanza e tramonto degli ordini mondiali.
In un saggio del 1992 che si vuole più citato che letto, il politologo Francis Fukuyama discuteva “La fine della Storia e l’ultimo uomo”, una tesi non nuova alla riflessione specialistica ma che grazie anche al fortunato titolo del saggio – a tre anni dalla caduta del muro di Berlino e mentre si assisteva al disfacimento della ex Unione Sovietica – ha permesso e sollecitato la produzione di un’imponente pubblicistica. A distanza di trent’anni, il secolo che doveva essere breve si è riaffacciato con prepotenza, il sol dell’avvenire promette tramonti definitivi, e si riscopre il costo della libertà: pasti gratis non li serve ancora nessuno! Che fine ha fatto la fine della storia? Verso quale nuovo ordine mondiale stiamo navigando, posto che troveremo mai un approdo?
Tre incontri.
Il 29 gennaio, con Marcello Flores, uno dei massimi studiosi del comunismo, che insegna Storia comparata e Storia dei diritti umani all’Università degli Studi di Siena, per capire cosa è rimasto dell’utopia comunista: C’è ancora all’orizzonte il Sol dell’Avvenire?
Il 12 febbraio 2023, con Gaetano Quagliariello, docente di Storia Contemporanea presso la LUISS Guido Carli di Roma, sul tema generale, e comune a molte dottrine politiche, de La crisi della rappresentanza
Il 2 marzo, con Vittorio Emanuele Parsi, che insegna relazioni internazionali presso l’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con una riflessione sull’Europa, uno dei pilastri dell’ordine liberale, che dal Febbraio 2022 è tornato ad essere Il posto della Guerra: quale La forma dell’Europa ?
Ogni idea della Natura è un’idea culturale, e ogni immagine ne proietta il rapporto con quella cultura che la pensa, abitandola. In occidente, nei secoli, questo è avvenuto, e si è confrontato, anche grazie a Lucrezio, al suo De rerum natura, composto visionariamente 2000 anni orsono e riscoperto all’inizio del ‘400: la natura delle cose ha avuto e proietta ancora un impatto incom- parabile sulla stessa idea di progresso e sullo sviluppo delle grandi teorizzazioni scientifiche.
Da ultimo, la Natura è tornata prepotentemente al centro dell’agenda politica e della sensibilità planetaria, difesa e conflittualmente distinta dall’attività dell’Uomo, quanto a volte utilizzata come l’ultimo e definitivo brand di quella società dei consumi che rischia di soffocarla.
Quattro incontri, con la cura e la presenza di Antonella Prenner, filologa e scrittrice, docente di Lingua e letteratura latina all’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
Il 5 febbraio, con Ersilia Vaudo, astrofisica, Chief Diversity Officer dell’Agenzia Spaziale Europea su la natura e L’infinitamente grande: l’Universo
Il 26 febbraio, con Lucio Russo, già docente di Calcolo delle probabilità, all’Università di Roma Tor Vergata, su la natura e L’infinitamente piccolo: la Materia
Il 5 marzo, con Valerio Magrelli, poeta, docente di Letteratura francese all’Università degli Studi di Roma Tre, su la natura e L’infinita complessità: la Letteratura
Il 12 marzo, con Silvia Tosti, dirigente medico DEA, Policlinico Umberto I di Roma, su la natura e Le infinite incognite: il Corpo e l’Anima
Tutti gli incontri e i dialoghi sono introdotti e moderati, dal palco, da Pino Donghi, insieme a Gabriella Caruso, Rosanna Quagliariello, Enrica Simonetti.
Tutti gli incontri e i dialoghi sono previsti presso il Nuovo Teatro Abeliano, in via Padre Massimiliano Kolbe 3, Bari (Japigia), la Domenica alle ore 11,00; l’incontro del 2 Marzo è in calendario di giovedì alle ore 20,00.
La Gazzetta del Mezzogiorno è media partner dei Dialoghi.
Biglietti: abbonamento poltrona posto libero € 70,00; biglietto singolo evento poltrona posto numerato € 12,00.
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