Annunciata la cinquina dei romanzi finalisti della nona edizione del “Premio Fondazione Megamark – Incontri di Dialoghi” promosso dalla Onlus del Gruppo Megamark di Trani e rivolto agli autori esordienti nel campo della narrativa.
Sono state 92 le opere prime, proposte da più di sessanta case editrici di tutta Italia, lette e valutate dalla giuria degli esperti, presieduta quest’anno dal professor Pasquale Guaragnella, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Bari e composta dal critico letterario Maria Teresa Carbone, dai giornalisti Annamaria Ferretti, Giancarlo Fiume e Oscar Iarussi e dallo scrittore Cristian Mannu.
I romanzi finalisti, proposti da case editrici appartenenti alla grande, media e piccola editoria, sono (in ordine alfabetico):
‘I calcagnanti’ di Nicolò Moscatelli, vincitore nel 2022 del Premio Italo Calvino (Ed. La Nave di Teseo), ‘Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia’ di Michele Ruol (della casa editrice pugliese TerraRossa), ‘La signora meraviglia’ di Saba Anglana (Ed. Sellerio), ‘L’ultima stagione’ di Andrea Bazzanini (Ed. Oligo) e ‘Spilli’ di Greta Olivo (Ed. Einaudi).
‘La casa delle orfane bianche’ di Fiammetta Palpati (Ed. Laurana), vincitore, sempre quest’anno, del Premio Campiello Opera Prima, ha invece ricevuto una menzione speciale dalla giuria degli esperti, con la seguente motivazione:
«Per l’abilità dell’autrice di giocare su più registri nella costruzione di un ambiente domestico che ha i tratti di un teatro dell’assurdo, dando forma a un romanzo che si inserisce bene in un progetto editoriale particolarmente attento alla ricerca di nuove voci della narrativa italiana.».
Toccherà ora alla giura popolare, composta da 40 lettori, decretare il vincitore del concorso, al quale sarà riconosciuto un premio di 5.000 euro; ognuno degli altri quattro finalisti riceverà 2.000 euro mentre un premio extra verrà corrisposto all’autrice del romanzo che ha ottenuto la menzione speciale.
La novità di questa edizione è un incontro di presentazione dei romani finalisti, durante il quale gli autori saranno intervistati dallo scrittore Paolo Di Paolo; l’appuntamento, a ingresso libero e gratuito, è in programma alle ore 20 sulla scalinata della libreria Le Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie il 24 luglio, nell’ambito del festival ‘42Gradi – idee sostenibili’.
La cerimonia di premiazione del vincitore si terrà invece nella sede della Fondazione Megamark di Trani, nell’ambito delle manifestazioni della XXIII edizione de ‘I dialoghi di Trani’, il prossimo 12 settembre, con la conduzione dell’autrice televisiva Serena Dandini.
«Siamo molto soddisfatti della cinquina dei finalisti, sono tutte opere ben strutturate per trama e scrittura – dichiara il presidente della giuria degli esperti Pasquale Guaragnella –; cinque opere intense e di carattere, una conferma, dunque, per le case editrici più grandi e una bella occasione di visibilità per le case editrici meno note, che potranno così farsi conoscere da un maggior numero di lettori».
«Agli scrittori e alle scrittrici finalisti – dichiara il cavaliere del lavoro Giovanni Pomarico, presidente della Fondazione Megamark – l’augurio che possano affermarsi nel panorama editoriale, dando un contributo fondamentale alla letteratura italiana e contribuendo a diffondere l’amore per la lettura».
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Annunciata la cinquina dei romanzi finalisti della nona edizione del “Premio Fondazione Megamark – Incontri di Dialoghi” promosso dalla Onlus del Gruppo Megamark di Trani e rivolto agli autori esordienti nel campo della narrativa.
Sono state 92 le opere prime, proposte da più di sessanta case editrici di tutta Italia, lette e valutate dalla giuria degli esperti, presieduta quest’anno dal professor Pasquale Guaragnella, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Bari e composta dal critico letterario Maria Teresa Carbone, dai giornalisti Annamaria Ferretti, Giancarlo Fiume e Oscar Iarussi e dallo scrittore Cristian Mannu.
I romanzi finalisti, proposti da case editrici appartenenti alla grande, media e piccola editoria, sono (in ordine alfabetico):
‘I calcagnanti’ di Nicolò Moscatelli, vincitore nel 2022 del Premio Italo Calvino (Ed. La Nave di Teseo), ‘Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia’ di Michele Ruol (della casa editrice pugliese TerraRossa), ‘La signora meraviglia’ di Saba Anglana (Ed. Sellerio), ‘L’ultima stagione’ di Andrea Bazzanini (Ed. Oligo) e ‘Spilli’ di Greta Olivo (Ed. Einaudi).
‘La casa delle orfane bianche’ di Fiammetta Palpati (Ed. Laurana), vincitore, sempre quest’anno, del Premio Campiello Opera Prima, ha invece ricevuto una menzione speciale dalla giuria degli esperti, con la seguente motivazione:
«Per l’abilità dell’autrice di giocare su più registri nella costruzione di un ambiente domestico che ha i tratti di un teatro dell’assurdo, dando forma a un romanzo che si inserisce bene in un progetto editoriale particolarmente attento alla ricerca di nuove voci della narrativa italiana.».
Toccherà ora alla giura popolare, composta da 40 lettori, decretare il vincitore del concorso, al quale sarà riconosciuto un premio di 5.000 euro; ognuno degli altri quattro finalisti riceverà 2.000 euro mentre un premio extra verrà corrisposto all’autrice del romanzo che ha ottenuto la menzione speciale.
La novità di questa edizione è un incontro di presentazione dei romani finalisti, durante il quale gli autori saranno intervistati dallo scrittore Paolo Di Paolo; l’appuntamento, a ingresso libero e gratuito, è in programma alle ore 20 sulla scalinata della libreria Le Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie il 24 luglio, nell’ambito del festival ‘42Gradi – idee sostenibili’.
La cerimonia di premiazione del vincitore si terrà invece nella sede della Fondazione Megamark di Trani, nell’ambito delle manifestazioni della XXIII edizione de ‘I dialoghi di Trani’, il prossimo 12 settembre, con la conduzione dell’autrice televisiva Serena Dandini.
«Siamo molto soddisfatti della cinquina dei finalisti, sono tutte opere ben strutturate per trama e scrittura – dichiara il presidente della giuria degli esperti Pasquale Guaragnella –; cinque opere intense e di carattere, una conferma, dunque, per le case editrici più grandi e una bella occasione di visibilità per le case editrici meno note, che potranno così farsi conoscere da un maggior numero di lettori».
«Agli scrittori e alle scrittrici finalisti – dichiara il cavaliere del lavoro Giovanni Pomarico, presidente della Fondazione Megamark – l’augurio che possano affermarsi nel panorama editoriale, dando un contributo fondamentale alla letteratura italiana e contribuendo a diffondere l’amore per la lettura».
“Premio Fondazione Megamark – Incontri di Dialoghi”, annunciata la cinquina dei romanzi finalisti
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