© Riproduzione riservata
Un nuovo percorso di accesso al Pronto Soccorso dell’Ospedale Bonomo di Andria: oggi sono stati presentati la sala di attesa (ristrutturata e riqualificata), la zona triage, la zona di sbarellamento con 5 postazioni e il Nucleo Assistenziale Avanzato con 6 nuove postazioni. “Il Pronto Soccorso di Andria viene ora dotato di spazi più adeguati per l’accoglienza, la prima valutazione infermieristica e il trattamento delle patologie che possono essere accolte e gestite nel nucleo assistenziale avanzato – dice Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale Asl Bt – i lavori hanno avuto un costo complessivo di 122mila euro, finanziati con il Decreto Rilancio”.
“Nel giorno in cui ricordiamo lo scontro dei treni sulla tratta Andria-Corato di sette anni fa abbiamo voluto ricordare le vittime di quella tragica vicenda e abbiamo voluto manifestare la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime ma anche rendere omaggio a quanti in quella circostanza prestarono soccorso immediato”, ha detto la sindaca di Andria Giovanna Bruno.
Al Pronto Soccorso di Andria ora l’accesso, lo sbarellamento e la ripartenza delle ambulanze sarà facilitata dall’attivazione di un’area riservata con postazioni in grado di accogliere immediatamente i pazienti che arrivano al pronto soccorso attraverso il mezzo 118 mentre il triage infermieristico consentirà non solo l’attribuzione di un codice colore in base alla gravità della patologia o della condizione clinica, ma anche l’avvio a prestazioni di base per una valutazione più corretta e completa.
“Il nucleo assistenziale avanzato permette di trattare condizioni cliniche che hanno bisogno di un monitoraggio ma che non rientrano nei codici più gravi – sottolinea Ernesto La Salvia, responsabile del Pronto Soccorso dell’Ospedale Bonomo di Andria – queste 6 postazioni si aggiungono alle 11 postazioni Obi di Osservazione Breve Intensiva di cui 5 anche di recente attivazione”.
“L’attenzione nei confronti del sistema dell’emergenza-urgenza è massima e siamo in una fase critica e ben nota di carenze di personale – aggiunge Dimatteo – attraverso l’organizzazione dipartimentale riusciamo a garantire la copertura di assistenza sui tre presidi ospedalieri. Le procedure di reclutamento sono incessanti anche se i risultati non soddisfano le richieste: abbiamo bandito da poco un concorso pubblico a tempo indeterminato per 15 dirigenti medici dal quale ci auguriamo di poter attingere immediatamente per rinforzare gli organici”.