DIETA
Avere il colesterolo alto, condizione scientificamente nota con il nome di ipercolesterolemia, può rivelarsi un problema molto serio per la salute cardiovascolare.
I segnali fisici di questa situazione riguardano solo casi clinici specifici – per capire quali, puoi dare un’occhiata a questo articolo di approfondimento sui sintomi del colesterolo alto – motivo per cui è bene sia sottoporsi regolarmente a esami del sangue, in special modo se si ha familiarità, sia agire di prevenzione, partendo dall’alimentazione.
Nelle prossime righe, vediamo qualche consiglio in merito per minimizzare il rischio di avere a che fare con livelli troppo alti di colesterolo cattivo LDL, ossia quello che le proteine contribuiscono a mettere in circolo nei vari tessuti del corpo, previo passaggio attraverso il fegato (in questo modo, aumenta notevolmente il rischio della formazione di placche).
Il potere della dieta contro il colesterolo
Prima di entrare nel vivo delle informazioni relative alla dieta, è bene fare un attimo un punto più approfondito sulle caratteristiche del colesterolo. Questo grasso, che viene, quasi sempre, chiamato in causa con toni all’insegna della demonizzazione, se si mantiene entro livelli fisiologici è solo benefico per l’organismo.
Sovrintende a diversi meccanismi fondamentali, tra cui l’ottimizzazione dell’elasticità delle pareti delle cellule del nostro corpo. Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare delle sue funzioni! Oltre a quelle che abbiamo citato, è opportuno chiamare in causa il contributo alla sintesi della vitamina D e il supporto ai processi di digestione.
Nel momento in cui i livelli di colesterolo LDL aumentano eccessivamente – e questa situazione riguarda, negli ultimi anni, sempre più persone – è opportuno, dopo aver consultato il proprio medico curante, iniziare una dietoterapia.
Tra gli approcci che, sulla base di numerose evidenze sperimentali, si sono rivelati più utili è possibile includere innanzitutto la dieta mediterranea, più volte decretata il miglior regime alimentare al mondo.
Spazio quindi ad alimenti di origine vegetale. Da non dimenticare sono pure i legumi che, nell’ambito di una dieta ideale amica del colesterolo, dovrebbero essere consumati dalle 2 alle 4 volte a settimana
Il loro contributo nel mantenimento di livelli di colesterolo fisiologici – attenzione: non stiamo assolutamente dicendo che li si possa considerare delle bacchette magiche e che da soli bastino – è legato sia alla presenza di fibre, sia al loro essere fonti di steroli vegetali.
Per quanto riguarda le verdure, bisognerebbe orientarsi verso le 4 porzioni al giorno, equamente divise.
I vantaggi che si possono apprezzare sono diversi. Da un lato, grazie alla presenza di fibre, la frutta e la verdura sono alimenti sazianti, aspetto fondamentale per contribuire, attraverso il controllo del peso, al benessere del cuore.
Dall’altro, invece, grazie all’apporto di antiossidanti si riduce l’impatto dei radicali liberi sull’organismo e, di conseguenza, anche sul colesterolo. I problemi più drastici per la salute insorgono infatti nel momento in cui, oltre a essere presente a livelli non fisiologici, è anche interessato da ossidazione.
Attenzione ai condimenti
Parlare di alimentazione amica del colesterolo vuol dire, per forza di cose, considerare pure il capitolo dei condimenti. Quelli ricchi di grassi saturi di origine animale non fanno che peggiorare la situazione.
I lipidi insaturi di origine vegetale, invece, non solo abbassano i livelli di colesterolo cattivo LDL, ma alzano anche quelli di HDL, il cosiddetto colesterolo buono.
Quando lo si chiama in causa, infatti, è bene rammentare che le proteine che lo compongono hanno il compito di prelevare il colesterolo dai tessuti del corpo periferici portandolo, per procedere poi alla degradazione.
Per condire i propri alimenti in ottica di prevenzione del colesterolo, è opportuno evitare il ricorso al burro o ridurne drasticamente l’apporto, riservandone l’utilizzo solo ad alcune specifiche preparazioni.
Ottimo è invece sua maestà l’olio extra vergine di oliva, uno dei condimenti e alimenti più amati in generale. Benefici sono anche l’olio di semi, preparati a partire da quelli di soia o dalle arachidi.
Quando si parla in generale di gestione dei grassi è cruciale, al di là del condimento, includere nella propria dieta cibi come il pesce azzurro, per esempio sardine e acciughe.
In media, andrebbe consumato 2 – 3 volte a settimana.
Si può mangiare la carne in una dieta anticolesterolo?
Sì, in una dieta finalizzata alla prevenzione del colesterolo la carne si può mangiare. Se possibile, però, è il caso di concentrarsi sul consumo di quella bianca.
Se si preparano piatti a base di pollame, è sempre il caso di eliminare la pelle.
Concludiamo rammentando l’importanza di lavorare sullo stile di vita anche eliminando il fumo, noto per abbassare i livelli di colesterolo HDL. Essenziale è anche praticare attività fisica costantemente, altro fattore che dà un grande contributo all’aumento dei valori di colesterolo HDL.
Altro aspetto da tenere sotto controllo è il girovita, che deve essere inferiore a 80 cm nella donna e a 94 nell’uomo.
In caso di diagnosi di ipertensione o di diabete mellito, è importante intensificare i controlli attraverso gli esami ematici.
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La migliore dieta contro il colesterolo alto
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