Dalla Costa d’Avorio verso l’Europa, alla ricerca della felicità, nella speranza di un futuro migliore. Il presente però, ha i contorni dell’angoscia.
Alì, prima di sbarcare in Sicilia, era con sua sorella Djeneba. Hanno affrontato un viaggio drammatico lungo il deserto del Sahara. Poi l’arrivo sulle coste africane del Nord, il confine più vicino al nostro Continente.
Ma quel punto geografico per i migranti disperati ha il nome di uno stato che fa venire i brividi: la Libia.
Proprio in quel paese Alì (19 anni) e Djeneba (16 anni) si sono separati. Lui è riuscito a salire su un barcone: destinazione Lampedusa. Quindi il Cara di Bari-Palese.
Lei, invece, che fine ha fatto? E’ riuscita poi ad arrivare in Italia?
La storia di Alì e Djeneba è stata raccontata nella scorsa puntata di “Chi l’ha Visto?”.
L’inviato Gian Vito Cafaro ha raccolto le testimonianze di Alì in un parco pubblico di Bari. “Abbiamo attraversato il deserto e poi siamo arrivati in Libia”, ha detto commosso il giovane ivoriano mentre stringeva la foto della sorella tra le mani. “I libici ci hanno fatto del male, è stato brutto”.
Possiamo immaginare le percosse, la permanenza forzata nelle carceri-lager, la sofferenza di due ragazzi costretti a separarsi contro la loro volontà.
Alì implorava i carcerieri di lasciare la sorella minore con lui. Ma i cattivi hanno portato via Djeneba, un’adolescente bellissima, descritta nel servizio di “Chi l’ha Visto?” come una ragazza “dagli occhi magnetici”.
Ormai è passato un anno da quella separazione forzata e così Alì, grazie all’aiuto della dirigente scolastica Laura Redavid e della docente di italiano Agata Gennarini (il giovane frequenta le scuole serali proprio a Bari) è riuscito a contattare la redazione del programma condotto da Federica Sciarelli.
Si spera che la popolare trasmissione specializzata nella ricerca di persone scomparse (nella puntata di mercoledì 30 novembre il programma ha superato il 14% di share) possa dare una mano ad Alì a ritrovare la sorella 16enne attraverso il passaparola tra i migranti, le associazioni di volontario che si occupano di accoglienza.
L’auspicio è che Djeneba possa trovarsi in Europa, che sia riuscita in qualche modo a lasciare l’inferno delle coste libiche.
Alì, intanto, prova ad inserirsi qui da noi. “Voglio fare una bella integrazione qui in Italia”, ha spiegato il giovane in tv. Alì ha detto di giocare a calcio con i ragazzi baresi nei tornei cittadini e poi ha espresso il desiderio di lavorare nei cantieri edili. Il suo sogno è guidare i muletti.
Chissà se tutte le aspirazioni di questo ragazzo ivoriano saranno soddisfatte. Chissà se presto Alì riuscirà a ricongiungersi con la sua dolce Djeneba. Sarebbe il regalo che cancellerebbe dei ricordi pieni di dolore.
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