Un ospedale moderno e accogliente nella struttura, innovativo nell’offerta di prestazioni e servizi, eco sostenibile ed efficiente, e riorganizzato per ridurre i costi e ottimizzare le risorse. Sarà così il nuovo Ospedale Di Venere a Carbonara, il presidio più grande tra quelli gestiti dalla ASL di Bari, al centro di un massiccio piano di riqualificazione per cui la Regione Puglia ha previsto un finanziamento da 6 milioni e 900mila euro.
La Giunta regione ha di recente approvato il documento programmatico contenente il complesso degli interventi di edilizia sanitaria e riqualificazione del servizio sanitario regionale, che comprende, tra le misure, la riqualificazione del presidio ospedaliero Di Venere con un programma di investimenti ex art.20 (L.n.67/1998 – dgr 987 del 17 luglio 2023).
Soddisfatto il presidente della Regione, Michele Emiliano. “Siamo riusciti a mantenere l’impegno – ha detto il presidente – preso qualche anno fa con tutto il personale del Di Venere affinché si mettesse in atto una vera e propria rivoluzione nell’ammodernamento e nello sviluppo tecnologico della struttura, rivoluzione che adesso stiamo realizzando”.
Le risorse finanziarie saranno destinate a numerosi interventi che andranno a cambiare completamente il volto della struttura ospedaliera come, ad esempio, il rifacimento delle aree esterne con accessi differenziati, parcheggi e viabilità e la ristrutturazione delle facciate dei padiglioni più grandi che ospitano reparti, ambulatori e uffici. La riqualificazione mira anche a potenziare i servizi e i comfort: gli operatori potranno disporre di una mensa aziendale e di un centro convegni, saranno ampliate la Medicina Nucleare e il centro trasfusionale, il blocco operatorio sarà dotato insieme al pronto soccorso di una nuova centrale di sterilizzazione e saranno acquistati nuovi arredi e attrezzature sanitarie tecnologicamente avanzate.
“Proseguono – dice il dg della ASL, Antonio Sanguedolce – gli investimenti da parte del governo regionale sull’Ospedale Di Venere già polo sanitario di riferimento del territorio per le elevate professionalità su cui può contare. Gli interventi previsti andranno ad aumentare la capacità attrattiva del presidio e a dare sempre migliori risposte ai cittadini”.
Gli interventi proposti sono coerenti con il quadro degli investimenti della Regione nel settore sanitario, oltre che con la programmazione sanitaria regionale proveniente dalla approvazione del PNRR e hanno come principi guida l’integrazione ospedale territorio, l’appropriatezza delle prestazioni, la piena accessibilità al sistema di offerta, l’eliminazione degli sprechi e delle inefficienze.
L’Ospedale Di Venere è classificato come un ospedale di primo livello ed è attualmente sede di: Dea (Dipartimento emergenza accettazione) di primo livello, centro traumi di zona nella rete Trauma, centro di Cardiologia con Utic h24 ed Emodinamica, nell’alveo della rete cardiologica, Stroke unit di primo livello nell’ambito della rete Ictus.
La struttura è costituita da diversi corpi di fabbrica di cui, il padiglione B e i padiglioni A, C e Q ospitano degenze. Gli altri padiglioni sono destinati ad attività ambulatoriali, uffici amministrativi e servizi in genere. Il Di Venere ha beneficiato di 4 milioni e 500mila euro finalizzati al conseguimento dei requisiti per il totale adeguamento e l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi.
Ad integrazione dei diversi interventi di ristrutturazione eseguiti nel corso degli anni, sono previsti ulteriori interventi finalizzati a rendere le strutture e le attrezzature del presidio ospedaliero rispondenti alle normative vigenti con particolare riferimento ai requisiti strutturali e impiantistici in materia di accreditamento delle strutture sanitarie.
Tutti gli interventi previsti
L’Area gestione tecnica della ASL ha già redatto uno studio preliminare degli interventi con l’obiettivo di predisporre strategie correttive e/o alternative ad eventuali soluzioni architettoniche, tecniche e tecnologiche, attraverso opere di ampliamento, riqualificazione strutturale e distributiva, ristrutturazione e manutenzione straordinaria ai fini dell’efficace adeguamento nel tempo delle esigenze assistenziali richieste ed alle evoluzioni normative in ambito edilizio, impiantistico e di sicurezza.
Nel dettaglio l’investimento regionale è destinato ai seguenti interventi: revisione aree esterne con differenziazione accessi, parcheggi, viabilità, e spostamento isola ecologica (per un importo complessivo di 300mila euro); ampliamento Medicina nucleare (500mila euro); ristrutturazione Centro trasfusionale (200mila euro); ristrutturazione dell’intero padiglione D con rifacimento delle facciate e riqualificazione dei locali (400mila euro), efficientamento energetico, ridistribuzione interna, adeguamento normativo impiantistico (400mila euro). Inoltre all’interno del Padiglione F si procederà alla sostituzione di tutte le apparecchiature nella centrale termica e nelle sottocentrali per passaggio da vapore ad acqua surriscaldata per un investimento totale di 500mila euro.
Anche il padiglione H – articolato su sette livelli che ospita ambulatori, uffici amministrativi e scuola infermieri – sarà riqualificato negli ambienti interni per riorganizzare i servizi e saranno rifatte le facciate esterne (400mila euro). Sono previsti anche: riqualificazione della cabina elettrica, adeguamento impianto di ventilazione forzata, installazione di nuova stazione di produzione di emergenza elettrica con un gruppo elettrogeno aggiuntivo e installazione di nuovi gruppi di continuità (500mila euro).
Il Padiglione N – a seguito della gara regionale del servizio di ristorazione – ospiterà i locali attualmente destinati al servizio cucina. I locali al seminterrato saranno utilizzati per distribuzione pasti, con adeguamento impiantistico, riorganizzazione interna e realizzazione di idonei locali da destinare a mensa aziendale con annessi servizi e nello stesso edificio sarà realizzata una nuova sala convegni (400mila euro).
Il piano, infine, stabilisce la realizzazione di una centrale di sterilizzazione a servizio del blocco operatorio e del Pronto soccorso nell’ex laboratorio analisi (800mila euro) e finanzia l’acquisto di attrezzature sanitarie e arredi quali sistemi pensili per chirurgia e anestesia, tavoli operatori per chirurgia, tavolo spinale per neurochirurgia, lampada scialitica e risonanza magnetica da 1,5 tesla (1.200.000 euro).
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