Conosciamo tutti i componenti della Band Oesais, il gruppo musicale più sciroccato d’Italia che tornerà ad esibirsi a Bari il 27 dicembre al Palaflorio con lo spettacolo “Holliday on Oesais” di Gennaro Nunziante.
Qui i biglietti: https://www.ticketone.it/artist/oesais/).
Raccogliamo, in gran segreto, alcune rivelazioni del “padrone di casa” Mauro Pulpito, da decenni straordinario conduttore e presentatore, ma anche sodale di Gennaro, Emilio ed Antonio…
“Era un maledetto caso che credevo chiuso. E sbagliavo.
Quella missione, tipo trent’anni fa, mi era costata circa il 68% del fabbisogno pro capite di risate in un’intera vita.
Melensa, Love Store, ZeroaZero, dove mi spacciavo per presentatore. E ancora Televiscion, dove non mi riconobbero, travestito da vecchio chansonnier da night e piano bar.
La missione Toti e Tata me la affidó Gennaro Nunziante. Lo incontrai in un pub di terz’ordine di fronte a Scotland Yard, in una classica grigia controra.
“Ma io non mi sono ancora ripreso dai colpi subiti da spettatore da Il Polpo… troppo, troppo freschi. Ti avverto, non smetterei di guardarmeli e ridere anche se salto il campo e passo dalla loro stessa parte”. Non lo sapevo, ma praticamente avevo azzeccato in pieno la risposta. “Se ti viene da ridere, tanto meglio…” era già un diktat, poco dopo scoprii.
Fine giugno ’25, in località segreta e contro ogni mia ragionevole volontà, fui portato da Emilio ed Antonio. Dovevamo riaprire il caso Oesais. E a niente valse un mio timido: “E io che c’entro?”. E rieccomi quindi, a non riuscire nemmeno a ‘sto giro in quel che non riuscì a Don Lurio trent’anni fa. Pensate, io ora ho scoperto che mi avevano riconosciuto.
Ci vediamo il 27. Non finirà MAI”.


https://it.linkedin.com/in/antonio-stornaiolo-25974b21
Raccogliamo, in gran segreto, alcune rivelazioni del “padrone di casa” Mauro Pulpito, da decenni straordinario conduttore e presentatore, ma anche sodale di Gennaro, Emilio ed Antonio…
“Era un maledetto caso che credevo chiuso. E sbagliavo.
Quella missione, tipo trent’anni fa, mi era costata circa il 68% del fabbisogno pro capite di risate in un’intera vita.
Melensa, Love Store, ZeroaZero, dove mi spacciavo per presentatore. E ancora Televiscion, dove non mi riconobbero, travestito da vecchio chansonnier da night e piano bar.
La missione Toti e Tata me la affidó Gennaro Nunziante. Lo incontrai in un pub di terz’ordine di fronte a Scotland Yard, in una classica grigia controra.
“Ma io non mi sono ancora ripreso dai colpi subiti da spettatore da Il Polpo… troppo, troppo freschi. Ti avverto, non smetterei di guardarmeli e ridere anche se salto il campo e passo dalla loro stessa parte”. Non lo sapevo, ma praticamente avevo azzeccato in pieno la risposta. “Se ti viene da ridere, tanto meglio…” era già un diktat, poco dopo scoprii.
Fine giugno ’25, in località segreta e contro ogni mia ragionevole volontà, fui portato da Emilio ed Antonio. Dovevamo riaprire il caso Oesais. E a niente valse un mio timido: “E io che c’entro?”. E rieccomi quindi, a non riuscire nemmeno a ‘sto giro in quel che non riuscì a Don Lurio trent’anni fa. Pensate, io ora ho scoperto che mi avevano riconosciuto.
Ci vediamo il 27. Non finirà MAI”.
Raccogliamo, in gran segreto, alcune rivelazioni del “padrone di casa” Mauro Pulpito, da decenni straordinario conduttore e presentatore, ma anche sodale di Gennaro, Emilio ed Antonio…
“Era un maledetto caso che credevo chiuso. E sbagliavo.
Quella missione, tipo trent’anni fa, mi era costata circa il 68% del fabbisogno pro capite di risate in un’intera vita.
Melensa, Love Store, ZeroaZero, dove mi spacciavo per presentatore. E ancora Televiscion, dove non mi riconobbero, travestito da vecchio chansonnier da night e piano bar.
La missione Toti e Tata me la affidó Gennaro Nunziante. Lo incontrai in un pub di terz’ordine di fronte a Scotland Yard, in una classica grigia controra.
“Ma io non mi sono ancora ripreso dai colpi subiti da spettatore da Il Polpo… troppo, troppo freschi. Ti avverto, non smetterei di guardarmeli e ridere anche se salto il campo e passo dalla loro stessa parte”. Non lo sapevo, ma praticamente avevo azzeccato in pieno la risposta. “Se ti viene da ridere, tanto meglio…” era già un diktat, poco dopo scoprii.
Fine giugno ’25, in località segreta e contro ogni mia ragionevole volontà, fui portato da Emilio ed Antonio. Dovevamo riaprire il caso Oesais. E a niente valse un mio timido: “E io che c’entro?”. E rieccomi quindi, a non riuscire nemmeno a ‘sto giro in quel che non riuscì a Don Lurio trent’anni fa. Pensate, io ora ho scoperto che mi avevano riconosciuto.
Ci vediamo il 27. Non finirà MAI”.
Raccogliamo, in gran segreto, alcune rivelazioni del “padrone di casa” Mauro Pulpito, da decenni straordinario conduttore e presentatore, ma anche sodale di Gennaro, Emilio ed Antonio…
“Era un maledetto caso che credevo chiuso. E sbagliavo.
Quella missione, tipo trent’anni fa, mi era costata circa il 68% del fabbisogno pro capite di risate in un’intera vita.
Melensa, Love Store, ZeroaZero, dove mi spacciavo per presentatore. E ancora Televiscion, dove non mi riconobbero, travestito da vecchio chansonnier da night e piano bar.
La missione Toti e Tata me la affidó Gennaro Nunziante. Lo incontrai in un pub di terz’ordine di fronte a Scotland Yard, in una classica grigia controra.
“Ma io non mi sono ancora ripreso dai colpi subiti da spettatore da Il Polpo… troppo, troppo freschi. Ti avverto, non smetterei di guardarmeli e ridere anche se salto il campo e passo dalla loro stessa parte”. Non lo sapevo, ma praticamente avevo azzeccato in pieno la risposta. “Se ti viene da ridere, tanto meglio…” era già un diktat, poco dopo scoprii.
Fine giugno ’25, in località segreta e contro ogni mia ragionevole volontà, fui portato da Emilio ed Antonio. Dovevamo riaprire il caso Oesais. E a niente valse un mio timido: “E io che c’entro?”. E rieccomi quindi, a non riuscire nemmeno a ‘sto giro in quel che non riuscì a Don Lurio trent’anni fa. Pensate, io ora ho scoperto che mi avevano riconosciuto.
Ci vediamo il 27. Non finirà MAI”.
Raccogliamo, in gran segreto, alcune rivelazioni del “padrone di casa” Mauro Pulpito, da decenni straordinario conduttore e presentatore, ma anche sodale di Gennaro, Emilio ed Antonio…
“Era un maledetto caso che credevo chiuso. E sbagliavo.
Quella missione, tipo trent’anni fa, mi era costata circa il 68% del fabbisogno pro capite di risate in un’intera vita.
Melensa, Love Store, ZeroaZero, dove mi spacciavo per presentatore. E ancora Televiscion, dove non mi riconobbero, travestito da vecchio chansonnier da night e piano bar.
La missione Toti e Tata me la affidó Gennaro Nunziante. Lo incontrai in un pub di terz’ordine di fronte a Scotland Yard, in una classica grigia controra.
“Ma io non mi sono ancora ripreso dai colpi subiti da spettatore da Il Polpo… troppo, troppo freschi. Ti avverto, non smetterei di guardarmeli e ridere anche se salto il campo e passo dalla loro stessa parte”. Non lo sapevo, ma praticamente avevo azzeccato in pieno la risposta. “Se ti viene da ridere, tanto meglio…” era già un diktat, poco dopo scoprii.
Fine giugno ’25, in località segreta e contro ogni mia ragionevole volontà, fui portato da Emilio ed Antonio. Dovevamo riaprire il caso Oesais. E a niente valse un mio timido: “E io che c’entro?”. E rieccomi quindi, a non riuscire nemmeno a ‘sto giro in quel che non riuscì a Don Lurio trent’anni fa. Pensate, io ora ho scoperto che mi avevano riconosciuto.
Ci vediamo il 27. Non finirà MAI”.
Raccogliamo, in gran segreto, alcune rivelazioni del “padrone di casa” Mauro Pulpito, da decenni straordinario conduttore e presentatore, ma anche sodale di Gennaro, Emilio ed Antonio…
“Era un maledetto caso che credevo chiuso. E sbagliavo.
Quella missione, tipo trent’anni fa, mi era costata circa il 68% del fabbisogno pro capite di risate in un’intera vita.
Melensa, Love Store, ZeroaZero, dove mi spacciavo per presentatore. E ancora Televiscion, dove non mi riconobbero, travestito da vecchio chansonnier da night e piano bar.
La missione Toti e Tata me la affidó Gennaro Nunziante. Lo incontrai in un pub di terz’ordine di fronte a Scotland Yard, in una classica grigia controra.
“Ma io non mi sono ancora ripreso dai colpi subiti da spettatore da Il Polpo… troppo, troppo freschi. Ti avverto, non smetterei di guardarmeli e ridere anche se salto il campo e passo dalla loro stessa parte”. Non lo sapevo, ma praticamente avevo azzeccato in pieno la risposta. “Se ti viene da ridere, tanto meglio…” era già un diktat, poco dopo scoprii.
Fine giugno ’25, in località segreta e contro ogni mia ragionevole volontà, fui portato da Emilio ed Antonio. Dovevamo riaprire il caso Oesais. E a niente valse un mio timido: “E io che c’entro?”. E rieccomi quindi, a non riuscire nemmeno a ‘sto giro in quel che non riuscì a Don Lurio trent’anni fa. Pensate, io ora ho scoperto che mi avevano riconosciuto.
Ci vediamo il 27. Non finirà MAI”.
Conosciamo gli Oesais: il mio nome è Pulpito, Mauro Pulpito…
ANTONIO STORNAIOLO
EMILIO SOLFRIZZI
GENNARO NUNZIANTE
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