Il presidente della Regione Puglia ha promulgato nuove leggi regionali in materia di bilancio.
I testi delle leggi promulgate sono stati inviati al Bollettino Regionale per la pubblicazione.
Le L.R. 16 (“Rendiconto Generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2024”) prevede entrate accertate nell’esercizio finanziario 2024 pari a euro 15.655.850.047,61, mentre il totale delle spese impegnate nell’esercizio finanziario 2024 risulta stabilito in euro 15.377.004.314,38.
Il risultato della gestione di competenza dell’esercizio finanziario 2024 è determinato in euro 730.495.986,64 e i residui attivi alla chiusura dell’esercizio finanziario 2024 ammontano a euro 13.605.948.344,43.
Le economie vincolate, alla chiusura dell’esercizio finanziario 2024, sono quantificate in euro 2.185.868.741,89 e i residui passivi propri alla chiusura dell’esercizio finanziario 2024 sono definiti in euro 10.100.705.701,69.
Il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2024, nelle componenti disciplinate dalla legislazione vigente, è determinato in euro 4.192.677.639,54, invece il risultato economico dell’esercizio finanziario 2024 è stabilito in euro 178.056.234,24.
La L.R. 17, “Assestamento e variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2025 e pluriennale 2025 – 2027”, prende atto delle risultanze alla chiusura del precedente esercizio 2024, nonché dell’aggiornamento del risultato di amministrazione all’inizio del corrente esercizio 2025, dell’aggiornamento dell’ammontare della giacenza di cassa all’inizio dell’esercizio in corso, dello spostamento tecnico di 40,5 milioni di euro sul servizio ordinario corrente del Servizio sanitario riguardante le garanzie dei LEA e dell’aggiornamento del fondo di riserva e del fondo credito di dubbia esigibilità.
Nella L.R. 18, “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2026 e bilancio pluriennale 2026-2028 della Regione Puglia (Legge di stabilità regionale 2026)”, la previsione delle entrate e della spesa della Regione Puglia, è approvata in 15.954.087.050,11 euro in termini di competenza e in 33.878.690.656,32 euro in termini di cassa per il 2026, in 15.265.729.145,53 euro in termini di competenza per il 2027 e in 14.374.685.326,83 euro in termini di competenza per il 2028.
La L.R. 19, “Bilancio di previsione della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2026 e pluriennale 2026-2028”, autorizza il ricorso all’indebitamento entro il limite di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026, 2027 e 2028, al fine di concorrere al cofinanziamento della quota regionale dei programmi comunitari e statali della programmazione 2021-2027.
Per l’esercizio 2026 è autorizzato il ricorso all’indebitamento, per far fronte a effettive esigenze di cassa, a copertura del presunto disavanzo di amministrazione determinato in 103.440.047,62 euro, disavanzo che rinviene per 88.440.047,62 euro dal debito autorizzato e non contratto ai sensi della legge regionale (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2025 e bilancio pluriennale 2025-2027 della Regione Puglia) (legge di stabilità regionale 2025) e per 15 milioni di euro dal debito autorizzato e non contratto ai sensi dell’articolo 185 della medesima legge (Interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria del patrimonio pubblico).
Autorizzata anche la spesa per 12 milioni di euro a valere sull’esercizio finanziario 2026 per interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria del patrimonio pubblico.
In particolare, per la realizzazione e il completamento di investimenti strutturali, manutenzione straordinaria, miglioramento tecnico-funzionale e riqualificazione di opere pubbliche, compresi interventi di messa in sicurezza delle coste e del territorio a rischio idrogeologico.

Bilancio, il presidente della Regione Puglia promulga nuove leggi regionali
Continuano le attività della Polizia Locale di Bari finalizzate a contrastare l’abbandono e la migrazione dei rifiuti, anche alla luce delle novità previste dal decreto legge 116/2025, “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”. Con la conversione del decreto, avvenuta con la legge 147/2025 in vigore dallo scorso 8 ottobre, sono state introdotte importanti modifiche al Testo Unico Ambientale, per potenziare le azioni di contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti e favorire la bonifica delle aree contaminate. Sono state, inoltre, inasprite le sanzioni penali e amministrative per chi si rende responsabile della gestione non autorizzata e dell’abbandono dei rifiuti, della combustione illecita, del lancio dai veicoli di mozziconi di sigarette, fazzolettini, lattine, bottiglie, sacchetti e oggetti vari.
Nel corso dei controlli della Polizia Locale, ieri pomeriggio, lunedì 27 ottobre, intorno alle ore 16, una pattuglia ha riscontrato che sulla sede stradale, nei pressi di un pubblico esercizio di Bari vecchia, erano stati depositati rifiuti accanto al contenitore per la raccolta differenziata della carta. Al momento dell’accertamento, con i locali dell’attività ancora chiusi, erano presenti diversi sacchi in plastica trasparenti contenenti, oltre ai rifiuti, il tovagliato in carta e scontrini riconducibili all’attività del locale. La contestazione della violazione è avvenuta al termine di ulteriori accertamenti d’ufficio.
Le novità introdotte dal legislatore prevedono che “salvo che il fatto non costituisca reato, chi, violando le disposizioni locali sul conferimento dei rifiuti, abbandona o deposita rifiuti urbani accanto ai contenitori per la raccolta presenti lungo le strade, è soggetto a una sanzione amministrativa compresa tra mille e 3 mila euro”. A norma dell’articolo 255 c. 1.2 del decreto legislativo 152/2006, come modificato dalla legge 147/2025, al titolare è stata contestata la sanzione che prevede da un minimo di mille euro fino a un massimo di 3mila euro, che, con il pagamento in misura ridotta, si estingue con la somma di mille euro e con obbligo di ripristino dello stato dei luoghi.
Continuano le attività della Polizia Locale di Bari finalizzate a contrastare l’abbandono e la migrazione dei rifiuti, anche alla luce delle novità previste dal decreto legge 116/2025, “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”. Con la conversione del decreto, avvenuta con la legge 147/2025 in vigore dallo scorso 8 ottobre, sono state introdotte importanti modifiche al Testo Unico Ambientale, per potenziare le azioni di contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti e favorire la bonifica delle aree contaminate. Sono state, inoltre, inasprite le sanzioni penali e amministrative per chi si rende responsabile della gestione non autorizzata e dell’abbandono dei rifiuti, della combustione illecita, del lancio dai veicoli di mozziconi di sigarette, fazzolettini, lattine, bottiglie, sacchetti e oggetti vari.
Nel corso dei controlli della Polizia Locale, ieri pomeriggio, lunedì 27 ottobre, intorno alle ore 16, una pattuglia ha riscontrato che sulla sede stradale, nei pressi di un pubblico esercizio di Bari vecchia, erano stati depositati rifiuti accanto al contenitore per la raccolta differenziata della carta. Al momento dell’accertamento, con i locali dell’attività ancora chiusi, erano presenti diversi sacchi in plastica trasparenti contenenti, oltre ai rifiuti, il tovagliato in carta e scontrini riconducibili all’attività del locale. La contestazione della violazione è avvenuta al termine di ulteriori accertamenti d’ufficio.
Le novità introdotte dal legislatore prevedono che “salvo che il fatto non costituisca reato, chi, violando le disposizioni locali sul conferimento dei rifiuti, abbandona o deposita rifiuti urbani accanto ai contenitori per la raccolta presenti lungo le strade, è soggetto a una sanzione amministrativa compresa tra mille e 3 mila euro”. A norma dell’articolo 255 c. 1.2 del decreto legislativo 152/2006, come modificato dalla legge 147/2025, al titolare è stata contestata la sanzione che prevede da un minimo di mille euro fino a un massimo di 3mila euro, che, con il pagamento in misura ridotta, si estingue con la somma di mille euro e con obbligo di ripristino dello stato dei luoghi.
Continuano le attività della Polizia Locale di Bari finalizzate a contrastare l’abbandono e la migrazione dei rifiuti, anche alla luce delle novità previste dal decreto legge 116/2025, “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”. Con la conversione del decreto, avvenuta con la legge 147/2025 in vigore dallo scorso 8 ottobre, sono state introdotte importanti modifiche al Testo Unico Ambientale, per potenziare le azioni di contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti e favorire la bonifica delle aree contaminate. Sono state, inoltre, inasprite le sanzioni penali e amministrative per chi si rende responsabile della gestione non autorizzata e dell’abbandono dei rifiuti, della combustione illecita, del lancio dai veicoli di mozziconi di sigarette, fazzolettini, lattine, bottiglie, sacchetti e oggetti vari.
Nel corso dei controlli della Polizia Locale, ieri pomeriggio, lunedì 27 ottobre, intorno alle ore 16, una pattuglia ha riscontrato che sulla sede stradale, nei pressi di un pubblico esercizio di Bari vecchia, erano stati depositati rifiuti accanto al contenitore per la raccolta differenziata della carta. Al momento dell’accertamento, con i locali dell’attività ancora chiusi, erano presenti diversi sacchi in plastica trasparenti contenenti, oltre ai rifiuti, il tovagliato in carta e scontrini riconducibili all’attività del locale. La contestazione della violazione è avvenuta al termine di ulteriori accertamenti d’ufficio.
Le novità introdotte dal legislatore prevedono che “salvo che il fatto non costituisca reato, chi, violando le disposizioni locali sul conferimento dei rifiuti, abbandona o deposita rifiuti urbani accanto ai contenitori per la raccolta presenti lungo le strade, è soggetto a una sanzione amministrativa compresa tra mille e 3 mila euro”. A norma dell’articolo 255 c. 1.2 del decreto legislativo 152/2006, come modificato dalla legge 147/2025, al titolare è stata contestata la sanzione che prevede da un minimo di mille euro fino a un massimo di 3mila euro, che, con il pagamento in misura ridotta, si estingue con la somma di mille euro e con obbligo di ripristino dello stato dei luoghi.
Continuano le attività della Polizia Locale di Bari finalizzate a contrastare l’abbandono e la migrazione dei rifiuti, anche alla luce delle novità previste dal decreto legge 116/2025, “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”. Con la conversione del decreto, avvenuta con la legge 147/2025 in vigore dallo scorso 8 ottobre, sono state introdotte importanti modifiche al Testo Unico Ambientale, per potenziare le azioni di contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti e favorire la bonifica delle aree contaminate. Sono state, inoltre, inasprite le sanzioni penali e amministrative per chi si rende responsabile della gestione non autorizzata e dell’abbandono dei rifiuti, della combustione illecita, del lancio dai veicoli di mozziconi di sigarette, fazzolettini, lattine, bottiglie, sacchetti e oggetti vari.
Nel corso dei controlli della Polizia Locale, ieri pomeriggio, lunedì 27 ottobre, intorno alle ore 16, una pattuglia ha riscontrato che sulla sede stradale, nei pressi di un pubblico esercizio di Bari vecchia, erano stati depositati rifiuti accanto al contenitore per la raccolta differenziata della carta. Al momento dell’accertamento, con i locali dell’attività ancora chiusi, erano presenti diversi sacchi in plastica trasparenti contenenti, oltre ai rifiuti, il tovagliato in carta e scontrini riconducibili all’attività del locale. La contestazione della violazione è avvenuta al termine di ulteriori accertamenti d’ufficio.
Le novità introdotte dal legislatore prevedono che “salvo che il fatto non costituisca reato, chi, violando le disposizioni locali sul conferimento dei rifiuti, abbandona o deposita rifiuti urbani accanto ai contenitori per la raccolta presenti lungo le strade, è soggetto a una sanzione amministrativa compresa tra mille e 3 mila euro”. A norma dell’articolo 255 c. 1.2 del decreto legislativo 152/2006, come modificato dalla legge 147/2025, al titolare è stata contestata la sanzione che prevede da un minimo di mille euro fino a un massimo di 3mila euro, che, con il pagamento in misura ridotta, si estingue con la somma di mille euro e con obbligo di ripristino dello stato dei luoghi.
Continuano le attività della Polizia Locale di Bari finalizzate a contrastare l’abbandono e la migrazione dei rifiuti, anche alla luce delle novità previste dal decreto legge 116/2025, “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”. Con la conversione del decreto, avvenuta con la legge 147/2025 in vigore dallo scorso 8 ottobre, sono state introdotte importanti modifiche al Testo Unico Ambientale, per potenziare le azioni di contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti e favorire la bonifica delle aree contaminate. Sono state, inoltre, inasprite le sanzioni penali e amministrative per chi si rende responsabile della gestione non autorizzata e dell’abbandono dei rifiuti, della combustione illecita, del lancio dai veicoli di mozziconi di sigarette, fazzolettini, lattine, bottiglie, sacchetti e oggetti vari.
Nel corso dei controlli della Polizia Locale, ieri pomeriggio, lunedì 27 ottobre, intorno alle ore 16, una pattuglia ha riscontrato che sulla sede stradale, nei pressi di un pubblico esercizio di Bari vecchia, erano stati depositati rifiuti accanto al contenitore per la raccolta differenziata della carta. Al momento dell’accertamento, con i locali dell’attività ancora chiusi, erano presenti diversi sacchi in plastica trasparenti contenenti, oltre ai rifiuti, il tovagliato in carta e scontrini riconducibili all’attività del locale. La contestazione della violazione è avvenuta al termine di ulteriori accertamenti d’ufficio.
Le novità introdotte dal legislatore prevedono che “salvo che il fatto non costituisca reato, chi, violando le disposizioni locali sul conferimento dei rifiuti, abbandona o deposita rifiuti urbani accanto ai contenitori per la raccolta presenti lungo le strade, è soggetto a una sanzione amministrativa compresa tra mille e 3 mila euro”. A norma dell’articolo 255 c. 1.2 del decreto legislativo 152/2006, come modificato dalla legge 147/2025, al titolare è stata contestata la sanzione che prevede da un minimo di mille euro fino a un massimo di 3mila euro, che, con il pagamento in misura ridotta, si estingue con la somma di mille euro e con obbligo di ripristino dello stato dei luoghi.
Continuano le attività della Polizia Locale di Bari finalizzate a contrastare l’abbandono e la migrazione dei rifiuti, anche alla luce delle novità previste dal decreto legge 116/2025, “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”. Con la conversione del decreto, avvenuta con la legge 147/2025 in vigore dallo scorso 8 ottobre, sono state introdotte importanti modifiche al Testo Unico Ambientale, per potenziare le azioni di contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti e favorire la bonifica delle aree contaminate. Sono state, inoltre, inasprite le sanzioni penali e amministrative per chi si rende responsabile della gestione non autorizzata e dell’abbandono dei rifiuti, della combustione illecita, del lancio dai veicoli di mozziconi di sigarette, fazzolettini, lattine, bottiglie, sacchetti e oggetti vari.
Nel corso dei controlli della Polizia Locale, ieri pomeriggio, lunedì 27 ottobre, intorno alle ore 16, una pattuglia ha riscontrato che sulla sede stradale, nei pressi di un pubblico esercizio di Bari vecchia, erano stati depositati rifiuti accanto al contenitore per la raccolta differenziata della carta. Al momento dell’accertamento, con i locali dell’attività ancora chiusi, erano presenti diversi sacchi in plastica trasparenti contenenti, oltre ai rifiuti, il tovagliato in carta e scontrini riconducibili all’attività del locale. La contestazione della violazione è avvenuta al termine di ulteriori accertamenti d’ufficio.
Le novità introdotte dal legislatore prevedono che “salvo che il fatto non costituisca reato, chi, violando le disposizioni locali sul conferimento dei rifiuti, abbandona o deposita rifiuti urbani accanto ai contenitori per la raccolta presenti lungo le strade, è soggetto a una sanzione amministrativa compresa tra mille e 3 mila euro”. A norma dell’articolo 255 c. 1.2 del decreto legislativo 152/2006, come modificato dalla legge 147/2025, al titolare è stata contestata la sanzione che prevede da un minimo di mille euro fino a un massimo di 3mila euro, che, con il pagamento in misura ridotta, si estingue con la somma di mille euro e con obbligo di ripristino dello stato dei luoghi.
Continuano le attività della Polizia Locale di Bari finalizzate a contrastare l’abbandono e la migrazione dei rifiuti, anche alla luce delle novità previste dal decreto legge 116/2025, “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”. Con la conversione del decreto, avvenuta con la legge 147/2025 in vigore dallo scorso 8 ottobre, sono state introdotte importanti modifiche al Testo Unico Ambientale, per potenziare le azioni di contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti e favorire la bonifica delle aree contaminate. Sono state, inoltre, inasprite le sanzioni penali e amministrative per chi si rende responsabile della gestione non autorizzata e dell’abbandono dei rifiuti, della combustione illecita, del lancio dai veicoli di mozziconi di sigarette, fazzolettini, lattine, bottiglie, sacchetti e oggetti vari.
Nel corso dei controlli della Polizia Locale, ieri pomeriggio, lunedì 27 ottobre, intorno alle ore 16, una pattuglia ha riscontrato che sulla sede stradale, nei pressi di un pubblico esercizio di Bari vecchia, erano stati depositati rifiuti accanto al contenitore per la raccolta differenziata della carta. Al momento dell’accertamento, con i locali dell’attività ancora chiusi, erano presenti diversi sacchi in plastica trasparenti contenenti, oltre ai rifiuti, il tovagliato in carta e scontrini riconducibili all’attività del locale. La contestazione della violazione è avvenuta al termine di ulteriori accertamenti d’ufficio.
Le novità introdotte dal legislatore prevedono che “salvo che il fatto non costituisca reato, chi, violando le disposizioni locali sul conferimento dei rifiuti, abbandona o deposita rifiuti urbani accanto ai contenitori per la raccolta presenti lungo le strade, è soggetto a una sanzione amministrativa compresa tra mille e 3 mila euro”. A norma dell’articolo 255 c. 1.2 del decreto legislativo 152/2006, come modificato dalla legge 147/2025, al titolare è stata contestata la sanzione che prevede da un minimo di mille euro fino a un massimo di 3mila euro, che, con il pagamento in misura ridotta, si estingue con la somma di mille euro e con obbligo di ripristino dello stato dei luoghi.
Continuano le attività della Polizia Locale di Bari finalizzate a contrastare l’abbandono e la migrazione dei rifiuti, anche alla luce delle novità previste dal decreto legge 116/2025, “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”. Con la conversione del decreto, avvenuta con la legge 147/2025 in vigore dallo scorso 8 ottobre, sono state introdotte importanti modifiche al Testo Unico Ambientale, per potenziare le azioni di contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti e favorire la bonifica delle aree contaminate. Sono state, inoltre, inasprite le sanzioni penali e amministrative per chi si rende responsabile della gestione non autorizzata e dell’abbandono dei rifiuti, della combustione illecita, del lancio dai veicoli di mozziconi di sigarette, fazzolettini, lattine, bottiglie, sacchetti e oggetti vari.
Nel corso dei controlli della Polizia Locale, ieri pomeriggio, lunedì 27 ottobre, intorno alle ore 16, una pattuglia ha riscontrato che sulla sede stradale, nei pressi di un pubblico esercizio di Bari vecchia, erano stati depositati rifiuti accanto al contenitore per la raccolta differenziata della carta. Al momento dell’accertamento, con i locali dell’attività ancora chiusi, erano presenti diversi sacchi in plastica trasparenti contenenti, oltre ai rifiuti, il tovagliato in carta e scontrini riconducibili all’attività del locale. La contestazione della violazione è avvenuta al termine di ulteriori accertamenti d’ufficio.
Le novità introdotte dal legislatore prevedono che “salvo che il fatto non costituisca reato, chi, violando le disposizioni locali sul conferimento dei rifiuti, abbandona o deposita rifiuti urbani accanto ai contenitori per la raccolta presenti lungo le strade, è soggetto a una sanzione amministrativa compresa tra mille e 3 mila euro”. A norma dell’articolo 255 c. 1.2 del decreto legislativo 152/2006, come modificato dalla legge 147/2025, al titolare è stata contestata la sanzione che prevede da un minimo di mille euro fino a un massimo di 3mila euro, che, con il pagamento in misura ridotta, si estingue con la somma di mille euro e con obbligo di ripristino dello stato dei luoghi.
Continuano le attività della Polizia Locale di Bari finalizzate a contrastare l’abbandono e la migrazione dei rifiuti, anche alla luce delle novità previste dal decreto legge 116/2025, “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”. Con la conversione del decreto, avvenuta con la legge 147/2025 in vigore dallo scorso 8 ottobre, sono state introdotte importanti modifiche al Testo Unico Ambientale, per potenziare le azioni di contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti e favorire la bonifica delle aree contaminate. Sono state, inoltre, inasprite le sanzioni penali e amministrative per chi si rende responsabile della gestione non autorizzata e dell’abbandono dei rifiuti, della combustione illecita, del lancio dai veicoli di mozziconi di sigarette, fazzolettini, lattine, bottiglie, sacchetti e oggetti vari.
Nel corso dei controlli della Polizia Locale, ieri pomeriggio, lunedì 27 ottobre, intorno alle ore 16, una pattuglia ha riscontrato che sulla sede stradale, nei pressi di un pubblico esercizio di Bari vecchia, erano stati depositati rifiuti accanto al contenitore per la raccolta differenziata della carta. Al momento dell’accertamento, con i locali dell’attività ancora chiusi, erano presenti diversi sacchi in plastica trasparenti contenenti, oltre ai rifiuti, il tovagliato in carta e scontrini riconducibili all’attività del locale. La contestazione della violazione è avvenuta al termine di ulteriori accertamenti d’ufficio.
Le novità introdotte dal legislatore prevedono che “salvo che il fatto non costituisca reato, chi, violando le disposizioni locali sul conferimento dei rifiuti, abbandona o deposita rifiuti urbani accanto ai contenitori per la raccolta presenti lungo le strade, è soggetto a una sanzione amministrativa compresa tra mille e 3 mila euro”. A norma dell’articolo 255 c. 1.2 del decreto legislativo 152/2006, come modificato dalla legge 147/2025, al titolare è stata contestata la sanzione che prevede da un minimo di mille euro fino a un massimo di 3mila euro, che, con il pagamento in misura ridotta, si estingue con la somma di mille euro e con obbligo di ripristino dello stato dei luoghi.
Continuano le attività della Polizia Locale di Bari finalizzate a contrastare l’abbandono e la migrazione dei rifiuti, anche alla luce delle novità previste dal decreto legge 116/2025, “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”. Con la conversione del decreto, avvenuta con la legge 147/2025 in vigore dallo scorso 8 ottobre, sono state introdotte importanti modifiche al Testo Unico Ambientale, per potenziare le azioni di contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti e favorire la bonifica delle aree contaminate. Sono state, inoltre, inasprite le sanzioni penali e amministrative per chi si rende responsabile della gestione non autorizzata e dell’abbandono dei rifiuti, della combustione illecita, del lancio dai veicoli di mozziconi di sigarette, fazzolettini, lattine, bottiglie, sacchetti e oggetti vari.
Nel corso dei controlli della Polizia Locale, ieri pomeriggio, lunedì 27 ottobre, intorno alle ore 16, una pattuglia ha riscontrato che sulla sede stradale, nei pressi di un pubblico esercizio di Bari vecchia, erano stati depositati rifiuti accanto al contenitore per la raccolta differenziata della carta. Al momento dell’accertamento, con i locali dell’attività ancora chiusi, erano presenti diversi sacchi in plastica trasparenti contenenti, oltre ai rifiuti, il tovagliato in carta e scontrini riconducibili all’attività del locale. La contestazione della violazione è avvenuta al termine di ulteriori accertamenti d’ufficio.
Le novità introdotte dal legislatore prevedono che “salvo che il fatto non costituisca reato, chi, violando le disposizioni locali sul conferimento dei rifiuti, abbandona o deposita rifiuti urbani accanto ai contenitori per la raccolta presenti lungo le strade, è soggetto a una sanzione amministrativa compresa tra mille e 3 mila euro”. A norma dell’articolo 255 c. 1.2 del decreto legislativo 152/2006, come modificato dalla legge 147/2025, al titolare è stata contestata la sanzione che prevede da un minimo di mille euro fino a un massimo di 3mila euro, che, con il pagamento in misura ridotta, si estingue con la somma di mille euro e con obbligo di ripristino dello stato dei luoghi.
Continuano le attività della Polizia Locale di Bari finalizzate a contrastare l’abbandono e la migrazione dei rifiuti, anche alla luce delle novità previste dal decreto legge 116/2025, “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”. Con la conversione del decreto, avvenuta con la legge 147/2025 in vigore dallo scorso 8 ottobre, sono state introdotte importanti modifiche al Testo Unico Ambientale, per potenziare le azioni di contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti e favorire la bonifica delle aree contaminate. Sono state, inoltre, inasprite le sanzioni penali e amministrative per chi si rende responsabile della gestione non autorizzata e dell’abbandono dei rifiuti, della combustione illecita, del lancio dai veicoli di mozziconi di sigarette, fazzolettini, lattine, bottiglie, sacchetti e oggetti vari.
Nel corso dei controlli della Polizia Locale, ieri pomeriggio, lunedì 27 ottobre, intorno alle ore 16, una pattuglia ha riscontrato che sulla sede stradale, nei pressi di un pubblico esercizio di Bari vecchia, erano stati depositati rifiuti accanto al contenitore per la raccolta differenziata della carta. Al momento dell’accertamento, con i locali dell’attività ancora chiusi, erano presenti diversi sacchi in plastica trasparenti contenenti, oltre ai rifiuti, il tovagliato in carta e scontrini riconducibili all’attività del locale. La contestazione della violazione è avvenuta al termine di ulteriori accertamenti d’ufficio.
Le novità introdotte dal legislatore prevedono che “salvo che il fatto non costituisca reato, chi, violando le disposizioni locali sul conferimento dei rifiuti, abbandona o deposita rifiuti urbani accanto ai contenitori per la raccolta presenti lungo le strade, è soggetto a una sanzione amministrativa compresa tra mille e 3 mila euro”. A norma dell’articolo 255 c. 1.2 del decreto legislativo 152/2006, come modificato dalla legge 147/2025, al titolare è stata contestata la sanzione che prevede da un minimo di mille euro fino a un massimo di 3mila euro, che, con il pagamento in misura ridotta, si estingue con la somma di mille euro e con obbligo di ripristino dello stato dei luoghi.
Autorizzata anche la spesa per 12 milioni di euro a valere sull’esercizio finanziario 2026 per interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria del patrimonio pubblico.
In particolare, per la realizzazione e il completamento di investimenti strutturali, manutenzione straordinaria, miglioramento tecnico-funzionale e riqualificazione di opere pubbliche, compresi interventi di messa in sicurezza delle coste e del territorio a rischio idrogeologico.
Autorizzata anche la spesa per 12 milioni di euro a valere sull’esercizio finanziario 2026 per interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria del patrimonio pubblico.
In particolare, per la realizzazione e il completamento di investimenti strutturali, manutenzione straordinaria, miglioramento tecnico-funzionale e riqualificazione di opere pubbliche, compresi interventi di messa in sicurezza delle coste e del territorio a rischio idrogeologico.
Autorizzata anche la spesa per 12 milioni di euro a valere sull’esercizio finanziario 2026 per interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria del patrimonio pubblico.
In particolare, per la realizzazione e il completamento di investimenti strutturali, manutenzione straordinaria, miglioramento tecnico-funzionale e riqualificazione di opere pubbliche, compresi interventi di messa in sicurezza delle coste e del territorio a rischio idrogeologico.
Autorizzata anche la spesa per 12 milioni di euro a valere sull’esercizio finanziario 2026 per interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria del patrimonio pubblico.
In particolare, per la realizzazione e il completamento di investimenti strutturali, manutenzione straordinaria, miglioramento tecnico-funzionale e riqualificazione di opere pubbliche, compresi interventi di messa in sicurezza delle coste e del territorio a rischio idrogeologico.
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