Il Dipartimento Welfare della Regione Puglia, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, conferma un approccio integrato che combina sostegno abitativo, accompagnamento all’autonomia anche con percorsi formativi e lavorativi.
L’obiettivo è di sostenere l’empowerment delle donne e consolidare la rete territoriale di prevenzione e protezione.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano commenta: “Nella Giornata del 25 novembre la Regione procede con la pubblicazione dell’Avviso pubblico dedicato al reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.
Una misura tutt’altro che simbolica, perché rompe l’isolamento delle donne che cercano di lasciarsi alle spalle un vissuto fatto di abusi e di silenzi, offrendo loro gli strumenti necessari per tornare alla vita lavorativa, sociale e di relazione”.
Il nuovo Avviso “Dote per l’empowerment e l’autonomia”, attivo dal 25 novembre con 500 mila euro di risorse, rappresenta uno strumento concreto per sostenere le donne seguite dai Centri antiviolenza nei loro percorsi di uscita dalla violenza.
La misura interviene su tre dimensioni cruciali dell’autonomia femminile — casa, lavoro e indipendenza economica — riconoscendo che la violenza di genere è spesso radicata in condizioni di dipendenza materiale e vulnerabilità abitativa.
Si rivolge sia alle donne senza occupazione, impegnate in processi di riqualificazione, sia a quelle occupate che necessitano di migliorare la propria condizione socio-professionale, con un’attenzione particolare a chi non dispone di un alloggio sicuro o proviene da strutture protette.
Le domande devono essere inviate via PEC entro il 15 dicembre 2025.
Questa misura va ad aggiungersi ai tre nuovi Avvisi del Dipartimento Welfare, per un totale di circa 2,5 milioni di euro, destinati al finanziamento dei Centri antiviolenza, delle Case rifugio e dei punti di ascolto di prossimità.
La Puglia, attraverso politiche, arte, educazione e welfare, costruisce così una risposta multidimensionale alla violenza di genere: una risposta che non si limita alla gestione dell’emergenza, ma che mira a modificare le condizioni culturali e materiali che la rendono possibile.

Il Dipartimento Welfare della Regione Puglia, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, conferma un approccio integrato che combina sostegno abitativo, accompagnamento all’autonomia anche con percorsi formativi e lavorativi.
L’obiettivo è di sostenere l’empowerment delle donne e consolidare la rete territoriale di prevenzione e protezione.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano commenta: “Nella Giornata del 25 novembre la Regione procede con la pubblicazione dell’Avviso pubblico dedicato al reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.
Una misura tutt’altro che simbolica, perché rompe l’isolamento delle donne che cercano di lasciarsi alle spalle un vissuto fatto di abusi e di silenzi, offrendo loro gli strumenti necessari per tornare alla vita lavorativa, sociale e di relazione”.
Il nuovo Avviso “Dote per l’empowerment e l’autonomia”, attivo dal 25 novembre con 500 mila euro di risorse, rappresenta uno strumento concreto per sostenere le donne seguite dai Centri antiviolenza nei loro percorsi di uscita dalla violenza.
La misura interviene su tre dimensioni cruciali dell’autonomia femminile — casa, lavoro e indipendenza economica — riconoscendo che la violenza di genere è spesso radicata in condizioni di dipendenza materiale e vulnerabilità abitativa.
Si rivolge sia alle donne senza occupazione, impegnate in processi di riqualificazione, sia a quelle occupate che necessitano di migliorare la propria condizione socio-professionale, con un’attenzione particolare a chi non dispone di un alloggio sicuro o proviene da strutture protette.
Le domande devono essere inviate via PEC entro il 15 dicembre 2025.
Questa misura va ad aggiungersi ai tre nuovi Avvisi del Dipartimento Welfare, per un totale di circa 2,5 milioni di euro, destinati al finanziamento dei Centri antiviolenza, delle Case rifugio e dei punti di ascolto di prossimità.
La Puglia, attraverso politiche, arte, educazione e welfare, costruisce così una risposta multidimensionale alla violenza di genere: una risposta che non si limita alla gestione dell’emergenza, ma che mira a modificare le condizioni culturali e materiali che la rendono possibile.
Il Dipartimento Welfare della Regione Puglia, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, conferma un approccio integrato che combina sostegno abitativo, accompagnamento all’autonomia anche con percorsi formativi e lavorativi.
L’obiettivo è di sostenere l’empowerment delle donne e consolidare la rete territoriale di prevenzione e protezione.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano commenta: “Nella Giornata del 25 novembre la Regione procede con la pubblicazione dell’Avviso pubblico dedicato al reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.
Una misura tutt’altro che simbolica, perché rompe l’isolamento delle donne che cercano di lasciarsi alle spalle un vissuto fatto di abusi e di silenzi, offrendo loro gli strumenti necessari per tornare alla vita lavorativa, sociale e di relazione”.
Il nuovo Avviso “Dote per l’empowerment e l’autonomia”, attivo dal 25 novembre con 500 mila euro di risorse, rappresenta uno strumento concreto per sostenere le donne seguite dai Centri antiviolenza nei loro percorsi di uscita dalla violenza.
La misura interviene su tre dimensioni cruciali dell’autonomia femminile — casa, lavoro e indipendenza economica — riconoscendo che la violenza di genere è spesso radicata in condizioni di dipendenza materiale e vulnerabilità abitativa.
Si rivolge sia alle donne senza occupazione, impegnate in processi di riqualificazione, sia a quelle occupate che necessitano di migliorare la propria condizione socio-professionale, con un’attenzione particolare a chi non dispone di un alloggio sicuro o proviene da strutture protette.
Le domande devono essere inviate via PEC entro il 15 dicembre 2025.
Questa misura va ad aggiungersi ai tre nuovi Avvisi del Dipartimento Welfare, per un totale di circa 2,5 milioni di euro, destinati al finanziamento dei Centri antiviolenza, delle Case rifugio e dei punti di ascolto di prossimità.
La Puglia, attraverso politiche, arte, educazione e welfare, costruisce così una risposta multidimensionale alla violenza di genere: una risposta che non si limita alla gestione dell’emergenza, ma che mira a modificare le condizioni culturali e materiali che la rendono possibile.
Il Dipartimento Welfare della Regione Puglia, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, conferma un approccio integrato che combina sostegno abitativo, accompagnamento all’autonomia anche con percorsi formativi e lavorativi.
L’obiettivo è di sostenere l’empowerment delle donne e consolidare la rete territoriale di prevenzione e protezione.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano commenta: “Nella Giornata del 25 novembre la Regione procede con la pubblicazione dell’Avviso pubblico dedicato al reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.
Una misura tutt’altro che simbolica, perché rompe l’isolamento delle donne che cercano di lasciarsi alle spalle un vissuto fatto di abusi e di silenzi, offrendo loro gli strumenti necessari per tornare alla vita lavorativa, sociale e di relazione”.
Il nuovo Avviso “Dote per l’empowerment e l’autonomia”, attivo dal 25 novembre con 500 mila euro di risorse, rappresenta uno strumento concreto per sostenere le donne seguite dai Centri antiviolenza nei loro percorsi di uscita dalla violenza.
La misura interviene su tre dimensioni cruciali dell’autonomia femminile — casa, lavoro e indipendenza economica — riconoscendo che la violenza di genere è spesso radicata in condizioni di dipendenza materiale e vulnerabilità abitativa.
Si rivolge sia alle donne senza occupazione, impegnate in processi di riqualificazione, sia a quelle occupate che necessitano di migliorare la propria condizione socio-professionale, con un’attenzione particolare a chi non dispone di un alloggio sicuro o proviene da strutture protette.
Le domande devono essere inviate via PEC entro il 15 dicembre 2025.
Questa misura va ad aggiungersi ai tre nuovi Avvisi del Dipartimento Welfare, per un totale di circa 2,5 milioni di euro, destinati al finanziamento dei Centri antiviolenza, delle Case rifugio e dei punti di ascolto di prossimità.
La Puglia, attraverso politiche, arte, educazione e welfare, costruisce così una risposta multidimensionale alla violenza di genere: una risposta che non si limita alla gestione dell’emergenza, ma che mira a modificare le condizioni culturali e materiali che la rendono possibile.
Il Dipartimento Welfare della Regione Puglia, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, conferma un approccio integrato che combina sostegno abitativo, accompagnamento all’autonomia anche con percorsi formativi e lavorativi.
L’obiettivo è di sostenere l’empowerment delle donne e consolidare la rete territoriale di prevenzione e protezione.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano commenta: “Nella Giornata del 25 novembre la Regione procede con la pubblicazione dell’Avviso pubblico dedicato al reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.
Una misura tutt’altro che simbolica, perché rompe l’isolamento delle donne che cercano di lasciarsi alle spalle un vissuto fatto di abusi e di silenzi, offrendo loro gli strumenti necessari per tornare alla vita lavorativa, sociale e di relazione”.
Il nuovo Avviso “Dote per l’empowerment e l’autonomia”, attivo dal 25 novembre con 500 mila euro di risorse, rappresenta uno strumento concreto per sostenere le donne seguite dai Centri antiviolenza nei loro percorsi di uscita dalla violenza.
La misura interviene su tre dimensioni cruciali dell’autonomia femminile — casa, lavoro e indipendenza economica — riconoscendo che la violenza di genere è spesso radicata in condizioni di dipendenza materiale e vulnerabilità abitativa.
Si rivolge sia alle donne senza occupazione, impegnate in processi di riqualificazione, sia a quelle occupate che necessitano di migliorare la propria condizione socio-professionale, con un’attenzione particolare a chi non dispone di un alloggio sicuro o proviene da strutture protette.
Le domande devono essere inviate via PEC entro il 15 dicembre 2025.
Questa misura va ad aggiungersi ai tre nuovi Avvisi del Dipartimento Welfare, per un totale di circa 2,5 milioni di euro, destinati al finanziamento dei Centri antiviolenza, delle Case rifugio e dei punti di ascolto di prossimità.
La Puglia, attraverso politiche, arte, educazione e welfare, costruisce così una risposta multidimensionale alla violenza di genere: una risposta che non si limita alla gestione dell’emergenza, ma che mira a modificare le condizioni culturali e materiali che la rendono possibile.
Il Dipartimento Welfare della Regione Puglia, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, conferma un approccio integrato che combina sostegno abitativo, accompagnamento all’autonomia anche con percorsi formativi e lavorativi.
L’obiettivo è di sostenere l’empowerment delle donne e consolidare la rete territoriale di prevenzione e protezione.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano commenta: “Nella Giornata del 25 novembre la Regione procede con la pubblicazione dell’Avviso pubblico dedicato al reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.
Una misura tutt’altro che simbolica, perché rompe l’isolamento delle donne che cercano di lasciarsi alle spalle un vissuto fatto di abusi e di silenzi, offrendo loro gli strumenti necessari per tornare alla vita lavorativa, sociale e di relazione”.
Il nuovo Avviso “Dote per l’empowerment e l’autonomia”, attivo dal 25 novembre con 500 mila euro di risorse, rappresenta uno strumento concreto per sostenere le donne seguite dai Centri antiviolenza nei loro percorsi di uscita dalla violenza.
La misura interviene su tre dimensioni cruciali dell’autonomia femminile — casa, lavoro e indipendenza economica — riconoscendo che la violenza di genere è spesso radicata in condizioni di dipendenza materiale e vulnerabilità abitativa.
Si rivolge sia alle donne senza occupazione, impegnate in processi di riqualificazione, sia a quelle occupate che necessitano di migliorare la propria condizione socio-professionale, con un’attenzione particolare a chi non dispone di un alloggio sicuro o proviene da strutture protette.
Le domande devono essere inviate via PEC entro il 15 dicembre 2025.
Questa misura va ad aggiungersi ai tre nuovi Avvisi del Dipartimento Welfare, per un totale di circa 2,5 milioni di euro, destinati al finanziamento dei Centri antiviolenza, delle Case rifugio e dei punti di ascolto di prossimità.
La Puglia, attraverso politiche, arte, educazione e welfare, costruisce così una risposta multidimensionale alla violenza di genere: una risposta che non si limita alla gestione dell’emergenza, ma che mira a modificare le condizioni culturali e materiali che la rendono possibile.
Il Dipartimento Welfare della Regione Puglia, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, conferma un approccio integrato che combina sostegno abitativo, accompagnamento all’autonomia anche con percorsi formativi e lavorativi.
L’obiettivo è di sostenere l’empowerment delle donne e consolidare la rete territoriale di prevenzione e protezione.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano commenta: “Nella Giornata del 25 novembre la Regione procede con la pubblicazione dell’Avviso pubblico dedicato al reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.
Una misura tutt’altro che simbolica, perché rompe l’isolamento delle donne che cercano di lasciarsi alle spalle un vissuto fatto di abusi e di silenzi, offrendo loro gli strumenti necessari per tornare alla vita lavorativa, sociale e di relazione”.
Il nuovo Avviso “Dote per l’empowerment e l’autonomia”, attivo dal 25 novembre con 500 mila euro di risorse, rappresenta uno strumento concreto per sostenere le donne seguite dai Centri antiviolenza nei loro percorsi di uscita dalla violenza.
La misura interviene su tre dimensioni cruciali dell’autonomia femminile — casa, lavoro e indipendenza economica — riconoscendo che la violenza di genere è spesso radicata in condizioni di dipendenza materiale e vulnerabilità abitativa.
Si rivolge sia alle donne senza occupazione, impegnate in processi di riqualificazione, sia a quelle occupate che necessitano di migliorare la propria condizione socio-professionale, con un’attenzione particolare a chi non dispone di un alloggio sicuro o proviene da strutture protette.
Le domande devono essere inviate via PEC entro il 15 dicembre 2025.
Questa misura va ad aggiungersi ai tre nuovi Avvisi del Dipartimento Welfare, per un totale di circa 2,5 milioni di euro, destinati al finanziamento dei Centri antiviolenza, delle Case rifugio e dei punti di ascolto di prossimità.
La Puglia, attraverso politiche, arte, educazione e welfare, costruisce così una risposta multidimensionale alla violenza di genere: una risposta che non si limita alla gestione dell’emergenza, ma che mira a modificare le condizioni culturali e materiali che la rendono possibile.
Il Dipartimento Welfare della Regione Puglia, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, conferma un approccio integrato che combina sostegno abitativo, accompagnamento all’autonomia anche con percorsi formativi e lavorativi.
L’obiettivo è di sostenere l’empowerment delle donne e consolidare la rete territoriale di prevenzione e protezione.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano commenta: “Nella Giornata del 25 novembre la Regione procede con la pubblicazione dell’Avviso pubblico dedicato al reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.
Una misura tutt’altro che simbolica, perché rompe l’isolamento delle donne che cercano di lasciarsi alle spalle un vissuto fatto di abusi e di silenzi, offrendo loro gli strumenti necessari per tornare alla vita lavorativa, sociale e di relazione”.
Il nuovo Avviso “Dote per l’empowerment e l’autonomia”, attivo dal 25 novembre con 500 mila euro di risorse, rappresenta uno strumento concreto per sostenere le donne seguite dai Centri antiviolenza nei loro percorsi di uscita dalla violenza.
La misura interviene su tre dimensioni cruciali dell’autonomia femminile — casa, lavoro e indipendenza economica — riconoscendo che la violenza di genere è spesso radicata in condizioni di dipendenza materiale e vulnerabilità abitativa.
Si rivolge sia alle donne senza occupazione, impegnate in processi di riqualificazione, sia a quelle occupate che necessitano di migliorare la propria condizione socio-professionale, con un’attenzione particolare a chi non dispone di un alloggio sicuro o proviene da strutture protette.
Le domande devono essere inviate via PEC entro il 15 dicembre 2025.
Questa misura va ad aggiungersi ai tre nuovi Avvisi del Dipartimento Welfare, per un totale di circa 2,5 milioni di euro, destinati al finanziamento dei Centri antiviolenza, delle Case rifugio e dei punti di ascolto di prossimità.
La Puglia, attraverso politiche, arte, educazione e welfare, costruisce così una risposta multidimensionale alla violenza di genere: una risposta che non si limita alla gestione dell’emergenza, ma che mira a modificare le condizioni culturali e materiali che la rendono possibile.
Welfare, nuovo avviso pubblico a sostegno delle donne vittime di violenza
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