“La nostra rivoluzione verde s’inserisce pienamente nella nostra Strategia regionale di sviluppo sostenibile, documento programmatico lungimirante di cui Regione Puglia si è dotata con l’Assessorato all’Ambiente sin dall’inizio di questa legislatura e che grazie al quale oggi, finalmente, siamo in grado di raccogliere i suoi frutti – lo ha detto l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Serena Triggiani, a margine dell’incontro dal titolo “Rivoluzione verde per un domani sostenibile”.
Parlo di economia circolare, con la chiusura del ciclo dei rifiuti e le bonifiche ambientali, con l’aumento della percentuale di raccolta differenziata, l’abbattimento delle emissioni inquinanti fino al raggiungimento come previsto dal nostro nuovo Piano energetico ambientale della decarbonizzazione totale dei nostri stabilimenti inquinanti.
Tante sono le azioni concrete che abbiamo messo a punto e in diversi settori, come anche quello turistico, con la valorizzazione dei parchi regionali, delle aree protette e verdi, protagonisti attivi della tutela e valorizzazione degli ecosistemi marini e terrestri e di tutta la tutela della nostra geo biodiversità di cui la Puglia è ricchissima”.
Nel corso dell’appuntamento fieristico è stato presentato il nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR), approvato dalla giunta regionale lo scorso 11 settembre.
Si tratta del documento strategico che proietta la Puglia verso un futuro di sostenibilità energetica e ambientale entro il 2030. Il Piano definisce obiettivi ambiziosi in linea con le direttive europee del “Fit for 55”, puntando a una drastica riduzione delle emissioni, ad un forte incremento delle energie rinnovabili e ad una significativa diminuzione dei consumi energetici, ponendo i cittadini al centro del processo di transizione.
“Con l’approvazione di questo Piano – ha proseguito l’assessora Triggiani -, la Puglia non solo conferma la sua leadership nella produzione di energia da fonti rinnovabili, ma traccia una rotta chiara per uno sviluppo realmente sostenibile.
È un documento condiviso con i Dipartimenti Sviluppo Economico e Agricoltura, le Agenzie Regionali ARTI e ASSET che ci hanno consegnato preziosi spunti e contributi, facendo sintesi delle tre fondamentali dimensioni dello sviluppo sostenibile, ovvero ambientale, sociale ed economica.
Quattro i driver fondamentali di sviluppo del Piano riguardanti la riduzione dei consumi energetici, la minimizzazione del consumo di suolo e degli impatti paesaggistici dei nuovi impianti, la decarbonizzazione del sistema di produzione di energia elettrica e il coinvolgimento dei cittadini e delle comunità pugliesi al centro della transizione energetica.
Vogliamo un futuro in cui la crescita economica vada di pari passo con la tutela del nostro straordinario paesaggio e con il benessere dei nostri cittadini, che saranno protagonisti di questo cambiamento. Si tratta di un piano di visione e programmazione che mira a coniugare la transizione energetica con la tutela dell’ambiente e del paesaggio – ha concluso l’assessora – puntando su decarbonizzazione e fonti rinnovabili, come richiesto dall’Unione Europea”.
Per il direttore del Dipartimento regionale, Paolo Garofoli, “Il PEAR è un atto di fondamentale importanza verso l’avvenire. L’energia del futuro potrà essere solo rinnovabile e pulita. Il PEAR porta la Puglia a fare un importante passo avanti in questa direzione. Il documento riveste un’importanza strategica per le politiche ambientali regionali correlate al contrasto ai cambiamenti climatici, al miglioramento della qualità dell’aria e alla decarbonizzazione.
La sua vision e i suoi obiettivi quantitativi, in linea con le più recenti politiche europee e nazionali, sono il risultato di un lavoro sinergico che ha visto il coinvolgimento del Dipartimento Sviluppo Economico e del Dipartimento Agricoltura, oltre che delle Agenzie Regionali ARTI e ASSET, che ringrazio per il prezioso contributo”.
Il PEAR si fonda su quattro pilastri strategici:
1. Riduzione dei consumi energetici: il primo obiettivo del Piano è l’efficienza. Si punta a raddoppiare il numero di interventi di efficientamento energetico sugli edifici e a migliorare del 2,6% annuo l’intensità energetica nei settori industriale, agricolo e terziario. Questo approccio permetterà di ridurre la domanda di energia, alleggerendo la pressione sull’ambiente e sui costi per imprese e famiglie.
2. Minimizzazione del consumo di suolo e impatto paesaggistico: la Puglia intende raggiungere i suoi obiettivi energetici tutelando il suo patrimonio naturale e agricolo. Il Piano promuove il revamping degli impianti eolici esistenti e incentiva l’installazione di impianti di piccola taglia integrati nel tessuto urbano e industriale. Per il fotovoltaico, si prevede che almeno il 50% della nuova capacità sia installata su tetti e coperture.
3. Decarbonizzazione del sistema energetico: il cuore del Piano è l’abbandono delle fonti fossili. Gli obiettivi per il 2030 sono netti: -55% delle emissioni di gas serra rispetto ai valori del 1990; phase-out completo della produzione di energia elettrica da carbone e olio combustibile; riduzione del 40% della produzione elettrica da gas naturale rispetto ai livelli del 2019;
installazione di 7,3 GW aggiuntivi di potenza da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) rispetto al 2020, per raggiungere un totale di 13,2 GW. Grazie a queste misure, si stima che nel 2030 la Puglia non solo coprirà il proprio fabbisogno, ma aumenterà la sua capacità di esportare energia pulita verso il resto d’Italia, contribuendo in modo decisivo alla sicurezza energetica nazionale. La Regione ribadisce inoltre la sua posizione contraria a ospitare impianti nucleari sul proprio territorio.
4. I cittadini al centro della transizione: il PEAR vuole che la transizione energetica sia un processo inclusivo e partecipato. Saranno promosse e sostenute le comunità energetiche e misure di contrasto alla povertà energetica, come il Reddito Energetico Regionale. L’obiettivo è fare in modo che i benefici ambientali ed economici delle nuove installazioni ricadano direttamente sui territori, sui cittadini e sulle imprese locali.
Il Piano passerà ora alle fasi successive di consultazione e valutazione, con l’obiettivo di arrivare all’approvazione definitiva da parte del Consiglio Regionale.


RIVOLUZIONE IN VERDE IN PUGLIA, TRIGGIANI: “LA NOSTRA STRATEGIA DI SVILUPPO SOSTENIBILE PER AFFRONTARE LE GRANDI SFIDE GLOBALI”
© Riproduzione riservata
