19 Aprile 2024 - Ore
Ambiente

Youth 4 Climate, la sfida del cambiamento climatico: proposte e raccomandazioni per COP26

L’incontro, svoltosi nella sede del CIHEAM Bari il 15 settembre scorso, ha costituito l’occasione per aprire un dibattito sull'urgenza di cercare soluzioni per affrontare questa sfida epocale

Si è concluso il workshop Nexus tra sicurezza idrica e sicurezza alimentare: la sfida del cambiamento climatico, iniziativa COP26 organizzata da WATER ACADEMY SRD Foundation e dalla sede italiana del Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei (CIHEAM Bari), in partnership con Irritec S.p.A. –azienda siciliana tra i leader mondiali nel settore dell’irrigazione di precisione– i cui risultati saranno condivisi durante la 26esima Conferenza delle Parti (COP26) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (UNFCCC), che si terrà a Glasgow il prossimo novembre.

L’incontro, svoltosi nella sede del CIHEAM Bari il 15 settembre scorso, grazie alla presenza di personalità di rilievo di Istituzioni Multilaterali, Centri di Ricerca, Università e del settore privato, ha costituito l’occasione per aprire un dibattito sull’urgenza di cercare soluzioni per affrontare questa sfida epocale.

Il dibattito ha prodotto interessanti spunti per possibili orientamenti strategici e operativi finalizzati ad affrontare le sfide future e a rafforzare efficienza, efficacia e sostenibilità.

Tra le conclusioni del workshop è emerso che oltre il 70% di acqua dolce viene utilizzato in agricoltura e tale percentuale è destinata ad aumentare per far fronte alla necessità di nutrire una popolazione mondiale in crescita. È essenziale, quindi, concentrare gli sforzi principalmente in questo settore. Solo l’utilizzo appropriato della risorsa idrica che, al contrario, tende a diminuire, potrà consentire di bilanciare la domanda di acqua in agricoltura con la disponibilità.

Il gruppo di lavoro, in particolare, ha posto l’accento sul coinvolgimento dei giovani del Mediterraneo nella lotta al cambiamento climatico.

Come indicato negli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, i giovani sono cruciali agenti di cambiamento. L’importanza, quindi, di diffondere una nuova cultura dell’acqua, fondata sul valore della sostenibilità e del consumo consapevole, anche attraverso l’inserimento di tematiche nei curricula didattici, rafforza l’impegno delle giovani generazioni nello sviluppare soluzioni innovative a vantaggio dell’intera società.

I lavori, presieduti da Alessandro Leto, direttore della Fondazione Water Academy SRD, sono stati aperti da Maurizio Raeli, direttore del CIHEAM Bari.

«Da quasi 60 anni il CIHEAM Bari si dedica allo sviluppo dell’agricoltura, della pesca, della gestione delle acque e dei sistemi alimentari sostenibili per sostenere la crescita inclusiva dei territori rurali e costieri. –Le parole di Maurizio Raeli, direttore del CIHEAM Bari Siamo consapevoli che l’agricoltura e l’acqua sono essenziali per raggiungere la sicurezza alimentare e sostenere le filiere agricole e l’economia. Occorrono risposte urgenti. La formazione è una di queste e il nostro contributo alla COP26 sarà sempre più orientato alla ricerca di strategie utili alle future generazioni che, anche grazie a curricula didattici innovativi, saranno preparati ad adottare soluzioni che rispettino l’indispensabile nexus tra sicurezza alimentare e gestione sostenibile delle risorse idriche».

«Per essere più efficaci nell’affrontare questa sfida epocale occorre un cambio di paradigma. –aggiunge Alessandro Leto, direttore della Fondazione Water Academy SRD- Occorre adottare una nuova visione che, in generale, sia in grado di considerare il termine “sostenibilità” come un sostantivo e non più come un aggettivo. Più in particolare, invece, questo cambio di paradigma significa adottare una Nuova Cultura dell’Acqua capace di far sì che tutti nel mondo la considerino come la “madre della vita”. Se e quando saremo in grado di adottare questo nuovo paradigma, otterremo come risultato logico il “consumo consapevole dell’acqua“».

«Siamo orgogliosi di aver contribuito attivamente alla realizzazione di questo importante incontro, nato dalla volontà di promuovere una cultura dell’acqua e sensibilizzare verso l’adozione di pratiche sostenibili e ad alto valore sociale, i cui risultati saranno presentati durante COP26. –ha commentato Giulia Giuffrè, consigliere d’amministrazione e ambasciatrice della sostenibilità di Irritec, intervenuta all’evento anche in qualità di relatrice- Partecipando a questo tavolo di confronto, abbiamo avuto il piacere di raccontare il modello Irritec, improntato verso i principi di sostenibilità, attraverso lo sviluppo di un modello di agricoltura sostenibile ed efficiente, ma anche replicabile e facilmente accessibile. L’irrigazione di precisione rappresenta, infatti, una soluzione concreta per tutelare la sicurezza alimentare a livello globale consentendo un miglioramento della gestione delle risorse idriche.»

Il workshop, moderato da Nicola Lamaddalena, Vice Direttore del CIHEAM Bari, ha visto la partecipazione di Carlo Donati, presidente della Water Academy SRD Foundation, Teodoro Miano, vicepresidente del CIHEAM e delegato del Rettore per Internazionalizzazione dell’Università di Bari, Vania Gava, Sottosegretario di Stato MiTE, Giulio Terzi di Sant’AGATA, ambasciatore, Teresa Caradonna, presidente del Comitato Regionale Piccola Industria di Confindustria Puglia, Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, Giulia Giuffrè, Consigliere d’amministrazione e Ambasciatrice della sostenibilità di Irritec S.p.A., Jean Borotho, Land &Water Division FAO-Roma, Damiano Petruzzella, Senior Officer del CIHEAM Bari, Roberto Henke e Raffaella Zucaro del CREA – Roma, Abdulcadir Giama, fondatore Galkayo Medical Center, Agostino Bruzzone, Stratego/ Università di Genova. 

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