20 Gennaio 2025 - Ore
Cronaca

Omicidio Beppe Sciannimanico, c’è un sospettato. Gli inquirenti: ‘Non è un professionista, ha agito per vendetta’

Gli amici del ragazzo e i residenti del quartiere Japigia hanno organizzato una fiaccolata per ricordare il consulente immobiliare 28enne

È andata in scena ieri sera la fiaccolata organizzata dai residenti della zona di Japigia per ricordare Giuseppe Sciannimanico, l’agente immobiliare 28enne freddato da due colpi di pistola in via Tenente De Liguori. Amici e conoscenti del ragazzo hanno preso parte alla manifestazione.

 

Intanto proseguono le indagini per far luce sul caso. Gli inquirenti avrebbero un sospettato, un uomo che avrebbe commesso l’omicidio perché animato da un fortissimo risentimento nei confronti del giovane. Sembra che i motivi del folle gesto siano però futili. Gli agenti stanno esaminando computer e cellulare di Giuseppe per rilevare elementi utili. Il luogo del delitto non ha portato a nessun chiarimento: via Tenente De Liguori è una strada buia, circondata da complessi residenziali quasi sempre vuoti.

Tuttavia il killer non ha prestato attenzione agli ‘occhi elettronici’ che sono presenti in città: una telecamera di sicurezza ha catturato un fotogramma che ritrae un uomo in fuga. I tecnici della polizia sono al lavoro per ripulire l’immagine. La chiamata per fissare l’appuntamento-trappola sarebbe arrivata nell’agenzia Tecnocasa, nella quale lavorava Beppe, qualche giorno prima dell’omicidio. L’incontro però era saltato e il killer avrebbe richiamato per fissare un altro incontro martedì alle 18.30. I controlli sui tabulati telefonici hanno accertato che le due telefonate sono state effettuate da una scheda intestata ad un uomo risultato totalmente estraneo al caso. Chi ha ucciso Sicannimanico non era di certo uno sprovveduto e ha pensato a tutto per non lasciare tracce. Tuttavia a Procura è convinta che non si tratti di un professionista o di un esponente della criminalità organizzata, ma di un uomo animato da un folle desiderio di vendetta. 

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