Anche se il maltempo non ha ancora lasciato spazio ai caldi raggi di sole, si mettono a punto i condizionatori per non essere impreparati all’arrivo della canicola. Così che, da domenica 01 giugno 2014 sarà obbligatoria la nuova documentazione per la certificazione dell’efficienza dei condizionatori estivi installati in casa o in ufficio. A dirlo, la pubblicazione del Decreto ministeriale del 10 febbraio 2014. Scatta l’obbligo, dunque, di dotazione dei nuovi formulari di libretto di impianto, validi non solo per la climatizzazione estiva, ma anche per tutti i sistemi di condizionamento, teleriscaldamento e cogenerazione. In attuazione di quanto previsto dal Dpr n. 74 del 16/04/2013. Una decisione resosi necessario al fine di chiudere la procedura di infrazione aperta contro l’Italia a causa della frammentaria attuazione della Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia per mezzo del Dlgs n. 192 del 19/08/2005, è stato pubblicato nella GU Serie generale n. 55 del 07/03/2014 il Dm 10/02/2014 che definisce i nuovi esemplari per il libretto di impianto per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per il rapporto di efficienza energetica. Ebbene sì, la grande novità è rappresentata proprio dall’introduzione di nuove prescrizioni, prima del tutto mancanti, per tutti gli apparecchi di condizionamento estivo che così vengono a essere parificati in toto agli impianti di riscaldamento e pertanto corredati di libretto e sottoposti ad adeguati verifiche quadriennali se hanno una potenza maggiore di 12 Kw, sicché sarà necessario anche per i climatizzatori il rapporto di efficienza energetica. Detta congettura è in linea con quanto disposto a livello europeo, per cui l’Italia si è ora uniformata, nonostante la notevole lentezza, agli standard europei che da anni richiedevano dettami relativi ai controlli per i condizionatori, al fine di abbatterne i relativi consumi. Questo documento è una specie di carta d’identità dell’apparecchio, che va correttamente compilata da un tecnico abilitato. Il libretto riporterà la scheda identificativa del condizionatore, in cui andranno segnati la tipologia di intervento, la collocazione e il tipo di immobile, i servizi che effettua e tutti i dati anagrafici del responsabile del condizionatore. Infine, andranno segnalati i risultati della prima verifica eseguita dall’installatore e di quelle successive effettuate dal manutentore.l libretto di impianto quindi va compilato prima dall’installatore, conservato e successivamente aggiornato dal manutentore o dal responsabile. Quest’ultimo sarà l’utente stesso nel caso dei piccoli impianti, intanto che sarà l’amministratore o la ditta abilitata a tale fine nei condomini. Il responsabile dovrà scaricare il modello di libretto di impianto, disponibile sul sito del Ministero dello Sviluppo economico e compilare i dati identificativi del condizionatore nella prima pagina.
Quest’anno, tuttavia, è il 112° anniversario della scoperta della moderna aria condizionata da parte del Dr. Willis Haviland Carrier (Fondatore di Carrier corporation, la maggiore azienda produttrice e distributrice di sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento Hvac e leader nella refrigerazione commerciale e nelle attrezzature per l’industria alimentare, interamente posseduta dalla United technologies corporation) un giovane ingegnere e ricercatore che portò a termine un progetto per controllare l’umidità in una tipografia di New York nel 1902: invece l’espressione “aria condizionata” viene attribuita a Stuart W. Cramer, che si interessò come Carrier allo studio dell’umidità e del condizionamento dell’aria.
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