La prima edizione del Premio ha visto un’intera regione mobilitarsi per scegliere il Libro dell’anno e il Lettore dell’anno. Avvicinare i lettori in libreria e in biblioteca è stato uno degli obiettivi raggiunti dal Premio così come l’adesione dei tanti Presìdi e la partecipazione dei tanti lettori rappresenta di per sé una vittoria.
Fasi del Premio
E’ la prima volta in cui in un premio letterario sono i lettori i protagonisti, infatti, sono stati proprio loro, attraverso i gruppi dei presìdi, ad aver scelto a fine novembre 2016 il libro da candidare. Nella prima fase del premio, infatti, ogni presidio ha proposto la candidatura di un libro tra tutti quelli di autori italiani, pubblicati da settembre
Votazione
Nel primo fine settimana di marzo, in occasione della votazione, si è avvicendata in Puglia la gran parte degli scrittori e delle scrittrici candidati protagonisti di cinquanta iniziative sparse da Nord a Sud, su tutto il territorio pugliese. Nei due giorni tra sabato 4 e domenica 5 marzo hanno votato in Puglia più di 10mila lettori distribuiti in tutte le sei province pugliesi. Sono stati 87 i seggi allestiti nelle librerie, biblioteche e scuole pugliesi e vigilati attentamente dai referenti di ogni singolo presidio che ha aderito al premio. La votazione, con tanto di urna e scheda elettorale, era aperta a tutti senza limiti di età e permetteva di poter esprimere la preferenza sia in forma anonima che in via nominale, qualora il lettore avesse voluto esprimere la motivazione partecipando quindi al premio del Lettore dell’anno.
Esito
Degli oltre diecimila lettori quasi la metà ha votato in libreria, più del 20% ha votato in biblioteca e più di un terzo nelle scuole. Con 1056 voti il Libro dell’anno è “Nel nome di ieri” di Giuseppe Cristaldi (Besa, 2016).
Nel nome di ieri, il libro di Giuseppe Cristaldi pubblicato da Besa nella collana Nadir, è una storia che narra di genti che stanno dietro le quinte della vita, con le mani terrose e il cuore di viticci, una storia di disperazioni raccontate attraverso l’umiltà e un minimalismo di atti, sillabe, silenzi, fin dentro l’anima profonda di un Salento chino sui filari come sulla propria nudità meridionale.
Il destino che t’ingoia il futuro a un giro di curva, una lingua d’asfalto fatta di granuli di catrame che litigano fra loro e inciampano nei tuoi sogni, distruggendoli: nato in una pizzeria di provincia, fra temporali di farina e tovaglie scozzesi, l’amore di Claudia e Sciffì si addormenta per sempre sulla curva della morte fra Matino e Taviano, dove la ragazza perde la vita in un incidente stradale. Da quel momento, per Sciffì, la lotta contro il dolore diventerà lotta contro lo scorrere del tempo e il suo potere di cancellare le cose. Perché i ricordi stanno sulla rampa di un macello, come bovini sfiancati, e attendono giusto un oblio, un varco, per cadere nelle macine del tempo. Ma Sciffì quei ricordi li riprende ogni volta, li tira per i capelli, fuori dal macello, fuori dall’oblio, li ripesca da quelle tasche della memoria che hanno buchi nascosti, da cui tutto scivola via. Fino a che il recupero dei ricordi diventa lievito di una nuova sfida per il futuro.
Premi
Nel nome di ieri sarà promosso nei circuiti della grande rete dei Presìdi del libro (più di
La premiazione ufficiale del Libro dell’anno e del Lettore dell’anno è prevista a maggio 2017.
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