“Andate a votare, anche se farà freddo”. È questo l’invito lanciato da Michele Emiliano in vista delle primarie del Centrosinistra in programma domenica 12 gennaio. Il governatore della Regione Puglia dovrà aggiudicarsi la corsa “interna” battendo la concorrenza di Elena Gentile (Pd), Fabiano Amati (Pd) e dello scrittore Leo Palmisano, per poi sfidare il Centrodestra e il Movimento 5 Stelle. A sostenere Emiliano, all’interno della sede Pd di Bari, c’erano il sindaco Decaro, il parlamentare Pd Mario Lacarra e la senatrice Assuntela Messina.
“Andate a votare perché c’è qualcuno che pensa che questa grande storia della Puglia degli ultimi quindici anni possa essere fermata – spiega Emiliano – non andando a votare alle primarie. Chi ha avuto questa idea purtroppo sono piccoli insignificanti pezzi del centrosinistra che invitano a non andare a votare. Questa cosa è veramente un errore. Se qualcuno non è d’accordo, se a qualcuno non sono piaciuto, ci sono altri candidati, bravissime persone che hanno la possibilità di riequilibrare e diversificare l’offerta politica e quindi di cambiare anche la storia. Ma bisogna andare a votare e fare in modo che ciascuno si senta rappresentato dal metodo delle primarie”.
“Oggi i candidati dei nostri avversari si giocano a testa o croce sul tavolo nazionale tra la Campania, la Calabria ed altre regioni. Noi invece da sempre abbiamo detto ai partiti di Roma ‘i candidati ce li scegliamo noi’, prima Vendola, dopo Emiliano, e in questi 15 anni è cambiato tutto in meglio in Puglia, questo lo sanno tutti.
Emiliano ha attaccato anche il Centrodestra, in particolare la Lega: “‘Riprendersi la Puglia’, questo è lo slogan della Lega Nord – ha continuato il governatore -. La Puglia non è di nessuno. La Puglia è come il mare, libera. Pensano di riprendersi la Puglia per riconsegnarla al sottosviluppo, all’assoggettamento alle regioni del Nord? Cosa volete che contino i leader locali della Lega rispetto a Salvini? Salvini sarebbe in grado di fargli fare qualunque cosa. La Puglia invece ha bisogno di scegliersi il proprio candidato, di eleggere il proprio presidente e di ricominciare a spingere verso le cose positive che abbiamo creato in questi anni”.
“Abbiamo bisogno di costruttori che in libertà prendono le loro posizioni, anche contrastando quello che abbiamo fatto perché no, ma che stiano nel seminato di questa storia bellissima che parte dalle elezioni di Bari nel 2004, passa dalle elezioni di Nichi Vendola nel 2005, che attraversa la prosecuzione del governo della città di Bari con Antonio Decaro, la conquista di Lecce, la conquista di Brindisi e che ci ha consentito davvero di risalire la china della qualità della vita di tutte le città pugliesi come mai era avvenuto prima, nonostante la crisi economica che ci colpiva. Tutte queste sono cose positive del centrosinistra e in generale la comunità dei pugliesi. Noi parliamo di Puglia, noi rappresentiamo la Puglia, i nostri avversari rappresentano ciò che la Puglia evidentemente ha sempre rigettato, cioè il governo di questa terra da Roma o da Milano. Questa cosa non può essere e non avverrà”.
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