Avviati oggi i cantieri delle opere civili necessarie per il potenziamento infrastrutturale e tecnologico dell’itinerario Alta Velocità/Alta Capacità Napoli – Bari, in linea con l’iter dei lavori indicato dal decreto Sblocca Italia. È la prima fase degli interventi programmati. Da ottobre 2016 saranno poi avviati i principali cantieri. In particolare, le opere civili saranno realizzate nel comune di Acerra (NA), la nuova viabilità stradale in località Gaudello e nel comune di Dugenta (BN) il nuovo cavalcavia e la viabilità stradale funzionale alla definitiva eliminazione del passaggi a livello di via Calabroni. All’avvio dei lavori erano presenti il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio e i presidenti delle Regioni Campania e Puglia, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano. Durante l’incontro il commissario straordinario di Governo e amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Michele Mario Elia, ha illustrato la tempistica dei lavori sottolineando la necessità del continuo confronto con gli Enti locali interessati. L’itinerario AV/AC Napoli – Bari/Lecce/Taranto, inserito nella rete Trans European Network (TEN-T), consentirà di integrare l’infrastruttura ferroviaria del Sud-Est, in particolare la Puglia e le province più interne della Campania, con le direttrici di collegamento al Nord del Paese e con l’Europa. A opera completata sarà sensibile la riduzione dei tempi di viaggio. Solo tre ore fra Roma e Bari, contro le attuali quattro, e due ore fra Napoli e Bari, rispetto alle attuali tre ore e 40 minuti, incremento della capacità di traffico, aumento dell’offerta di trasporto, sviluppo dell’interscambio modale (ferro/ferro e ferro/gomma) per gli spostamenti fra le grandi aree metropolitane del Sudest, sostenibilità ambientale: sono questi i principali benefici che si otterranno a conclusione dei lavori programmati. Senza dimenticare il significativo impatto sociale previsto, in termini di ricaduta occupazionale: per i primi interventi è stimato l’impiego medio di 2.200 uomini/mese, di cui 2mila occupati nella realizzazione delle opere e 200 nell’indotto. L’asse ferroviario Napoli – Bari ha anche un ruolo fondamentale per lo sviluppo del Mezzogiorno poiché connette due aree che da sole raggiungono una quota di oltre il 40% della produzione di mercato nel Meridione. Il costo complessivo a vita intera dell’opera è stimato in circa 6,2 miliardi di euro. Le ordinanze emesse dal Commissario, per accelerare gli iter autorizzativi delle fasi progettuali e informazioni di dettaglio sugli interventi programmati per la linea AV/AC pag. 2 Napoli – Bari (mappe, comunicati stampa, news e bandi di gara) sono consultabili e disponibili nel sito internet napolibari.it.
Soddisfatto il governatore della Puglia, Michele Emiliano: “Siamo solo all’inizio di un lavoro, ovviamente molto complesso, che avrà diversi termini di conclusione, tra il 2021 e il 2022 e in alcuni tratti anche 2025, per ricongiungere Bari e Napoli. Questa tratta sarà per noi utilissima e consentirà a tutti i pugliesi di agganciare la linea ad alta velocità che da Napoli risale sino a Milano. Un risultato importante, che però non è ancora colto: bisognerà sorvegliare sui tempi, sulle modalità e evitare che ci siano illegalità o pressioni indebite sui cantieri, sperando che tutto si concluda nei tempi previsti”.
Anche il sindaco di Bari Antonio Decaro ha commentato l’inizio dei lavori: “Ci vorranno 10 anni affinchè Bari sia collegata a Napoli e a Roma con treni più veloci e linee dirette. Questo intervento renderà Bari un centro più moderno e collegato alle altre grandi città del centro e del sud Italia garantendo un sistema di trasporto con tempi e percorsi certi. Anche se non si tratta di una linea ferroviaria ad alta velocità siamo consapevoli che questo è comunque un intervento strutturale fondamentale per la crescita del nostro territorio che aspettavamo da tempo. Dal rispetto del diritto alla mobilità efficace ed efficiente passa anche la crescita sociale di un territorio e delle sue popolazioni”.
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