L’acqua è l’elemento principe sinonimo di vita, fondamentale per la salute dell’uomo. E proprio sul tema “Qualità dell’acqua e salute” si tiene a Bari, dal 2 al 6 ottobre, presso Villa Romanazzi Carducci, la prima Summer School in Italia, organizzata dal Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, con il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. La gestione delle risorse idriche si basa sulla sicurezza, sulla qualità dell’acqua e sul suo corretto utilizzo, con implicazioni sanitarie, ambientali e sociali. Sono temi di estrema attualità. La Puglia è all’avanguardia per la sperimentazione in corso sul riuso delle acque reflue a scopi non potabili, grazie alla collaborazione fra Università e settore delle Risorse Idriche della Regione. “Il tema della qualità dell’acqua e salute è complesso: riguarda aspetti medici, di impiantistica e di manutenzione della rete idrica, fino al tema del riuso – commenta la Prof. Maria Teresa Montagna del Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, da tempo impegnato nell’organizzazione di percorsi formativi sul tema delle acque – “ Obiettivo di questa prima Summer Scool, nell’ottica di un confronto inter-istituzionale sulla problematica, è fornire aggiornamenti sulla qualità dell’acqua correlata alla Salute, in relazione all’origine e agli usi e riusi delle risorse idriche, alle loro interazioni con l’ambiente e alle diverse vie di esposizione diretta e indiretta per l’uomo”. L’interesse per il tema è dimostrato dal fatto che in soli 20 giorni si sono iscritti 75 partecipanti, fra medici, ingegneri ed esperti che provengono da Enti di ricerca, Gestori dei sistemi idro-potabili, Istituzioni pubbliche e private del settore ambientale e sanitario e Università. Fra i temi della Summer School anche un approfondimento sul Water Safety Plan, già introdotto nel 2004 dal WHO ed in Puglia con il R.R. n.1 nel 2014.
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