“Mia moglie è stata destinata a Cesena, ma secondo i nostri calcoli avrebbe diritto ad una cattedra in provincia di Taranto”.
È la storia di Antonio, originario di Mesagne e marito di una delle tremila docenti che il primo settembre dovrà lasciare la Puglia per prendere servizio in una scuola dell’Emilia Romagna.
“Abbiamo due figlie, una di dieci ed una di sedici anni – continua Antonio – e rileviamo degli errori applicativi in una legge che ha messo i docenti l’uno contro l’altro”.
L’unica certezza è quella di cominciare l’anno scolastico in una città lontana da casa:”Il primo settembre mia moglie dovrà partire per Cesena, non ha scelta. L’unica opzione è quella di rinunciare e restare senza lavoro”.
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