Fornire ai cittadini gli strumenti per difendersi dalla fibra killer ed eliminare il pericolo amianto avviando un percorso virtuoso a tutela della salute. È questo l’obiettivo di “Puglia Eternit Free”, la prima campagna regionale di informazione sul rischio amianto promossa da Legambiente Puglia, con il patrocinio dell’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia e con la collaborazione tecnica della Teorema Spa, mirata alla rilevazione statistica di amianto nelle aree urbane, industriali e agricole, così come disposto dalla legge n. 257/92 e dal Piano Regionale Amianto della Regione Puglia che prevede, tra l’altro, l’avvio del censimento obbligatorio.
Anche il Comune di Bari ha aderito a “Puglia Eternit Free” e la conferenza stampa di questa mattina alla quale sono intervenuti Pietro Petruzzelli, assessore comunale all’Ambiente e Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, è stata l’occasione per discutere dei rischi derivanti dall’amianto.
“Con questa campagna vogliamo non solo informare i cittadini sui rischi connessi all’esposizione all’amianto, ma anche affiancarli, attraverso il numero verde attivato, nel monitoraggio di situazioni sospette e nel censimento obbligatorio previsto dalla legge – commenta Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia -. Nella città di Bari, in particolare, la parola amianto non può che richiamare alla mente la vicenda “Fibronit” per la quale sollecitiamo l’avvio della bonifica definitiva, tutt’ora ferma a causa di ricorsi amministrativi”.
“Il Comune di Bari ha aderito con convinzione alla campagna di Legambiente – dichiara l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli -: la nostra è una città che, purtroppo, conosce fin troppo bene i rischi legati alla presenza d’amianto e che continua a pagare un prezzo altissimo, in termini di vite umane, per aver avuto sul proprio territorio una fabbrica che per trent’anni ha prodotto manufatti in cemento amianto. Se sulla tragedia Fibronit l’attenzione continua ad essere alta, è giusto far crescere la consapevolezza dei cittadini sulla necessità della corretta gestione dei manufatti contenenti amianto, che purtroppo tanti incoscienti continuano a disperdere nelle aree urbane e agricole della città, mettendo a rischio la propria salute e quella altrui. Parallelamente all’adesione a questa campagna – ha proseguito -, l’amministrazione comunale ha appena perfezionato una gara d’appalto con una ditta specializzata nella rimozione dei materiali contenenti cemento amianto che prevede il confinamento dei materiali pericolosi entro 24 ore dalla segnalazione alla ditta e la successiva rimozione entro pochi giorni”.
Nell’ambito di “Puglia Eternit Free” è stato attivato il numero verde 800 131 026 a cui cittadini ed enti possono rivolgersi per richiedere un sopralluogo tecnico gratuito al fine di censire l’eventuale presenza di materiali e/o manufatti contenenti amianto e verificarne lo stato di conservazione. In caso di esito positivo, quanti ne faranno richiesta saranno affiancati nella compilazione della scheda di autonotifica al fine di procedere al censimento previsto per legge.
In base alle segnalazioni dei cittadini, saranno raccolte le schede che censiscono anche le piccole quantità di amianto – quelle, per intenderci, presenti nelle canne fumarie o i cassoni dell’acqua – schede che poi saranno inviate alla Regione Puglia attraverso il Comune di Bari per le rilevazioni relative al territorio comunale.
Sia l’opuscolo informativo della campagna sia la scheda di richiesta del sopralluogo gratuito sono disponibili in allegato. A questo link il form per la compilazione online della richiesta.
Alla campagna regionale di Legambiente Puglia hanno già aderito 64 Comuni pugliesi di cui venti ricadenti nella provincia di Bari: Acquaviva delle Fonti, Altamura, Bari, Bitetto, Bitonto, Bitritto, Capurso, Cassano Murge, Cellamare, Corato, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Molfetta, Monopoli, Poggiorsini, Polignano a Mare, Sammichele di Bari, Terlizzi e Toritto.
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