Era la missione impossibile del centrodestra ed è rimasta tale. Nonostante la scorsa notte si era affacciata una possibilità, seppur lieve, di trovare l’accordo tra i partiti della coalizione e in Forza Italia soprattutto.
L’ipotesi era quella di ritirare Adriana Poli Bortone, la candidata di FI (ma con la tessera di Fratelli d’Italia in tasca) Nuovo Psi e “Noi con Salvini”, lasciando in campo la candidatura a governatore della Puglia di Francesco Schittulli (appoggiato dai “Ricostruttori” di Raffaele Fitto, da Fratelli d’Italia, da Ncd-Alleanza Popolare) ma a condizioni ben precise in particolare per Fitto.
Al “Ricostruttore” avevano chiesto di sotterrare l’ascia di guerra e di rinunciare ad ogni pretesa legale sul simbolo di Forza Italia.
Una mediazione (avanzata dal centrista Massimo Ferrarese) che però non aveva ancora avuto l’avallo di Silvio Berlusconi.
L’ultima parola dell’ex premier è arrivata stamattina. Ed allora le cose sono precipitate e se quella fiammella di speranza di un accordo era accesa, il no di Berlusconi l’ha soffocata del tutto.
Così non sono serviti a nulla i conciliaboli privati tra Fitto e il coordinatore in Puglia di Forza Italia, Luigi Vitali, capaci di mettere da parte gli screzi di queste settimane e di lavorare per trovare una sintesi nel centrodestra.
Ma il no di Berlusconi è stato più forte di tutti. Il veto di Arcore è stato chiaro: “Noi avanziamo sempre la candidatura di Adriana Poli Bortone”.
A quel punto, il vertice convocato su iniziativa di Fitto ieri sera alle 21, è naufragato. La barca del centrodestra si trova ora spezzata in due. Ci sono due candidati per le Regionali del 31 maggio, Poli Bortone e Schittulli, e non ci sono scialuppe di salvataggio perchè il tempo per presentare le candidature sta scadendo.
Il tempo per i veleni e le polemiche invece, c’è. Raffaele Fitto (ne parliamo in altro servizio) dice che “è tutta colpa di Berlusconi perchè vuole punire me”.
“Non abbiamo fatto saltare noi le trattative perchè si sapeva che per noi la candidatura della Poli Bortone era condizione imprescindibile”, risponde invece l’onorevole Luigi Vitali. (VIDEO)
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