Questa mattina l’Assemblea dei soci di Acquedotto Pugliese SpA ha approvato i bilanci del gruppo al 31 dicembre 2014, il bilancio di sostenibilità 2014 e il Piano Industriale 2015/2018. Il bilancio consolidato 2014 presenta un utile netto 2014 pari a Euro 40 milioni, ricavi per Euro 479 milioni e margine operativo lordo (MOL) per Euro 151 milioni.
Gli investimenti realizzati nel 2014 dal gruppo, al lordo dei finanziamenti con fondi pubblici, ammontano a Euro 171 milioni (circa 144,3 milioni di Euro nel 2013).
Nel 2014 la posizione finanziaria netta è migliorata di 15 milioni attestandosi a 223 milioni. Nei prossimi anni è previsto un incremento dell’indebitamento per effetto degli ulteriori investimenti da realizzare.
I costi diretti di gestione sono cresciuti di 8,7 milioni di euro, essenzialmente per maggiori spese di smaltimento e trasporto fanghi, conduzioni reti ed espurgo. Si rilevano invece diminuzioni degli oneri diversi di gestione per circa 6,3 milioni.
Il costo del lavoro è aumentato di Euro 3,4 milioni rispetto al 2013, per effetto di oneri incomprimibili e relativi al rinnovo contrattuale e a nuove assunzioni. “Missione compiuta. Acquedotto Pugliese era un’azienda talvolta precipitata in un cono d’ombra, inseguita da un’alea negativa. Oggi Acquedotto Pugliese, anche con la certificazione delle agenzie di rating, è un’azienda pubblica, efficiente. Nel corso del decennio ha operato una straordinaria modernizzazione della rete, guadagnando un avanzamento notevole, basti pensare al telecontrollo o agli interventi di manutenzione straordinaria”. A dichiararlo è il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, al termine dell’assemblea dei soci.”L’Aqp – ha continuato il Presidente – oggi è un’azienda libera dai rischi di privatizzazione. Vorrei ricordare che la concessione alla Regione Puglia fu fatta dall’allora Governo affinchè, entro il 2018, l’azienda venisse privatizzata. Questo rischio lo abbiamo combattuto nel corso del decennio, rendendo credibile che la proprietà rimanesse pubblica.Chi verrà dopo di noi dovrà garantire l’entrata in campo dei Comuni, cioè dei cittadini pugliesi come autentici proprietari di questo che oggi è un gioiello aziendale”.
Per il Governatore la prossima sfida riguarderà “la messa in sicurezza e la pulizia degli invasi e delle dighe, perché lì permangono problemi rilevanti che riguardano lo Stato, non solo Aqp e Regione, ma anche il governo nazionale”. Infine, un plauso al management di Aqp: “La gestione di Nicola Costantino e del suo direttore generale, Nicola Di Donna – ha concluso il Presidente della Regione – è stata una gestione segnata da straordinaria capacità di mettere in campo intense attività di cantierizzazione di opere necessarie, ma anche una gestione che rende questo management esemplare dal punto di vista della sobrietà e della irreprensibilità morale dei comportamenti. Di questo sono particolarmente orgoglioso perché è questo che mi consente di dire missione compiuta”.
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