CIA Agricoltori Italiani ha inviato una lettera urgente ai Prefetti di Brindisi e Taranto, chiedendo un incontro per un confronto operativo sulle drammatiche conseguenze del maltempo sul comparto agricolo. “La situazione sociale ed economica è drammatica. Questa ultima mazzata del maltempo ha cancellato ogni residua speranza di reddito per migliaia di piccoli e medi produttori agricoli, falcidiando quel che restava della produzione olivicola. La gente non vede prospettive. Chi può se ne va via, chi non può è disperato. Avremo un inverno in cui in molti comuni del Brindisino e del Tarantino ci sarà la fila agli uffici delle Politiche Sociali. Serve rendersene conto, e subito, per non andare incontro a rischi molto seri. Occorre una mobilitazione forte, perché se la politica continua a inscenare lo spettacolo vuoto delle dirette facebook, presto si troverà ad affrontare qualcosa di molto più reale”. E’ Pietro De Padova, presidente provinciale di CIA Agricoltori Italiani Area Due Mari (Taranto-Brindisi), a commentare con parole di profonda preoccupazione quanto sta accadendo dopo l’ennesima batosta del maltempo. Tutta la zona a cavallo tra le due province di Taranto e Brindisi è stata spazzata da sferzate violentissime di vento e pioggia. Le conseguenze, purtroppo, sono quelle che ci si può facilmente immaginare: in una zona prevalentemente olivicola, la produzione “sopravvissuta” alla mannaia della xylella e delle numerose calamità verificatesi lungo tutto l’arco dell’anno è stata definitivamente azzerata. Zero produzione, niente reddito, frantoi con i macchinari che girano a vuoto e una rabbia e disperazione che montano di ora in ora. Le immagini delle conseguenze dei danni creati dal maltempo a Manduria, Avetrana, Mesagne, Torre Susanna, Latiano, Oria e in paesi e frazioni di tutta l’area a cavallo tra Brindisi e Taranto sono eloquenti e, purtroppo, rappresentano anche idealmente una situazione sempre meno sostenibile.
“Forse la politica non se ne rende conto”, ha dichiarato Vito Rubino, direttore provinciale di CIA Due Mari, “ma qui, per tante famiglie con piccoli appezzamenti di terreni agricoli, il problema vero è avere il necessario per mettere insieme pranzo e cena, per portare il pane a tavola. Siamo a un punto di non ritorno: o si lavora seriamente, con tempi rapidi e certi, a una serie di azioni pianificate e programmate per risollevare le sorti di un’intera economia legata all’agricoltura, oppure si affronteranno conseguenze imprevedibili e pericolose dal punto di vista sociale. Siamo a un bivio”, ha aggiunto Rubino. In molte zone del Tarantino, tanti agricoltori ultrasessantacinquenni hanno rinunciato a coltivare i propri terreni. Molti hanno venduto per andare all’estero, con una emigrazione che è tornata ai livelli di mezzo secolo fa. Si va desertificando un intero settore agricolo, quello legato alla olivicoltura. Di fronte allo scenario desolante creato dall’ultima ondata del maltempo, per CIA Agricoltori Italiani della Puglia è necessario e urgente che i livelli politici e istituzionali, a cominciare da ministri e parlamentari pugliesi del nuovo governo, trovino la determinazione e la consapevolezza utili a concordare con il tessuto sociale ed economico del territorio una strategia complessiva, non solo per affrontare l’emergenza, ma per superarla con nuovi strumenti che restituiscano un orizzonte di sviluppo. In assenza di una visione unitaria e di azioni ben precise, la situazione può peggiorare in modo significativo e pericoloso.
© Riproduzione riservata