“Per noi docenti abilitati sul sostegno ci sono 446 cattedre vuote in Puglia, ma siamo costretti a trasferirci al Nord”. È la denuncia di Francesca, una docente di sostegno di scuola secondaria pugliese che dal primo settembre dovrà lasciare la propria famiglia per prendere servizio in Toscana. “Ho lavorato per dieci anni nelle scuole pugliesi – continua – conseguendo un dottorato e due specializzazioni, ma tra pochi giorni dovrò trasferirmi a Castel Fiorentino, paese in provincia di Empoli. Ho già acquistato il biglietto del treno e prenotato una camera di albergo per due giorni anche se non so quanto dovrò restare: il dirigente scolastico potrebbe chiedermi di restare in servizio anche il sabato”.
“Chiediamo l’assegnazione provvisoria delle cattedre vuote – conclude Francesca – anche se questa è una soluzione tampone. Sicuramente ci aspettavamo un altro tipo di trattamento”.
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