Antonio Azzollini non andrà agli arresti domiciliari. Il senatore di Ncd accusato di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta è stato salvato dal voto contrario di 189 senatori. 96 i favorevoli all’arresto, 17 gli astenuti. La protesta è esplosa all’annuncio del presidente del Senato Piero Grasso, che ha comunicato l’esito negativo del voto. I portavoce del Movimento 5 Stelle hanno urlato la parola “Vergogna” contro il Pd, accusato di aver votato contro l’arresto. “La legge non è uguale per tutti. Azzollini salvato dal Pd” è stato il tweet di Beppe Grillo pochi minuti dopo la decisione. Anche la Lega Nord attacca il partito di Matteo Renzi: “”Abbiamo votato per l’arresto del senatore Azzollini – dichiara il capogruppo Gina Marco Centinaio – , a salvarlo è stato il Partito Democratico”. Dopo il voto in Aula, Azzollini è stato assalito dai giornalisti. “Sono soddisfatto – dichiara – ma prima del voto non avevo nessuna convinzione, solo fiducia nelle mie argomentazioni”. Il senatore ha confermato che non tornerà presidente della Commissione Bilancio in Senato, carica abbandonata dopo l’avvio delle indagini sul crac della casa di cura Divina Provvidenza. Il Capogruppo di Area popolare, Renato Schifani, è stato uno dei primi ad abbracciare il senatore molfettese dopo la votazione: “Ho sempre creduto nella sua innocenza, è stato un massacro davanti all’Italia intera. Incredibile”.Prima della votazione sembrava quasi scontato il parere favorevole dell’aula. il presidente della Giunta per le immunità parlamentari, Dario Stefàno, sta integrando la sua relazione
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