Di seguito una nota di “Alleanza contro la povertà Puglia”, associazione composta da ACLI, ANCI, ARCI, ACTION AID, CGIL, CISL, UIL, CARITAS, FORUM 3 SETTORE, SAVE THE CHILDREN, sulla povertà in aumento e il rischio di pandemia sociale.
“Il santo Padre, Papa Francesco, qualche giorno fa ha ben inquadrato cosa può accadere se non si prendono in carico e non si danno risposte immediate e urgenti alle numerose e crescenti povertà che l’emergenza sanitaria del Covid 19 ha prodotto. Diseguaglianze sociali ed ingiustizie che non possono essere lasciate nella solitudine e nella disperazione. Una crescente platea di persone, di diversa identità, estrazione, provenienza, età (pensiamo in particolare ai bambini e alle bambine,specie quelli che vivono in contesti familiari marginali e degradati) sta vivendo un aggravamento delle condizioni economiche e rischia di finire nelle mani di strozzini, usurai e della criminalità organizzata. Chiediamo la massima attenzione da parte dello Stato e di tutte le Istituzioni affinché, anche con il supporto di enti del terzo settore e del sindacato, venga organizzato un vero e proprio “cordone” sanitario, sociale ed economico. Un cordone multilivello per consentire a quante più persone di emanciparsi dalla condizione di difficoltà e di marginalità in cui sono piombate.
L’Alleanza contro le Povertà ha elevato il suo grido di allarme e fatto proposte al governo nazionale chiedendo che siano poste in essere urgenti risposte utili a contrastare l’aumento senza precedenti di tutte queste povertà (ad aprile si contano circa 10 milioni di cittadine e cittadini): dalla richiesta di rivedere il RdC ed i requisiti per allargare la platea degli aventi diritto, a partire dalle famiglie numerose e dai migranti, al prendere in carico le nuove povertà emerse a seguito della crisi sanitaria in atto. In Puglia l’Alleanza contro le Povertà regionale si è mossa nella stessa direzione ed ha chiesto al Presidente Emiliano e al governo regionale misure straordinarie, urgenti e tempestive per prendere in carico una platea di nuovi poveri da Covid 19, che consegna inedite richieste e nuovi bisogni. Misure specifiche e straordinarie, in aggiunta a quella nazionale del RdC, già cresciuta come numero di domande del 10%, e quella regionale del ReD 3.0, che va immediatamente conclusa e approvata nella aggiornata versione.
La Giunta regionale e le proprie strutture stanno operando per dare risposte e sostegno ai pugliesi con grande senso di responsabilità e di servizio e con uno sforzo economico che è già straordinario. Ma non si può solo guardare alle imprese, verso le quali diverse e articolate pure sono le risposte nazionali e regionali poste in essere.
Oggi con le aperture e le disponibilità che sono rese disponibili dai fondi comunitari, si può e si deve agire verso altre e nuove emergenze sociali, a partire dalla necessità di un supporto per interventi educativi extracurriculari. Bisogna quindi nei confronti delle persone in difficoltà osare di più e predisporre adeguate risorse economiche. È necessario che vengano predisposti non solo aiuti monetari, ma anche percorsi abilitanti capaci di creare le condizioni per accedere al lavoro ed alla piena dignità sociale. Non servono azioni caritatevoli di facciata, ma concrete prese in carico ed assunzioni di responsabilità affinché nessuno rimanga escluso.
E ora più che mai è indispensabile fare anche scelte strategiche, coraggiose tali da evitare scenari di disperazione e reazioni incontrollate. E meno che mai rischiare di far cadere nelle mani della criminalità organizzata questa umanità disperata e disperante!”
Antonella Morga, portavoce Alleanza contro la povertà Puglia.
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