Attivo dal 30 aprile il PIA turismo
Con risorse iniziali pari a 30 milioni di euro, attinte dal Programma regionale Puglia Fesr-Fse+ 2021-2027, il Pia Turismo (per intero Programma Integrato di Agevolazione Turismo) ha un obiettivo chiarissimo: valorizzare ciò che già esiste senza ulteriori cementificazioni e consumo di suolo.
Dunque al centro dell’attenzione il recupero delle strutture non ultimate, la riqualificazione di quelle già esistenti o abbandonate, la rifunzionalizzazione di immobili di interesse artistico e storico o di edifici rurali, di masserie, trulli, torri e fortificazioni. In questi immobili sarà possibile realizzare strutture ricettive rispettando e risanando l’esistente, nell’ottica della destagionalizzazione dei fluissi turistici e della qualificazione dell’offerta.
Cuore dell’avviso, il miglioramento dell’offerta e dei servizi soprattutto in chiave ecologica, l’impulso all’innovazione e alla digitalizzazione delle imprese, il tutto con un occhio particolarmente attento alla qualificazione delle competenze degli operatori turistici, affinché valorizzino al meglio le potenzialità territoriali della Puglia.
Tra gli obiettivi del Pia Turismo anche il sostegno ad un “nuovo” associazionismo (partnership) tra le strutture alberghiere, nella logica di superare l’attuale frammentazione e indirizzare l’attenzione su modelli operativi sinergici e che, attraverso il “fare sistema”, creino innovazione, crescita e sviluppo.
Destinatari dell’avviso sono le imprese di ogni dimensione, quindi grandi, medie e piccole, attive e non attive se controllate però da un’impresa di pari dimensione, nonché piccole imprese, con fatturato inferiore a 1 milione di euro, che abbiano sottoscritto accordi commerciali con importanti brand nazionali o internazionali.
“Con questa edizione dell’avviso – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci – il turismo della Puglia fa un salto di qualità in termini di innovazione, di valorizzazione del capitale umano e di internazionalizzazione.
Non solo saranno migliorati i servizi e la destagionalizzazione, ma le imprese potranno fare investimenti di carattere digitale, tecnologico, energetico, ecocompatibile e anche di gestione ottimale dei rifiuti. Vogliamo un turismo che sia sostenibile, rispettoso dell’ambiente, che valorizzi il patrimonio di pregio della Puglia e che salvaguardi ed incentivi l’occupazione.
Sosteniamo, quindi, i progetti formativi finalizzati alla qualificazione delle competenze relative alla trasformazione digitale, al turismo sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green.
Altra importante novità dell’Avviso è il sostegno alle reti d’impresa e ai consorzi che, mettendo a fattor comune la diversità e la complementarietà delle imprese retiste/consorziate, possano accrescere la propria capacità di innovare e di competere sul mercato, utilizzando congiuntamente strumenti di promozione, di lancio ed organizzazione di iniziative di ricettività turistica e di eventi artistici, culturali, sportivi, gastronomici e religiosi, anche attraverso il coinvolgimento di figure manageriali.
Con l’obiettivo di realizzare un prodotto turistico rinnovato, esperienziale ed integrato.
Per tutto ciò abbiamo messo a disposizione una dotazione iniziale di 30 milioni di euro. L’auspicio è di implementarla con ulteriori risorse anche del Fondo di Sviluppo e Coesione”.
I programmi di investimento del Pia Turismo dovranno avere un importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compreso tra 5 e 40 milioni di euro.
Come per gli altri avvisi, in coerenza con la “Strategia regionale per la specializzazione intelligente” (Smart Puglia 2030), saranno promosse iniziative riconducibili a quattro driver “trasversali” che determinano sfide e opportunità per tutte le filiere: la sostenibilità ambientale e l’economia circolare; le tecnologie dell’informazione per l’industria e la società; le scienze della vita e le tecnologie per la salute; la crescita blu e l’economia del mare.
La filiera di interesse, “Industrie culturali, creative e del turismo”, ha quattro aree di innovazione: fruizione eventi culturali; gestione intelligente dei beni culturali; turismo intelligente e sostenibile; sviluppo di nuovi contenuti e servizi innovativi connessi.
Il sostegno è una sovvenzione diretta a fondo perduto.
Come funzionano i Pia Turismo
I Programmi Integrati di Agevolazione Turismo (Pia Turismo) già ampiamente utilizzati nelle precedenti programmazioni, in questo nuovo ciclo devono essere integrati con investimenti di innovazione o formazione.
Sono agevolati i progetti che prevedono ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistico-alberghiere. Per le Pmi sono inclusi programmi per l’acquisizione di consulenze specialistiche per l’internazionalizzazione e spese per la partecipazione a fiere.
I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato; le spese aggiuntive dovranno obbligatoriamente includere il programma di innovazione o di formazione, ai quali potranno anche essere associate ulteriori spese, per servizi di consulenza e di internazionalizzazione, per la partecipazione alle fiere, per interventi in tutela ambientale ed efficienza energetica.
I programmi proposti dalle reti di impresa/consorzi, devono essere compresi tra 2 e 5 milioni di euro.
Gli interventi da agevolare sono selezionati con procedura valutativa a sportello. Le domande potranno essere presentate unicamente in via telematica a partire dal 30 aprile 2024 con procedura online disponibile al link https://pugliasemplice.sistema.puglia.it/.
La misura è strutturale e pluriennale, quindi non ha scadenza ma sarà aperta finché ci saranno risorse disponibili.
SERVIZIO DI COMUNICAZIONE – PUGLIA VITAMINA P
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FONDO SVILUPPO REGIONALE
VITAMINA P
puglia vitamina P
l’europa ti cambia la vita
FONDI EUROPEI DI SVILUPPO REGIONALE 2021/2027
Bandi PR FESR FSE+ 2021-2027
MINIPIA
regione puglia
PR Puglia FESR-FSE+ 2021-2027
Come funzionano i Pia Turismo
I Programmi Integrati di Agevolazione Turismo (Pia Turismo) già ampiamente utilizzati nelle precedenti programmazioni, in questo nuovo ciclo devono essere integrati con investimenti di innovazione o formazione.
Sono agevolati i progetti che prevedono ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistico-alberghiere. Per le Pmi sono inclusi programmi per l’acquisizione di consulenze specialistiche per l’internazionalizzazione e spese per la partecipazione a fiere.
I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato; le spese aggiuntive dovranno obbligatoriamente includere il programma di innovazione o di formazione, ai quali potranno anche essere associate ulteriori spese, per servizi di consulenza e di internazionalizzazione, per la partecipazione alle fiere, per interventi in tutela ambientale ed efficienza energetica.
I programmi proposti dalle reti di impresa/consorzi, devono essere compresi tra 2 e 5 milioni di euro.
Come funzionano i Pia Turismo
I Programmi Integrati di Agevolazione Turismo (Pia Turismo) già ampiamente utilizzati nelle precedenti programmazioni, in questo nuovo ciclo devono essere integrati con investimenti di innovazione o formazione.
Sono agevolati i progetti che prevedono ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistico-alberghiere. Per le Pmi sono inclusi programmi per l’acquisizione di consulenze specialistiche per l’internazionalizzazione e spese per la partecipazione a fiere.
I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato; le spese aggiuntive dovranno obbligatoriamente includere il programma di innovazione o di formazione, ai quali potranno anche essere associate ulteriori spese, per servizi di consulenza e di internazionalizzazione, per la partecipazione alle fiere, per interventi in tutela ambientale ed efficienza energetica.
I programmi proposti dalle reti di impresa/consorzi, devono essere compresi tra 2 e 5 milioni di euro.
Come funzionano i Pia Turismo
I Programmi Integrati di Agevolazione Turismo (Pia Turismo) già ampiamente utilizzati nelle precedenti programmazioni, in questo nuovo ciclo devono essere integrati con investimenti di innovazione o formazione.
Sono agevolati i progetti che prevedono ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistico-alberghiere. Per le Pmi sono inclusi programmi per l’acquisizione di consulenze specialistiche per l’internazionalizzazione e spese per la partecipazione a fiere.
I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato; le spese aggiuntive dovranno obbligatoriamente includere il programma di innovazione o di formazione, ai quali potranno anche essere associate ulteriori spese, per servizi di consulenza e di internazionalizzazione, per la partecipazione alle fiere, per interventi in tutela ambientale ed efficienza energetica.
I programmi proposti dalle reti di impresa/consorzi, devono essere compresi tra 2 e 5 milioni di euro.
Come funzionano i Pia Turismo
I Programmi Integrati di Agevolazione Turismo (Pia Turismo) già ampiamente utilizzati nelle precedenti programmazioni, in questo nuovo ciclo devono essere integrati con investimenti di innovazione o formazione.
Sono agevolati i progetti che prevedono ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistico-alberghiere. Per le Pmi sono inclusi programmi per l’acquisizione di consulenze specialistiche per l’internazionalizzazione e spese per la partecipazione a fiere.
I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato; le spese aggiuntive dovranno obbligatoriamente includere il programma di innovazione o di formazione, ai quali potranno anche essere associate ulteriori spese, per servizi di consulenza e di internazionalizzazione, per la partecipazione alle fiere, per interventi in tutela ambientale ed efficienza energetica.
I programmi proposti dalle reti di impresa/consorzi, devono essere compresi tra 2 e 5 milioni di euro.
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