29 Marzo 2024 - Ore
Sviluppo e Lavoro

Cgil, a Bari incontro su cultura e lavoro. Camusso: ‘Il patrimonio artistico può produrre innovazione e occupazione’ (VIDEO)

Presente anche il governatore della Puglia, Michele Emiliano: 'Cgil costituisce un riferimento fondamentale dal punto di vista della lotta per i diritti del lavoro'

“Bari, Cultura, Lavoro: sì crea il futuro”. È questo il titolo dell’iniziativa organizzata dalla Cgil Puglia a Bari al quale ha partecipato anche la segretaria generale Susanna Camusso.

Sviluppo, lavoro, ambiente sono i temi della piattaforma elaborata dalla Cgil pugliese con le Camere del Lavoro e le categorie, contenuti in un documento che delinea un possibile modello di sviluppo della nostra terra, inseguendo e potenziando le vocazioni.

“Un paese come il nostro – ha dichiarato Susanna Camusso – che vive di processi di trasformazione deve avere attenzione del suo patrimonio artistico culturale che può produrre innovazione, tecnologia, lavoro e attività industriale. Innanzitutto superando la frantumazione della precarietà che caratterizza questo settore. Insistiamo sul tema che la creazione del lavoro può e deve partire dalle risorse vere del paese”.

Intanto la battaglia della Cgil sull’articolo 18 non è ancora finita: “Il nostro giudizio su quella legge – continua la Camusso – continua essere il giudizio di una legge ingiusta che oltretutto provoca e produce diseguaglianze tra lavoratori che stanno negli stessi luoghi. Questo tema lo porremo alla Corte europea, così come porremo e ci poniamo il problema che tutte le statistiche ci dicono che sono aumentati i licenziamenti e che c’è un ampio uso della concessione di illegittimità che è stata fatta alle imprese con il Job Act”.

La segretaria ha commentato anche le anticipazioni sul prossimo Def e il possibile abbassamento delle tasse sul lavoro: “Da lungo tempo diciamo che questo paese ha  una priorità che si chiama disoccupazione giovanile e creazione di lavoro, e quindi investimenti. Continuare a perseguire una strada delle decontribuzioni periodiche, che poi determinano solo delle bolle e non nuova occupazione, mi pare un uso sbagliato delle risorse come è stato sbagliato l’uso dei 18 miliardi collegati al Job Act. Ci piacerebbe che si aprisse una vera discussione sugli investimenti che non siano finanziamenti ad altri soggetti ma scelte di creazione di lavoro”.

All’incontro è intervenuto anche il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano: ““Il referendum della Cgil io li ho firmati nella fase della proposizione – ha spiegato – li abbiamo sostenuti anche successivamente, abbiamo preso atto della ritirata che il governo ha fatto su entrambi i quesiti e del desiderio che il governo ha di ritirare i referendum. Mi auguro che tutto vada per il verso giusto.

“Dobbiamo naturalmente aspettare la conversione in legge dei decreti – ha detto – e quindi la sorveglianza rimarrà certamente molto alta su questo punto. La Cgil in questo momento costituisce per me un riferimento fondamentale dal punto di vista della lotta per i diritti del lavoro. È l’unico soggetto che ha una posizione univoca sul ripristino dell’articolo 18, è l’unico soggetto che ha una posizione chiara sull’abuso dei voucher e quindi sulla necessità di rifondare completamente questo sistema.  La sofferenza però del mondo sindacale e del mondo del lavoro evidentemente non costituisce, nel dibattito politico italiano e neanche in quello del Pd, il cuore della discussione. E deve tornare ad esserlo. Sembra quasi che il lavoro sia una semplice questione accessoria in un dibattito politico che si occupa quasi sempre di polemiche, di leadership e mai della vita reale delle persone”.

 

 

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