I lavoratori della Bosch hanno scioperato questa mattina: l’azienda ha annunciato 620 esuberi a causa della crisi dei motori a gasolio. Lo stabilimento di Bari è il più grande del Sud Italia. Ieri il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, a Bari per il consiglio confederale, ha incontrato una folta delegazione dei lavoratori: “Lo Stato deve controllare e poter intervenire. La si chiami Iri 4.0 o Cassa per il Mezzogiorno 4.0, l’importante è che ci sia uno strumento che aiuti nella gestione di queste crisi e che rilanci l’attività industriale” ha detto il sindacalista.
Michele De Santis, consigliere del presidente Michele Emiliano, ha partecipato alla manifestazione che si è svolta davanti ai cancelli dello stabilimento. “La Regione Puglia – ha ribadito – è disponibile a mettere in campo tutti gli strumenti e le risorse necessarie per realizzare nuovi investimenti ma a condizione che gli esuberi siano pari a zero”.
La Regione infatti ha disposizione numerose misure per la formazione del personale e per le innovazioni produttive, che possono essere implementate con le società in house della Regione come Puglia Sviluppo e con l’intervento della task force per l’occupazione.
“Possiamo discuterne con azienda e sindacati – ha spiegato De Santis – l’importante è che non ci sia nessun licenziamento. A breve sarà convocato un tavolo sindacale presso Regione”. Al tavolo di crisi tenutosi oggi a Roma al MiSE, la Regione Puglia, rappresentata da Leo Caroli, ha formalizzato la propria grande preoccupazione e la volontà di cofinanziare con i propri strumenti di sostegno il progetto industriale di rilancio.
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