19 Aprile 2024 - Ore
Stili e mode

Il make-up dopo gli “anta”

Guardare il trucco da un'angolazione diversa

Dopo gli “anta” cominciate a guardare il trucco da un’angolazione diversa: non più decorazione del volto, fondata principalmente sul gioco dei colori, ma correzione dei volumi del viso. In quest’ottica il trucco serve a creare le giuste proporzioni tra linee, ombre e cedimenti. È un intervento che mira ad abbellire visibilmente il volto. Iniziate con apprendere le regole base: il chiaro dà luce e rialza, mentre lo scuro allunga e respinge i volumi verso l’interno. Con i passi giusti sembrerete più giovani, stupendovi di quanto polveri e fluidi vari siano alleati preziosi.
Dopo gli “anta”, l’elemento più importante del trucco è il sapiente perfezionamento dell’incarnato, che va uniformato, illuminato, levigato e scolpito giocando con i chiaroscuri delle polveri e dei fluidi. Un buon punto di partenza può essere quello di applicare le regole base del nude make-up, che si fonda appunto sul gioco di chiaroscuro, per creare le giuste proporzioni nel volto. Lasciate da parte tutto ciò che brilla, come glitter e luccichii troppo sfavillanti: attirano eccessivamente la luce evidenziando rughe e rughette. Optate per consistenze mat, che hanno un effetto levigante.
Scegliete colori vivaci per abiti e accessori. Camicie, maglioni, sciarpe e collane in tonalità sgargianti hanno la capacità di illuminare il volto di una luce particolare. Tutto ciò ha un effetto sicuramente più ringiovanente del beige o dei colori slavati.
Non lesinate sulla qualità dei prodotti per il trucco, con un’unica avvertenza: non esagerate con i prodotti liftanti e riempitivi, che potrebbero soffocare la pelle di siliconi.
Puntate sulla bocca, che in genere è meno segnata degli occhi. Se è dipinta in colori pieni dà luce a tutto il volto: sì ai rossetti nelle tonalità del rosso, dell’arancio e dei rosa intensi non troppo chiari.
L’unico nero consentito dopo gli ” anta ” è quello del mascara: non fatevi tentare dagli smokey eyes da dark lady che su un contorno occhi segnato potrebbero produrre l’effetto di occhi da pugile ! Stendete sulle palpebre solo ombretti opachi con colori naturali e leggeri. E solo sulle palpebre superiori. E se proprio non sapete rinunciare allo smokey eyes, esistono versioni più soft per le donne che hanno superato gli “anta”.
Non tracciate mai linee grafiche nette né sugli occhi né sulla bocca: ogni tratto di matita deve essere accuratamente sfumato con il polpastrello o con un pennellino oppure integrato con l’ombretto. E’ meglio scegliere una matita morbida e molto scrivente che, però, non sarà mai applicata sotto la palpebra inferiore: quest’operazione ha il difetto di appesantire subito lo sguardo. Al massimo, si può ombreggiare l’attaccatura delle ciglia con un filo di ombretto mat.
Per quanto riguarda i colori degli ombretti, è meglio evitare i toni freddi come i blu, gli azzurri e i colori metallici: optate – invece – per i toni caldi e naturali, cioè tutte le sfumature della terra.
Quanto all’applicazione, considerate sempre che gli ombretti chiari alzano i volumi, mentre quelli scuri li allungano e li rimpiccioliscono. Per realizzare un effetto lift, stendete quindi la polvere più chiara (beige, avorio azzurro pallido, verde chiarissimo, lilla) sulla palpebra fissa, lungo la coda dell’occhio sfumando verso le tempie e verso l’alto.
Anche un tocco di correttore o polvere rosa sotto l’angolo esterno inferiore dell’occhio aiuta a risollevarlo; ombreggiate invece leggermente la palpebra mobile, se tende a cadere, partendo dalla piega centrale e sfumando verso l’alto. Aggiungete un po’ di ombretto rosa o comunque chiaro appena sotto le sopracciglia, sempre per ampliare lo sguardo.
Curate molto le sopracciglia: quando sono ben delineate contribuiscono a rialzare l’ovale del viso. Cercate di dare loro una forma precisa in base alla forma del vostro viso. Se sono poche o mal disegnate, correggete con piccoli tratti di matita specifica per sopracciglia dello stesso colore o di un tono più chiaro. Procedete per piccoli tocchi in diagonale, seguendo il verso della crescita dei peli, senza mai tracciare un’unica linea netta spessa.

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