Dal 31 marzo al 2 aprile si terrà a Bari, da sempre porta di accesso e di scambio con le diverse culture del Mediterraneo, il Convegno internazionale organizzato dalla Fondazione Intercultura Onlus, intitolato “Il Silenzio del Sacro”. Diversamente da molti altri incontri rivolti alla tematica religiosa, questo Convegno non si dedicherà alla dottrina, alle ritualità delle religioni, al dialogo interreligioso, ma sarà focalizzato sulla dimensione culturale delle religioni.
Nel corso della tre giorni, ospitata presso l’Hotel Romanazzi Carducci, si alterneranno storici, sociologi, psicologi ed esponenti della “cultura religiosa” italiani e internazionali, che condivideranno le proprie esperienze concrete di lavoro con soggetti di fedi diverse.
Le diverse sessioni approfondiranno la dimensione culturale della religione partendo da una domanda di base: ”Perché il sacro è un territorio sottratto al dialogo interculturale?”. Spesso, infatti, nelle relazioni con persone di culture diverse, si preferisce evitare di approfondire la dimensione delle differenze religiose perché si teme di inoltrarsi in un territorio “minato” in cui sarebbe impossibile evitare di ferire sensibilità, toccare quello che per molti va ritenuto intoccabile. Questa “evasività” crea una sorta di angolo cieco in cui si radicano incomprensioni reciproche, distorsioni, caricature, ostilità. Il risultato è quello di un’intercultura monca e come tale esposta a fallire il proprio ambizioso disegno di apertura e comunicazione trans-culturale.
Lo scopo del Convegno è dunque quello di far emergere un appello a trasformare il “silenzio del sacro” nelle “voci del sacro”. Voci di autentico rispetto e di dialogo, certo non compatibile con il silenzio.
Venerdì 31 marzo, dopo i saluti del Sindaco Antonio Decaro, del Rettore dell’Università di Bari Antonio Felice Uricchio, dell’ On. Milena Santerini, Presidente dell’alleanza parlamentare “No Hate” del Consiglio d’Europa e di Gabriella Battaini, Segretario Generale aggiunto del Consiglio d’Europa, l’apertura del Convegno sarà affidata all’ospite d’onore, la Professoressa Diane Moore, direttore del “Religious Literacy Project” alla Harvard University. Seguirà quindi la tavola rotonda coordinata da Gabriele Mazza, intitolata “Culture religiose e difficoltà di dialogo sul sacro” con Giovanna Barzanò del MIUR.
Sabato 1 aprile, nel corso dell’intera giornata, si snoderanno numerosi seminari in parallelo lungo tre i filoni tematici principali: quello della “dimensione culturale delle religioni”, affrontata da un punto di vista storico (con Eva Lapiedra Gutiérrez, dell’Università di Alicante e Adriano Favole dell’Università di Torino), psicologico (con Vassilis Saroglu, dell’Università di Lovanio e Paolo Inghilleri dell’Università Statale di Milano); giuridico (con l’intervento di Marco Ventura dell’Università di Siena), antropologico (con Alberto Fornasari dell’Università di Bari), sociologico (con Valérie Amiraux dell’Università di Montréal); quindi il filone del “Dialogo interculturale e dimensione religiosa” con i seminari di Giancarlo Penza della Comunità di Sant’Egidio, di Claudio Paravati direttore della rivista “Confronti” (sul tema di come la religione sia trattata dai mezzi di comunicazione), di Franco Garelli dell’Università di Torino (sul tema del dialogo del sacro tra credenti e non), di Abdullahi El-Tom della National University of Ireland (sul tema dei matrimoni interreligiosi), di Giuseppe Giordan dell’Università di Padova (su sacro e comunicazione), di Christian Green della Emory University di Atlanta (su religione e discorso di genere).
L’ultimo filone, di particolare importanza per Intercultura che da oltre 60 anni si occupa di educazione interculturale attraverso scambi scolastici internazionali che coinvolgono migliaia di studenti, è quello de “L’educazione al dialogo”, ovvero al confronto tra diverse culture religiose a partire dalla scuola. Domenica 2 aprile il Presidente della Fondazione Intercultura, Roberto Toscano, metterà a frutto la sensibilità interculturale sviluppata come ambasciatore per molti anni in Iran e in India, per tirare le fila e dare organicità alle tante “voci del sacro” incontrate nel corso delle tre giornate e capire se se ci sia veramente la possibilità di dare voce alle differenze culturali e religiose in modo più sereno ed aperto.
Il Convegno ha ottenuto la Medaglia del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Segretario Generale del Consiglio d’Europa, di Regione Puglia, del Comune di Bari, dell’Università degli Studi “Aldo Moro” Bari, ed è sviluppato con la collaborazione del Laboratorio di Pedagogia Interculturale, Gruppo di ricerca “Religioniindialogo”, Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari.
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