19 Aprile 2024 - Ore
Politica

Lecce: il governatore Michele Emiliano incontra i lavoratori della Ico ‘Tito Schipa’ e il presidente Gabellone

'Io e la Regione possiamo impegnarci a sostenere le attività solo se l’Ente che possiede la maggioranza delle quote della Fondazione si impegna a voler continuare'

Il presidente Emiliano ha incontrato questa mattina – insieme all’assessore alla Cultura e Turismo, Loredana Capone – una delegazione di lavoratori della fondazione “ICO Tito Schipa” di Lecce ed il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone.
Dopo aver ascoltato i lavoratori che avevano protestato davanti alla sede del Consiglio, Emiliano ha chiesto al presidente Gabellone un impegno preciso della Provincia per assicurare il proseguimento delle attività. “Non possiamo prendere in giro nessuno – ha detto Emiliano – l’orchestra Tito Schipa non è di proprietà della Regione, ma la Provincia di Lecce è socia di maggioranza assoluta. E la Provincia fino a ora non ha dato assicurazioni formali sulla volontà di proseguire le attività con un piano di investimenti e di collaborazione con le analoghe istituzioni.
“Penso a quella della Città Metropolitana di Bari, che potrebbe consorziarsi. Io e la Regione possiamo impegnarci a sostenere le attività della “Tito Schipa” solo se l’Ente che possiede la maggioranza delle quote della Fondazione si impegna – anche nelle ristrettezze del suo bilancio – a voler continuare. Posso chiamare il sindaco di Bari perché inizi a mettere a punto un cammino comune tra le due Orchestre, posso immaginare finanziamenti straordinari ma solo se c’è la volontà. Spero che in poche ore il presidente Gabellone presenti un piano in tal senso. La Regione – come è successo nel caso del “Paisiello” di Taranto è pronta a collaborare ma solo in presenza di documenti credibili che non puntino solo a tirare a campare, ma a creare prospettive stabili per un patrimonio che non è solo salentino, ma dell’intera Puglia”.
L’assessore Capone, confermando la sua volontà di aiutare la Fondazione a uscire dalla crisi favorendo la collaborazione interistituzionale, ha ricordato poi al presidente della Fondazione Antonio Gabellone che aveva chiesto un contributo straordinario di 160mila euro: “la richiesta è in contraddizione – spiega – con quanto concordato in Prefettura alla presenza del Prefetto, del presidente Emiliano e dello stesso Gabellone solo poche settimane fa.
Fu proprio lui a richiedere un contributo di 60 mila euro per il completamento fino al 31 ottobre 2015 del programma artistico”.
“Tuttavia – ha confermato Capone – proprio la Fondazione presieduta da Gabellone ha provveduto al licenziamento degli orchestrali e per questo il Ministero ha dichiarato non ammissibile la richiesta di ammissione al Fondo Unico per lo Spettacolo”.

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