Il gup del Tribunale di Bari, Antonella Cafagna, ha condannato dieci imputati a pene comprese fra i 16 anni e 8 mesi e i 2 anni e 4 mesi di reclusione per circa 70 rapine commesse fra ottobre 2015 e novembre 2016 in provincia di Bari ai danni di supermercati, stazioni di servizio (un distributore di benzina è stato rapinato tre volte in due mesi) tabaccherie e farmacie. La sentenza è stata emessa al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. Il giudice ha riconosciuto sussistente la ricostruzione fatta dalla Procura. Le indagini della Polizia, coordinate dal pm Fabio Buquicchio, hanno accertato l’esistenza di una vera e propria organizzazione per delinquere armata capace di organizzare fino a 3 colpi in un solo giorno. A capo della presunta associazione c’è il pregiudicato 40enne Gaetano Fornarelli, ritenuto colpevole di 15 rapine, condannato a 14 anni di reclusione.
Condanne elevate anche per i più stretti collaboratori di Fornarelli, Francesco Serafino (16 anni e 8 mesi per 43 colpi), Ettore D’ambrosio (11 anni di reclusione), Nicola Gismundo e Bledar Mucaj (9 anni e 8 mesi). Assolta l’unica donna imputata, accusata di aver avuto il compito di fare sopralluoghi dinanzi agli esercizi commerciali da rapinare e aiutare nella spartizione del bottino fra i sodali. La modalità ricostruita dagli investigatori era sempre la stessa: il commando giungeva sul luogo scelto per la rapina con una Fiat Uno bianca rubata, i volti coperti da passamontagna e pistole in pugno. Minacciavano titolari e clienti degli esercizi commerciali, poi fuggivano col bottino e tentavano di cancellare ogni traccia dando fuoco all’auto
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