Riorganizzare la propria vita in pochi giorni, senza nessun preavviso, lasciando la propria famiglia per un periodo non ancora specificato. È la storia dei tremila docenti pugliesi che il primo settembre dovranno prendere servizio nelle scuole del Centro e Nord Italia in cui sono stati assegnati.
“Ero in graduatoria al Provveditorato dal 2005 con un punteggio abbastanza alto – spiega una docente ai nostri microfoni – ma a causa dei numerosi trasferimenti sul sostegno nella scuola secondaria sono finita fuori dalla Puglia. Io andrò a Loreto, non molto lontano da qui”.
Due i problemi che accomunano i docenti: la famiglia e i costi da sostenere. “Sto pensando al futuro di mio figlio – continua la docente –, non so se portarlo con me oppure lasciarlo qui. A a ciò si aggiungeranno i costi da sostenere: dal canone di affitto ai biglietti ferroviari per tornare a casa”.
Nonostante le continue manifestazioni organizzate dai docenti, nessuna risposta è arrivata dagli organi competenti:“Non abbiamo ancora novità sull’assegnazione provvisoria, così è impossibile organizzarsi. Chiedevamo almeno di sapere qualcosa in tempi idonei, magari con un mese di preavviso, ma non è stato così. Partirò il primo settembre per Loreto –conclude rassegnata la docente – non so nemmeno quanto dovrò restare lontano dalla mia casa”
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