Sud Italia potrebbe trasformarsi in u deserto in poco più di un secolo. È questa la situazione sottolineata dai dati rilevati dal Centro Nazionale delle Ricerche. Alla base di questa previsione ci sarebbe l’eccessivo sfruttamento del terreno da parte dell’uomo, ma soprattutto il riscaldamento del bacino del mar Mediterraneo che porterebbe ad una diminuzione delle precipitazioni in estate. A preoccupare gli esperti è il passaggio alla ‘conca di polvere’, una situazione alla quale non si potrebbe più rimediare. . “Ad essere colpiti dalla siccità sono i paesi del bacino Mediterraneo, tra i più fragili dal punto di vista ambientale e antropico – dichiara il Mauro Centritto, direttore Cnr – Molte persone che arrivano da noi non fuggono dalla guerra, ma da aree rese invivibili dalla desertificazione. E il loro numero è destinato a crescere esponenzialmente nel prossimo futuro”.
Intanto i dati raccolti nel corso dell’ultimo anno non fanno sperare nel meglio: luglio è stato il mese più caldo dal 1880. Il 2015 potrebbe essere uno tra gli anni più caldi della storia.
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