4 Novembre 2024 - Ore
Lavoro / Politica / Sviluppo e Lavoro

Ancora tensioni sul concorsone alla Regione Puglia

Dopo Realtà Italia, anche Pdl - FI passano all'attacco

‘Le parole restano per aria ed i risultati del concorso si concretizzeranno in posti di lavoro per giovani preparati e dinamici, favorendo l’adeguarsi della Pubblica Amministrazione alle esigenze dei tempi. L’opposizione urla, strepita ed offende, dispensando a piene mani disinformazione che risente del momento elettorale”. Lo afferma l’assessore al Lavoro della Regine Puglia Leo Caroli, replicando alle accuse dell’opposizione di Forza Italia circa il concorso per 200 funzionari categoria D indetto insieme al Formez. ”Sappia, chi evidentemente parla senza essere informato – aggiunge – che la pianta organica della Regione Puglia e’ di 3.902 unita’ a fronte di 2.682 occupati: una differenza di 1.220 persone che sarebbe nostra intenzione colmare, rendendo l’azione della Regione Puglia piu’ efficiente ed efficace. E’ solo la necessita’ di rispettare le regole del patto di stabilita’ interno che ci costringe a restare, anche con le politiche del personale, al di sotto di quanto speso negli anni precedenti. Le polemiche di questi giorni – prosegue Caroli – potrebbero pero’ avere un altro, preoccupante, risultato. Quello di minare la serenita’ dei ragazzi che si apprestano a partecipare al concorso. Ad essi va il mio appello alla serenita’ nello studio e nella preparazione, uniche modalita’ per affrontare i contenuti del bando e superare le prove”. ”Del resto la fiducia che i ragazzi hanno riposto nel concorso e’ nei numeri: sono gia’ circa diecimila – conclude l’assessore – le domande, segno di un successo di fiducia nelle modalita’ del bando, aperto e trasparente”.
”E’ un concorso-truffa che crea illusioni nei giovani e nei disoccupati in un momento delicato di crisi economica e occupazionale”. E’ quanto ha denunciato il Gruppo consiliare Pdl-FI alla regione Puglia sulle presunte anomalie relative al concorso. Il capogruppo Ignazio Zullo ha presentato una mozione che muove dal mancato intervento in proposito del segretario regionale del Pd Michele Emiliano, esortato dal vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Maniglio ad assumere una posizione di difesa dei principi costituzionali di uguaglianza e di parita’ di condizioni di accesso per tutti i cittadini nella valorizzazione del merito.

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