IMU anzi no, mini IMU anzi no, TASI forse….. nel frattempo l’Italia aspetta, ma aspetta cosa? Aspetta forse di morire lentamente di incertezza.
Ebbene si l’incertezza è diventata una delle peggiori malattie che di questi tempi attanaglia l’Italia e gli italiani come se altri grandi malanni come evasione, eccessiva burocrazia, tassazione eccessiva e fatemi fermare qui, vi prego, non fossero abbastanza.
In un Paese con una pressione fiscale sopra ogni limite di sopportazione, il paradosso per cittadini ed imprenditori è che non solo bisogna pagare e farlo anche con puntualità ma che non si sa fino all’ultimo come direbbe qualche pugliese doc “di che morte dobbiamo morire”.
E pensare che c’è lo Statuto dei contribuenti al suo terzo articolo che prevede che il contribuente conosca almeno 60 giorni prima della scadenza la tassa a cui verrà sottoposto.
Un po’ troppo spesso però chi ci governa fa finta di non ricordarselo come se i cittadini già alla canna del gas avessero delle buste paga a fisarmonica che a seconda delle imposte da pagare si allargano o si restringono.
Per non parlare poi dell’effetto devastante che questa mancanza di chiarezza sulla tassazione determina sul mercato, soprattutto quando il bene da tassare è la casa, il più colpito in assoluto perché facilmente individuabile, per la felicità degli evasori totali.
Italiani che fanno i calcoli al centesimo quando acquistano un immobile e a cui non si può dare risposta certa sulla tassazione che dovranno affrontare, dato che nella migliore delle ipotesi l’anno successivo tutto o quasi verrà cambiato.
Il tutto con buona pace degli operatori del settore edile che si rassegnano a vedere ancora con il segno rosso i dati sulle compravendite e la nostra economia che viene trascinata a picco sempre più.
Doveroso a mio avviso discutere di tutte le riforme di cui si parla in questi giorni, fondamentali per il nostro amato Paese, ma se contestualmente a ciò si provasse, non dico a mettere in ordine i conti dello Stato, non voglio chiedere “la luna nel pozzo”, ma per lo meno a fare chiarezza su quello che gli italiani dovranno pagare, bè penso che ciò giovi a tutti.
Una chiarezza che deve essere raggiunta ad ogni costo ed in breve termine, in primis per noi italiani e poi perché se ciò non avvenisse saremo condannati a non essere mai e poi mai attrattivi per investitori esteri che già devono far i conti con tutta una serie di italiche difficoltà.
E vi assicuro che in questo articolo io uso ironia ma cittadini, famiglie ed imprese italiane data la situazione voglia di scherzare non ne hanno davvero più .
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