16 Marzo 2025 - Ore
Cronaca

Taranto, utilizzavano esplosivi per la pesca nel mar Piccolo: cinque arresti

Le indagini della Guardia Costiera e della Gdf sono partite nel 2018 dopo il ritrovamento di esplosivi e tritolo a pochi passi dal porticciolo della città vecchia

Usavano esplosivi per pescare nel mar Piccolo di Taranto. Gli agenti della Guardia Costiera, in collaborazione con la Guardia di Finanza, hanno arrestato e posto ai domiciliari cinque persone specializzate in pesca di frodo. L’operazione “Tritone” scaturisce dal rinvenimento e sequestro di 7 chili di materiale esplosivo del tipo ANFO (Nitrato di Ammonio) e di alcuni pezzi di tritolo, nelle adiacenze della banchina di ormeggio dei pescherecci nella città vecchia di Taranto.
Le indagini, partite nel novembre 2018, hanno consentito di ricostruire nel dettaglio l’attenta e complessa organizzazione sottesa all’esercizio dell’illecita pesca con esplosivi, nei mari del capoluogo ionico, ricchi di biodiversità da tutelare.
In circa cinque mesi sono stati sequestrati cospicui quantitativi di pesce illegalmente pescato, la cui origine è stata confermata dal personale medico del Servizio Veterinario dell’ASL di Taranto.
Ai destinatari delle misure cautelari, vengono attribuiti “ecoreati”, in particolare i delitti di “inquinamento ambientale” e “disastro ambientale”, per aver alterato in modo significativo e misurabile l’equilibrio di un ecosistema ricco e complesso come il Mar Piccolo di Taranto e della sua biodiversità, come certificato in passato, all’esito di specifici studi, dal locale Istituto per l’Ambiente Marino Costiero/CNR. Inoltre a carico di uno solo degli indagati è ipotizzato il reato di spaccio di sostanza stupefacente perché trovato in possesso di droga nel corso delle operazioni.

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