The winner is…chissà cosa avrà pensato Antonio Maurogiovanni quando al termine della frase è stato pronunciato il suo nome. “Coach of the year”, tecnico dell’anno, è il nuovo prestigioso riconoscimento conferito dal Rowing Western Australia ad Antonio Maurogiovanni, classe ‘65, coach barese, di fama internazionale.
Il premio per eccellenza, integrità e lavoro di squadra, giunge anche alla luce dei risultati ottenuti negli ultimi due anni di lavoro come allenatore della nazionale australiana (due ori a due successivi campionati del mondo) e rappresenta un importante traguardo alla soglia dei cinquanta anni: “Il riconoscimento di Coach of the Year – spiega Maurogiovanni – ha un significato importante per me e per la mia famiglia. L’ottenimento di un award come questo è sempre e solo possibile grazie alla collaborazione e all’ aiuto di colleghi esperti e naturalmente di atleti validi. Questo, in particolare, è il terzo premio, dopo l’oro dello scorso anno ed il bronzo di due anni fa, e mi ha riempito particolarmente di gioia, perché è arrivato a coronamento di un’esperienza lavorativa in Australia che si interrompe per l’inizio di un nuovo percorso in Irlanda che mi vedrà coprire il ruolo di High Performance Director fino alle Olimpiadi di Tokyo”.
Una figura di pregio e spessore, quella dell’Head Coach della nazionale irlandese, forte di una carriera agonistica internazionale ed olimpionica in crescendo e di tutto rispetto, partita proprio nel CUS Bari, già nel 1977. Da lì, poi, il passaggio nelle Fiamme Gialle e la carriera di allenatore: DT delle Fiamme Gialle, Tecnico della Nazionale italiana fino al 2000, Head Coach all’Istituto dello Sport del Western Australia e contemporaneamente tecnico della Nazionale olimpica dal 2001 al 2008, Performance Manager (anche di Nuoto e di Ciclismo) fino al 2010 e Allenatore Responsabile della Nazionale maschile olandese fino al 2013.
Nonostante i suoi impegni in giro per il mondo gli richiedano di vivere, ormai più all’estero che in Italia, Maurogiovanni tiene particolarmente al suo rapporto con la Puglia, con Bari e con l’Università degli Studi Aldo Moro. Nei primi mesi del prossimo anno, sarà la guida del prestigioso Corso di Alta Formazione Professionale Team – Leadership and Human Resource (HR) Management through excellence: lesson learned from Olympic coaches and big data analytics: “Il mio rapporto con la Puglia e con Bari, in particolare, è di grande attaccamento emotivo. Non ho mai approvato chi lascia le proprie origini e facilmente diventa molto critico ed alle volte addirittura offensivo e disprezzante”.
Un’opportunità importante, quella offertagli, dal Rettore dell’Università degli Studi di Bari “A. Moro”, Antonio Felice Uricchio, di dare il suo contributo alla crescita del territorio e della società pugliese e barese in primis, attraverso le sue conoscenze ed esperienze maturate in giro per il mondo.
“Citando il pensiero del grande Charlie Chaplin, chiunque lasci le proprie origini – dice Maurogiovanni – lo fa con la grande speranza e determinazione di ritornarci, per dare un doveroso contributo a migliorare. Vivendo all’estero, da quasi vent’anni, ho sempre mostrato un interesse e un’attenzione quasi morbosa per la Puglia, Bari ed il suo sport in particolare”.
Un contributo di prestigio di cui fare tesoro il suo, specialmente nell’ambito della formazione: “Penso che debba essere anche una grande ambizione delle istituzioni quella di utilizzare e ottimizzare le risorse umane e le intelligenze di donne e uomini capaci e disponibili a migliorare la nostra società. Io – conclude il coach ai vertici del canottaggio mondiale – mi sento fortemente legato all’Università di Bari in modo particolare, perché è sotto quell’ombrello che sono maturato come uomo di sport e quindi come cittadino”.
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