“Abbiamo preso atto della proposta del Ministro Boccia sulla questione dell’autonomia rafforzata, condividiamo questa impostazione nelle sue linee essenziali e siamo dell’idea che con la Conferenza delle regioni si possa definire un unico disegno di legge sull’autonomia. Un disegno di legge che possa essere condiviso da tutte le regioni a statuto ordinario e che, se necessario, potrà avere anche due livelli diversi: un’autonomia rafforzata major e una minor, a seconda dei parametri economici che devono essere raggiunti da ciascuna delle regioni che volesse aspirare al livello superiore”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al termine della Conferenza delle Regioni riunita oggi a Roma alla presenza del ministro per gli Affari generali e le autonomie Francesco Boccia.
“Abbiamo anche condiviso – ha proseguito Emiliano – quanto detto dalla Regione Toscana: è evidente che le regioni alle quali viene concessa l’autonomia rafforzata devono dare conto in termini di benchmarking, cioè di confronto tra le stesse, con possibilità di premialità e di eventuali sanzioni a seconda dei risultati che vengono conseguiti. Quindi un sistema efficiente e condiviso”.
Emiliano ha anche citato un recente confronto televisivo con il presidente della Lombardia sul tema dell’autonomia: “Lo ringrazio perché in quella occasione ha preso atto di una effettiva iniquità del principio della spesa storica in danno del Mezzogiorno, con un sottofinanziamento della spesa per investimenti e della spesa corrente ordinaria rispetto al Nord. E ha anche accettato l’idea di far precedere l’autonomia rafforzata dall’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni e dei costi standard. Abbiamo sollecitato il Ministro affinché l’individuazione dei livelli essenziali e dei costi standard sia rapida, perché il timore delle regioni del Nord è che questo processo sia troppo lungo”.
“Insomma – ha concluso Emiliano – se la si smette di fare marketing politico su questa storia, il Sud, del quale io faccio parte, si fa carico della questione settentrionale. Sappiamo che la questione del Nord è importante e che il Nord deve rimanere dentro la logica dell’unità nazionale e siamo disponibili a fare tutti gli sforzi del mondo per efficientare le nostre regioni, anche attraverso l’autonomia rafforzata, purché questo non significhi dare più soldi a chi è già più ricco e a chi ha già molte più energie dal punto di vista finanziario di tutto il resto del Paese. Se si rispetta la Costituzione, che peraltro prescrive questo, a noi anche l’autonomia rafforzata può stare bene.
Di fronte al disegno di legge che prevedeva di trattenere i 9/10 della fiscalità noi ci siamo bloccati, perché quello era un disegno che sfasciava l’Unità d’Italia e ovviamente scatenava il putiferio nel nostro Paese. Ma di fronte all’eventualità che la proposta del ministro Boccia sia accolta dalle Regioni e diventi il metodo comune di lavoro all’interno della Conferenza delle Regioni, noi siamo disposti a riprendere il cammino e a presentare la nostra proposta”.
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