22 Gennaio 2025 - Ore
Cronaca

Taranto, il governatore Emiliano incontra i cittadini: ‘Chi pensa di spaventarmi ha sbagliato indirizzo’

Il presidente ha partecipato ad un incontro sulla situazione ospedaliera tarantina:'Confronto con i cittadini fondamentale per definire la migliore strategia'

 “Mi avevano detto che non era il caso di partecipare a una riunione come questa, che poteva essere pericoloso. Ma se qualcuno pensa di spaventarmi al fine di non farmi parlare con la mia gente ha sbagliato indirizzo. Anche perché sono stato addestrato a contenere la paura, un po’ come fanno gli operai dell’Ilva e i cittadini di Taranto”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante il suo intervento all’iniziativa del Comitato cittadino Liberi e Pensanti di Taranto sul tema “Disordine ospedaliero, i malati non sono numeri”, che si è tenuta presso l’ospedale SS. Annunziata.
Emiliano ha spiegato che “il Piano di riordino è una decisione importante” e che rappresenta un’occasione per “ascoltare i cittadini, i malati e chi ha esperienza e ricopre ruoli determinanti nel sistema sanitario tarantino. Più che fare promesse ed eleggersi a taumaturghi e a guaritori è bene lavorare con serietà, prendere degli impegni e poi mantenerli”.
 “Io so – ha continuato il Presidente della Regione – che in questa città le parole non bastano, quindi, sono venuto soprattutto ad acquisire ulteriori elementi di conoscenza. Abbiamo preso anche alcune decisioni e mi riferisco soprattutto alla creazione di un polo oncologico vero che metta in condizione i tanti valorosi medici e sanitari di questa città di lavorare al meglio per i propri concittadini. Poi, bisognerà fare molto altro ancora. Oggi stiamo solo cominciando un cammino che deve portare tutta la sanità tarantina all’altezza del suo compito”.
Secondo Emiliano “bisogna evitare che gli ospedali siano così necessari e così drammaticamente impegnati: occorre quindi fermare l’inquinamento di questa città e bisogna soprattutto avere la forza di dire la verità a tutti quanti. La mia affermazione dei giorni scorsi, sul fatto che finché l’Ilva è pericolosa per gli operai e per i cittadini deve essere fermata, è sembrata a molti una bestemmia. A me è parsa una banalità: sono le leggi italiane che prevedono che se un impianto è pericoloso per i lavoratori e per la salute va fermato. Ho semplicemente detto quello che c’è scritto nella Costituzione della Repubblica. Se poi qualcuno è in grado di dimostrare che quella fabbrica può proseguire il lavoro, sia perché è diventata sicura al suo interno, sia perché non inquina più, valuteremo se è possibile ancora produrre acciaio. Adesso, la pazienza della Puglia è esaurita. Noi non abbiamo alcuna garanzia che il processo corrisponda ai diritti delle persone e quindi abbiamo chiesto che questo processo sia interrotto”.
Il presidente nel corso del dibattito ha ribadito che il piano di riordino, che è stato approvato dal governo, non è come una sentenza della Cassazione, ma “una visione strategica che da mesi stiamo verificando ospedale per ospedale, sindaco per sindaco, comitato per comitato. Una delibera che anche dopo la definitiva adozione – che non è ancora avvenuta – potrà essere oggetto di ulteriore revisione”.
“Non è possibile chiudere il Moscati – ha precisato Emiliano – perché sarà dedicato al polo oncologico. Una decisione maturata dopo l’indagine promossa dalla Regione Puglia che dimostra scientificamente l’esistenza di dati epidemiologici fuori scala in questo territorio. Ho trasmesso queste informazioni al Presidente del Consiglio al quale ho chiesto una deroga per Taranto ai limiti imposti al DM 70, proprio perché qui serve una maggiore elasticità”,

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