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Il Codacons di Lecce ha pignorato 70.000 euro alla Tesoreria della Regione perché l’ente non ha rimborsato le spese sostenute da una trentina di pazienti oncologici che nel 2011, per effettuare una Pet Tac, furono costretti a rivolgersi al Centro Calabrese di Cavallino per l’assenza di un “uguale macchinario” in una struttura pubblica. All’epoca i malati pagarono cifre tra i 600 e i 1.200 euro ma presentarono ricorso ed ottennero il rimborso richiesto. Due giorni fa l’ultima sentenza. Il giudice Paparella ha disposto che tutti i costi sostenuti per le PET TAC eseguite presso il centro di Cavallino “devono essere integralmente rimborsati ai pazienti (a nulla valendo la considerazione che il budget assegnato dalla Regione Puglia fosse esaurito il giorno dell’esame), in virtù del fatto che nel territorio di competenza della ASL LE non sussiste alcuna struttura pubblica in grado di effettuare la complessa indagine diagnostica”.