Filo conduttore dell’incontro saranno le testimonianze ed i ricordi accompagnati dalle atmosfere e dalle emozioni che Rossano amava di più: la lirica e il teatro.
Vito Signorile e Costantino Foschini saranno i conduttori di “Omaggio ad Antonio Rossano” e l’attore Francesco Tammacco proporrà una parte dei monologhi teatrali che Rossano ha scritto per un altro suo grande amico: Giorgio Aldini, anche lui scomparso negli stessi giorni tre anni fa.
L’appuntamento prevede anche un tributo al Festival della Valle d’Itria a cui Antonio Rossano ha dedicato grande attenzione ed amore professionale per molti anni. In collaborazione con docenti e allievi dall’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” istituita all’interno della Fondazione Paolo Grassi si esibiranno: M° Ettore Papadia, pianoforte; Lucia Conte, soprano; Rosaly Caiazzo, mezzosoprano; Roberto Cervellera, tenore; Antonia Valente, pianista.
Antonio Rossano rappresenta senza dubbio la storia del giornalismo pugliese. Nei suoi 40 anni di “umile lavoro” (così li definiva) è stato capocronista della Gazzetta del Mezzogiorno nel periodo 73-’78, quinquennio di grandi fermenti interni, culminati nella edizione speciale della Gazzetta del Mezzogiorno sull’assassinio di Benedetto Petrone, che valse a Rossano e a tutta la redazione della cronaca, il premio Senigallia Cronista dell’anno, nel ’78.
Nel ’75 aveva ricevuto il premio giornalistico Saint-Vincent. Nel ’79 Rossano entrò nella sede Rai di Bari dove diventò inviato speciale. Rossano è stato autore di testi teatrali e saggi pubblicati da diverse case editrici. Anche per questa attività ha ricevuto numerosi premi, tra i quali Il Campione d’Italia per il Teatro nel ’76 e il premio Nuovo Mezzogiorno per la saggistica. Per 15 anni è stato docente presso l’Università di Bari.
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