Francia, Spagna, Grecia, Albania, Slovenia, Portogallo e Italia. Sette Stati europei che con i loro 85 rappresentanti si incontrano nel capoluogo pugliese. Al Ch.IMERA Matchmaking Event, organizzato dal Distretto Puglia Creativa, nell’ambito progetto Chimera finanziato dal programma Interreg Med 2014/2020, partecipano esponenti di enti e aziende del settore culturale e creativo.
L’evento si svolge in collaborazione con ArtLab. Le imprese culturali e creative stando alle stime rappresentano oltre il 3% del prodotto interno lordo dell’UE e dei posti di lavoro. Le imprese creative pugliesi oggi pensano europeo: questa due giorni è un’occasione di confronto, dialogo e riflessioni. Attraverso incontri b2b, organizzati grazie al progetto Ch.IMERA, le aziende non solo avranno la possibilità di sviluppare partnership e nuove opportunità di business ma anche di discutere, insieme ad importanti esperti europei, temi cruciali per la propria crescita: primo tra tutti le competenze, l’innovazione e l’internazionalizzazione. A tal proposito si segnala il panel di approfondimento con Bernd Fesel, direttore dell’European creative business network e di Alberto Pezzi, direttore unità cluster ACCIO del Governo della Catalunya (dalle 9.30 alle 11.00 al Circolo Unione – Teatro Petruzzelli).
Il programma prevede tre appuntamenti aperti al pubblico, che affronteranno i temi dell’internazionalizzazione, accesso al credito e innovazione delle Imprese Culturali e Creative. Oggi l’appuntamento è nella sala convegni della Camera di Commercio di Bari (dalle ore 16 alle 18).
All’evento partecipano dodici rappresentanti spagnoli, sette sloveni, tre portoghesi, quarantatre italiani, sei francesi, un rappresentante dalla Grecia. I settori interessati vanno dall’audiovisivo all’editoria. Senza dimenticare comunicazione/creative, consulenza e servizi, design, performing arts, software & videogames.
Il settore creativo sarà valorizzato attraverso metodi sperimentali, ad esempio la connessione con il mondo della scienza e della formazione.
“Essere Europa – spiega Vincenzo Bellini, presidente del Distretto produttivo Puglia Creativa – è anche un modo nuovo di ripensare il proprio fare impresa. Le sfide che le imprese oggi hanno di fronte sono aggravate da una mancanza di conoscenze e informazioni chiare nel settore, che limita ulteriormente la capacità dei sostenitori finanziari di riconoscerne le potenzialità. Occorre superare difficoltà di ordine legislativo, come i diritti di proprietà intellettuale, regimi fiscali non uniformi e questioni legate alla mobilità professionale e ad un sistema bancario poco familiare con il modello di business del settore. Il percorso in Puglia è già avviato oggi c’è una maggiore consapevolezza del contributo che queste aziende possono dare all’economia, ma nonostante le notevoli potenzialità queste aziende restano ampiamente sottovalutate, specie per quanto riguarda la loro capacità di accedere ai capitali e finanziamenti di avvio”.
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