18 Gennaio 2025 - Ore
I like Consumatori

Derivati: un’altra sentenza a favore dei clienti

La rubrica di Confconsumatori Puglia

Secondo il Tribunale di Verbania: “Sono nulli per difetto di causa i contratti derivati speculativi Otc (Over the counter) che non coprono dal rischio di un eventuale aumento dei tassi d’interesse, assicurazione chiesta alla banca dal cliente.” Questo uno dei principi alla base della sentenza numero 449 del 27 luglio scorso con cui il Tribunale di Verbania (Giudice Maria Cristina Persico) ha condannato Banca nazionale del lavoro (Bnl) a restituire alla cliente tutti i flussi di cassa (ovvero le “rate”) prodotti dagli swap (541mila euro).
Come spiega l’avv. Antonio Pinto di Confconsumatori, i derivati contestati sono stati dichiarati nulli per difetto di causa (articolo 1418 comma 2 del Codice civile) in quanto – come accertato dalla Consulenza tecnica d’ufficio (Ctu) affidata dal Tribunale a un funzionario di Banca d’Italia – erano speculativi e quindi non adatti a svolgere la funzione di copertura ricercata dal cliente ed esplicitata per iscritto nelle premesse dei relativi accordi quadro. Il Tribunale, inoltre, ha incidentalmente osservato che, in riferimento a questi ultimi contratti, Bnl ha violato anche l’articolo 21 del Tuf (applicabile anche a chi – come nel caso di specie – si era dichiarato operatore qualificato) in quanto non adeguati alle esigenze del cliente.
Il Tribunale ha quindi condannato la banca a restituire alla cliente non soltanto tutti i flussi di cassa prodotti dai derivati (541mila euro) ma a risarcire anche il costo della Ctu e della perizia di parte prodotta in giudizio – in quanto quest’ultima ritenuta essere un’allegazione difensiva tecnica e quindi rimborsabile – oltre alle spese legali del giudizio e della mediazione obbligatoria.

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