La Regione Puglia ha approvato la delibera con cui chiede al ministero delle Politiche Agricole la dichiarazione dello stato di calamità per il batterio Xylela Fastidiosa. Gli agricoltori salentini potranno quindi usufruire dei 21 milioni del fondo di solidarietà grazie alla modifica del decreto legislativo che annovera il virus tra le fitopatie riconosciute come calamità naturali. Uno degli ultimi atti della giunta Vendola ha quindi aperto le porte ai finanziamenti che permetteranno all’agricoltura pugliese di ripartire. È stata già organizzata la mappatura dei comuni di Lecce e Brindisi che potranno chiedere i risarcimenti. Le risorse previste sono però insufficienti: i danni causati dalle ‘cicaline sputacchine’ ammontano a centinaia di milioni di euro. La Regione ha riscontrato una diminuzione superiore al 50% della produzione totale di olio rispetto all’ultimo triennio. Solo in Salento si parla di circa 300mila piante colpite dal virus, mentre tra Oria e Francavilla gli ulivi colpiti sarebbero circa 770. Sicuramente i fondi non saranno necessari a ripianare il danno subito dagli agricoltori ma l’approvazione del decreto da parte del Ministero dell’Agricoltura, che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, è un punto di partenza per guardare avanti e ricominciare a produrre.
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